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PER LA GIOCONDA E’ ANCORA PRESTO: PER ORA L’ITALIA CHIEDE AL LOUVRE DI RESTITUIRE SETTE REPERTI ARCHEOLOGICI - SU QUESTI 7 PEZZI, TRA CUI L’ANFORA DEL “PITTORE DI BERLINO” E IL VASO ANTICO DEL PITTORE DI IXION, CI SONO DUBBI SULLA PATERNITÀ DELLE ORIGINI. SI TEME CHE POSSANO ESSER STATI SACCHEGGIATI. IN AUTUNNO CI POTREBBE ESSERE UNO STORICO ACCORDO TRA ITALIA E FRANCIA: IL LOUVRE, DA SEMPRE, NON AMMETTE FACILMENTE LE SUE FALLE NELL’ACQUISIZIONE DELLE OPERE D’ARTE…
Estratto da open.online
Se si ama l’arte greca, etrusca e romana, quando si va a Museo Louvre a Parigi non si può saltare la galleria Campana, che prende il nome dal marchese Campana, la cui collezione fu acquisita da Napoleone III. Le sale di questa sezione sono state riaperte al pubblico all’inizio di luglio, dopo un restauro. Tra le opere spicca un’anfora a fondo nero, datata al V secolo a.C., attribuita al “pittore di Berlino”, artista mai identificato, pilastro della ceramica ellenica, dallo stile inconfondibile.
Quest’opera, secondo le informazioni di Le Monde, confermate dal Louvre, è rivendicata dallo Stato italiano insieme ad altri sei reperti archeologici. Il museo li ha acquistati tutti tra il 1982 e il 1998, quando l’autenticità dell’opera spesso prevaleva sulla sua provenienza. Su questi sette pezzi ci sono dubbi sulla paternità delle origini. Si teme che possano esser stati saccheggiati. Perciò, partendo dalla loro rivendicazione, potrebbe esserci un accordo tra Italia e Francia questo autunno, per riportare le opere in patria. Accordo storico, se si pensa che il Louvre, da sempre, non ammette facilmente le sue falle nell’acquisizione delle opere d’arte. Sono passati circa dieci anni – spiega Le Monde – dai primi sospetti su questi pezzi e dall’inizio del dialogo tra i due Paesi.
sergio mattarella con emmanuel macron al louvre davanti alla gioconda
museo louvre parigi2
sergio mattarella ed emmanuel macron al louvre