spalletti pellegrini

PELLEGRINI ROVINA TUTTO!  IN NATIONS LEAGUE, ALL’OLIMPICO  GLI UOMINI DI SPALLETTI SI PORTANO AVANTI DI DUE GOL, POI PELLEGRINI (FISCHIATO DALLO STADIO) SI FA ESPELLERE PER UN FALLO INUTILE E LA SQUADRA DI TEDESCO PAREGGIA I CONTI CON DE CUYPER E TROSSARD. MA È UN’ALTRA NAZIONALE RISPETTO AGLI EUROPEI, UNA NAZIONALE RITROVATA... – VIDEO

 

Da ilnapolista.it

 

italia belgio

L’Italia sembra dirompente, quasi come le frasi di Spalletti su Inzaghi. Poi, però, Pellegrini la tradisce

 

Sembrava la serata di Luciano Spalletti e della sua Nazionale. Primi quaranta minuti dirompenti, quasi al livello delle dichiarazioni del pomeriggio del ct su Inzaghi e gli ultras: «Se uno ti telefona e non lo conosci, è difficile poterci scambiare parole. Non conosco i loro rapporti precedenti. Rispondo a chi non conosco poi però so anche riagganciare». Parole che hanno scosso le solide basi del corporativismo calcistico e che hanno imbarazzato i media spesso attenti a non agitare troppo le acque del calcio italiano. Ma stavolta c’è poco da interpretare.

 

italia belgio

Al di là del giudizio che ciascuno può avere (non tutti hanno gradito l’attacco a un collega in difficoltà), sono state parole poco italiane e poco da commissario tecnico della Nazionale che da noi è una sorta di presidente della Repubblica. È come se Spalletti avesse stravolto il protocollo della banalità e del conformismo. Chissà se ci saranno reazioni o se tutto sarà lasciato cadere nel dimenticatoio.

 

 

La sua Italia sembra in linea con le dichiarazioni. Avvio da urlo. Gol al primo minuto con Cambiaso che appoggia in rete un’azione che è stata il tratto distintivo dei primi 45 minuti: in velocità con cambi di gioco. Come nell’azione del secondo gol, minuto 24. Una giocata da applausi con Dimarco che ha cambia gioco al buio, per Cambiaso che accorre da destra, si accentra, tira e Retegui appoggia in rete sulla respinta. È una mattanza. Non c’è partita. In Belgio cominciano a chiedersi se sia il caso di proseguire con Tedesco. Mentre l’Italia sfoggia calcio frizzante e fa sorgere qualche rimpianto per il pessimo Europeo che è stato. Tonali è sempre più rivitalizzato.

nazionale di lorenzo pellegrini retegui cantano l'inno fratelli d'italia

 

Poi, però, il fattaccio. Una brutta entrata di Pellegrini in mezzo al campo. Prima l’ammonizione, poi l’espulsione. L’Italia resta in dieci. Non solo. Subisce subito il gol del 2-1 su schema belga su punizione. Il sole non c’è più, le nuvole prendono il sopravvento. Ci attende un secondo tempo di sofferenza. E così è. Il Belgio pareggia, su azione da calcio d’angolo. Sembra anche poter usufruire di un rigore che per fortuna non viene assegnato. Ma anche l’Italia nel finale reclama per un rigore che non sembra esserci. Finisce 2-2.

 

La Nations League, in fondo, conta quasi zero. Restano i primi 40 minuti. Resta la sensazione di una Nazionale ritrovata.

Ultimi Dagoreport

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

FLASH – COSA FARÀ LA CAMALEONTE MELONI QUANDO DONALD TRUMP, PER L’IMPOSIZIONE DEI DAZI, DECIDERÀ DI TRATTARE CON I SINGOLI PAESI E NON DIRETTAMENTE CON BRUXELLES? LA DUCETTA, AIUTATA DAL SUO AMICO ELON MUSK, GESTIRÀ GLI AFFARI FACCIA A FACCIA CON IL TYCOON, FACENDO INCAZZARE URSULA VON DER LEYEN E MACRON, O STARÀ DALLA PARTE DELL’UNIONE EUROPEA? STESSO DISCORSO PER L’UBIQUO ORBAN, CHE OGGI FA IL PIFFERAIO DI PUTIN E L’AMICO DI TRUMP: COSA FARÀ IL “VIKTATOR” UNGHERESE QUANDO LE DECISIONI AMERICANE CONFLIGGERANNO CON QUELLE DI MOSCA?

lapo e john elkann lavinia borromeo

FLASH! - INDAGATO, GRAZIE A UNA DENUNCIA DELLA MADRE MARGHERITA AGNELLI, INSIEME AI FRATELLI GINEVRA E JOHN  NELL'AMBITO DELL'EREDITA' DELLA NONNA MARELLA CARACCIOLO, LAPO ELKANN E' STATO COSTRETTO A RASSEGNARE LE DIMISSIONI DALLA PRESIDENZA DELLA FONDAZIONE BENEFICA DE "LA STAMPA", ''SPECCHIO DEI TEMPI'', PER LASCIARE LA POLTRONA ALLA COGNATA LAVINIA BORROMEO... – LA PRECISAZIONE DELL’UFFICIO STAMPA DI LAPO ELKANN: “LAVINIA HA ASSUNTO LA PRESIDENZA, MA LAPO RIMANE NEL CONSIGLIO DI ‘SPECCHIO’”