ducati

PER UNA ROSSA CHE NON RIESCE A INGRANARE (LA FERRARI), C’È UNA ROSSA CHE CORRE FORTE (LA DUCATI) - LA CASA DI BORGO PANIGALE STA MONOPOLIZZANDO IL CAMPIONATO DI MOTOGP E HA SCAVALCATO LA HONDA - LA SVOLTA È ARRIVATA GRAZIE ALL'ARRIVO DEL DIRETTORE GENERALE GIGI DALL'IGNA: HA TROVATO SOLUZIONI INNOVATIVE SULL'AERODINAMICA PER RAGGIUNGERE (E POI SUPERARE) LA CONCORRENZA...

pecco bagnaia su ducati a jerez

Estratto dell'articolo di Matteo Aglio per la Stampa

 

 È facile pensare che il dominio di Ducati in MotoGp sia qualcosa di scontato, per qualcuno risulta perfino noioso. […]Al Sachsenring le 8 moto che corrono per Borgo Panigale sono arrivate nei primi 9 posti, monopolizzando i primi 5. Impresa di altri tempi, di 20 anni fa almeno, quando era stata la Honda la prima a riuscirci in MotoGp.

 

pecco bagnaia su ducati a jerez 1

Due decenni che valgono un'era geologica nel Motomondiale, dove la tecnologia è più veloce dei piloti ei limiti sempre più stringenti. […] negli Anni '90 […] erano sempre i giapponesi a fare il bello e il cattivo tempo. Nei Settanta non c'era scelta, la Suzuki era la scelta obbligata per mettersi in luce anche per chi non aveva troppi soldi, la loro moto si comprava dagli importatori nazionali.

gigi dall igna5

 

Poca spesa e tanta resa, con i meccanici che erano quasi degli stregoni sporchi di grasso che custodivano gelosamente i segreti del loro lavoro. Immagini in bianco e nero sostituite oggi da computer e ingegneri, intelligenze artificiali per le simulazioni, carene che hanno forme da veicoli spaziali e moto che costano milioni di euro. Gare in cui la differenza non si misura in secondi, ma in decimi, centesimi a volte, come i 6 che hanno permesso a Martin di battere Bagnaia domenica scorsa al Sachsenring.

gigi dall igna3

 

La sublimazione dell'incertezza, quelli che gli organizzatori della MotoGp hanno inseguito per anni. Stesse gomme per tutti, uguale elettronica, regole stringenti per progettare le moto: in teoria una gabbia per la fantasia. Non avevano fatto però i conti con Gigi Dall'Igna, il direttore generale di Ducati Corse, arrivato a Borgo Panigale quando tutto sembrava perduto, quando anche Valentino Rossi si era arrestato per tornare come un figliol prodigo dalla Yamaha. I successi di Stoner erano dimenticati dentro una crisi tecnica.

 

pecco bagnaia gp mugello 5

 L'ingegnere veneto aveva subito capito di non potere battere i giapponesi sul loro stesso terreno, troppo diverse le forze quando ti batti con la Honda, la più grande azienda motociclistica del mondo. Così, insieme ai suoi uomini, ha cercato strade inesplorate, non battute ancora. Come l'aerodinamica, facendo diventare le MotoGp simili alle Formula 1 con un tripudio di alette e spoiler, oi sistemi che abbassano la parte posteriore della moto per darle maggiore stabilità. La tecnica, però, non è nulla senza l'uomo e anche in quello Ducati ha fatto scuola, dopo essersi scottata puntando sul solo Stoner.

gp mugello 2

 

Honda (ancora lei) per anni si è affidata a un solo pilota […] Yamaha non è mai andata oltre a un binomio, con Valentino e Lorenzo. A Borgo Panigale hanno dimostrato che la quantità può convivere con la qualità. Bagnaia, Martin, Bezzecchi e Zarco comandano la classifica del campionato, manca Bastianini solamente per il brutto infortunio alla prima gara. […]

Articoli correlati

PECCO, CHE PECCATO! IN GERMANIA ORGE MARTIN HA PRECEDUTO DI UN SOFFIO BAGNAIA - VIDEO

LA DUCATI CALA IL POKER... E AL MUGELLO PARTE LA FESTA! - LA SCUDERIA ITALIANA DOMINA IL GRAN PREMIO..

LA FERRARI VINCE LA 24 ORE DI LE MANS 58 ANNI DOPO L'ULTIMA VOLTA! - LA 499P GUIDATA DA...

Ultimi Dagoreport

francesco lollobrigida

DAGOREPORT - CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL GIORNO: “QUANTE GUERRE NON CI SAREBBERO STATE DI FRONTE A CENE BEN ORGANIZZATE?”. E TRA UNA CAZZATA E UNA GAFFE, FERMAVA PURE I TRENI - DOPO DUE ANNI DI LOLLISMO SENZA LIMITISMO, QUESTA ESTATE, UNA VOLTA SEGATO DALLA MOGLIE, LA SORELLA D’ITALIA ARIANNA MELONI, È SCOMPARSA LA NOSTRA RUBRICA PREFERITA: “LA SAI L'ULTIMA DI LOLLOBRIGIDA?”. ZAC!, IL SILENZIO È SCESO COME GHIGLIOTTINA SUL MINISTRO DELL’AGRICOLTURA (PER MANCANZA DI PROVE). DALLA “BANDA DEI QUATTRO” DI PALAZZO CHIGI (LE DUE MELONI, FAZZOLARI E SCURTI), ERA PARTITO L’ORDINE DI CUCIRGLI L’EFFERVESCENTE BOCCUCCIA (STESSO TRATTAMENTO ALL’ALTRA “PECORA NERA”, ANDREA GIAMBRUNO). A QUESTO PUNTO, NON ESSENDO ANCORA NATO UN MOVIMENTO DI LIBERAZIONE DEL REIETTO, L’EX STALLONE DI SUBIACO SI E’ MESSO IN TESTA DI FORMARE UN… - VIDEO, TUTTE LE GAFFES!

giorgia meloni marina berlusconi paolo barelli sigfrido ranucci antonio tajani

DAGOREPORT - DOPO LE VIOLENTE POLEMICHE PER LA PUNTATA SU BERLUSCONI-DELL’UTRI-MAFIA, DOMENICA PROSSIMA LA CAVALIERA MARINA POTREBBE PERSINO INVIARE UNA LETTERA DI RINGRAZIAMENTO A RANUCCI - '’REPORT’’ SCODELLERÀ UN SERVIZIO AL VETRIOLO SU PAOLO BARELLI, FEDELISSIMO SCUDIERO DI ANTONIO TAJANI, DEL QUALE DIVENTERÀ PRESTO CONSUOCERO - CON TAJANI RIDOTTO A CAVALIER SERVENTE DELLA DUCETTA, L'IMPERO BERLUSCONIANO HA BISOGNO DI UN PARTITO CON UNA NUOVA E CARISMATICA LEADERSHIP. MA MARINA E PIER SILVIO HANNO TEMPI LENTISSIMI PRIMA DI TRASFORMARE LE PAROLE IN FATTI. NON SONO RIUSCITI NEMMENO A OTTENERE DA TAJANI LA MESSA IN FUORIGIOCO DI BARELLI E GASPARRI - ORA VEDIAMO SE “REPORT” RIUSCIRÀ A DARE UNA SPINTARELLA AL CAMBIO DI GUARDIA DENTRO FORZA ITALIA…

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO