AI WEI WEI AD ALCATRAZ! - LA PRIGIONE SI TRASFORMA IN UNA GALLERIA PER L’ATTIVISTA E ARCHITETTO CINESE LIBERO DI NON ESPATRIARE - TRA DRAGHI, CANTO DI MONACI, I RITRATTI CON I LEGO DI PRIGIONIERI POLITICI (TRA CUI ANCHE SNOWDEN E MANDELA)
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Ti stai addentrando in una piccola cella, squallida e soffocante. Improvvisamente ti ritrovi immerso in un intenso paesaggio sonoro, tra corna e canto di monaci tibetani. Il rumore rimbomba per la stanza di cemento freddo e ti chiedi cosa si provi a rimanere intrappolati in quello spazio per giorni e giorni.
È l’effetto che provoca un’ex cella di isolamento per detenuti malati di mente ad Alcatraz. Ma, l’esperienza che stai vivendo, l’ha ricreata per te il più famoso artista cinese con la mostra “Ai Weiwei su Alcatraz”, prodotta dalla Per-Site Foundation. Con sette installazioni, Ai vuole trasmettere l'ipocrisia, l'ingiustizia e la tragedia dell'incarcerazione.
E il tema non è pescato a caso. Arrestato nel 2011 dal governo cinese, l’artista è stato da allora trattenuto senza possibilità di lasciare il paese. Dunque se da un lato Alcatraz è una reliquia affascinante e una meta turistica, è al tempo stesso di mantenere viva la sua politica e promulgarla in tutto il mondo.
Fino al 26 aprile la prigione di Alcatraz racchiuderà la rassegna dell’artista e attivista cinese. Tra draghi, aquiloni e ritratti con i Lego (tra cui anche quelli di Snowden e Manning), l’attenzione è tutta sulla libertà personale e i diritti umani.