UN PENSIERO STUPENDO SERPEGGIA A MILANELLO: RIPORTARE A CASA CARLO ANCELOTTI - SE “TRANQUILLOTTI” NON CONQUISTA LA DECIMA CHAMPIONS, DOPO AVER FALLITO IN LIGA, A MADRID POTREBBERO PENSARE A UN CAMBIO
Monica Colombo per il "Corriere della Sera"
Carlo Ancelotti torna al Milan? Che sia una suggestione o un'ipotesi concretamente percorribile lo scopriremo fra dieci giorni. Nelle ultime ore il Milan sta valutando un nome affascinante per la panchina rossonera, dopo aver contemplato e scartato diversi candidati.
Inzaghi considerato l'erede naturale di Seedorf è stato giudicato inesperto, Spalletti troppo costoso, Montella troppo blindato (clausola rescissoria da 6 milioni), Donadoni non risponde totalmente al profilo richiesto per riportare entusiasmo alle latitudini milaniste.
Il sogno di Galliani è quello di richiamare a Milano l'allenatore del Real Madrid atteso sabato 24 maggio dalla finale di Champions League a Lisbona con l'Atletico. Gara che da un lato può lanciare Carletto nell'olimpo merengue propiziando la conquista della Decima, dall'altro nasconde il rischio di certificare una stagione fallimentare (visto che il Real ha detto addio alla Liga).
La speranza dei rossoneri è quella di riaccogliere a Milanello colui che occupò la stanza numero 5 per otto stagioni. «Resto al Real anche il prossimo anno» ha dichiarato Ancelotti a inizio mese, legato com'è ai madridisti da un contratto di due anni a 7 milioni di euro netti.
In effetti, a mente fredda, viene da chiedersi: perché un tecnico che guida una delle più ricche e forti squadre del mondo, dovrebbe acquistare un biglietto di sola andata Barajas-Malpensa consapevole di non ritrovare più la grandeur di un tempo?
à rimasto legato a tutto l'ambiente milanista (di certo Galliani sente con maggior frequenza Carletto rispetto all'attuale allenatore), potrebbe propiziare la permanenza a Milano di Mauro Tassotti (al momento determinato a preparare le valigie dopo una sofferta convivenza con Seedorf), consentirebbe a Pippo Inzaghi di crescere sotto la sua ala protettiva, riporterebbe armonia in un gruppo ora lacerato in micro-clan.
Soprattutto, dopo uno scudetto e due Champions ottenute nel suo precedente mandato, garantirebbe al Milan una ripartenza con rinnovato slancio.
Altro domandone: perché mai il Real dovrebbe privarsi dopo una sola temporada del suo celebrato tecnico (che finora ha vinto la coppa di Spagna)? Qualora l'allenatore emiliano arrivasse a sollevare la Champions che in Plaza de Cibeles non viene festeggiata dal 2002, potrebbe chiedere di andare via da trionfatore dopo aver regalato la Decima? Difficile.
In caso contrario, dopo un eventuale flop Florentino Perez tratterrebbe ancora al Bernabeu Ancelotti? Radio-mercato dice di no. Insomma, il Milan (che pur augura a Carletto ogni bene: anche ieri non sono mancati i contatti) vigila e aspetta. «Un giorno tornerò in Italia e poi il Milan lo allenerei pure gratis.
Galliani lo sa e penso che in passato ne abbia pure approfittato un po'...» disse nell'agosto di due anni fa Carlo. Chissà se hanno parlato anche di questo Bronzetti (vicinissimo ad Ancelotti e al mondo Real) e Galliani nell'incontro che ieri mattina hanno avuto a Casa Milan.
Di certo è stato affrontato l'argomento riguardante il riscatto di Adil Rami dal Valencia. Gli spagnoli sarebbero disposti a concedere uno sconto sui 7 milioni di euro già fissati, arrivando però a 6. Il Milan ne mette sul piatto 4 e conta sulla volontà del giocatore di rimanere.
In sede si è rivisto anche Mino Raiola, ufficialmente per la firma sul primo contratto da professionista di Cosimo La Ferrara, il baby attaccante degli Allievi, classe 1998, fino al 30 giugno del 2017. Ma si è discusso anche del rinnovo di Abate e ovviamente di Mario Balotelli.
Resta il grande dilemma: Supermario ci sarà al Milan anche l'anno prossimo? Le frecciate di Silvio Berlusconi alla punta, la necessità di fare cassa sacrificando un big, le intemperanze continue del giocatore fanno propendere per un addio prima della fine dell'estate. Chissà se a quell'epoca in panchina ci sarà Ancelotti.






