CHI PUÒ PERMETTERSI LEO MESSI? SOLO BAYERN, UNITED, PSG, MANCHESTER CITY E CHELSEA - L’ARGENTINO VALE DA SOLO PIÙ DI TANTI CLUB, HA UNA CLAUSOLA DA 250 MILIONI E HA UN CONTRATTO DA 20 MILIONI L’ANNO

Cosimo Cito e Francesco Saverio Intorcia per “la Repubblica”

 

18 wags antonella roccuzzo e leo messi18 wags antonella roccuzzo e leo messi

E se domani Messi andasse via dal Barcellona? Fino a ieri, era un’idea lontana come la luna: la Pulce, inarrivabile per 10 anni, che all’improvviso dice «è stato bello, ma cerco nuovi stimoli». Poi è arrivato il mal di pancia e lui, come un Ibra qualunque, ha iniziato a bisbigliare «non so dove giocherò il prossimo anno», a saltare allenamenti, a chiedere la testa dell’allenatore.

 

JORGE E LEO MESSI JORGE E LEO MESSI

Leo è més que un club: è un’azienda che vale, da sola, più di tutte le squadre del mondo dopo Barça e Real, 220 milioni secondo l’0sservatorio del Cies. Una clausola rescissoria da 250 milioni, un contratto (fino al 2018) da 20 netti a stagione. Uno così, che mercato ha? Chi potrebbe mai prenderlo?

 

LEO MESSI POSA PER DOLCE E GABBANA FOTO LAPRESSE LEO MESSI POSA PER DOLCE E GABBANA FOTO LAPRESSE

Nel ventre di Messi, all’alba del suo 11° anno azulgrana, si agitano tre fantasmi. Il primo: Leo ha paura di scivolare fuori dal progetto tecnico del club, che ha investito su Neymar e Suarez per rendersi, probabilmente, meno dipendente da lui. Il secondo: ha un pessimo rapporto con Luis Enrique, la coppia dovrà separarsi entro giugno. Il terzo: il Fisco gli sta addosso e sulla presunta evasione da 4 milioni il club, che a giugno voterà per il rinnovo dei vertici, non ha mai assunto una posizione.

 

Ma chi potrebbe davvero prendere Leo? Giovanni Palazzi, presidente di StageUp Sport & Leisure Business, prova a spiegarlo in termini economici: «Parliamo del più forte del mondo, di un uomo e non di un robot: deciderà il suo destino da solo. A cifre alte, il denaro ha un “valore marginale” ininfluente sulle sue scelte, conta di più il progetto: Messi ha legato la sua storia a quella del Barcellona, mi risulta difficile credere che vada via.

LEO MESSI POSA PER DOLCE E GABBANA FOTO LAPRESSE LEO MESSI POSA PER DOLCE E GABBANA FOTO LAPRESSE

 

Ipotizzandolo, però, l’ostacolo principale è la clausola da 250 milioni, che lo pone fuori da ogni logica di mercato: Ronaldo fu pagato 94 dal Real. Però, se Leo decide davvero di andar via e il Barça non lo trattiene contro la sua volontà, sul prezzo si potrebbe trattare e allora cambierebbe tutto.

 

Possono permettersi Messi solo Real, Bayern, United, Psg, City e Chelsea, con fatturati fra 300 e 500 milioni. Insieme al Barça, sono i club più ricchi del mondo, ai primi 7 posti nella Money League stilata da Deloitte. Gli altri sono tagliati fuori in partenza. Con il fair play finanziario, è impossibile che un magnate si regali Leo se il bilancio del suo club non lo permette ». 

 

Caro, carissimo Messi dunque. Quanto costa la sua gestione? Ogni anno, 40-50 milioni di stipendio lordo, altri 50 di ammortamento (su un contratto di 5 stagioni). Tuttavia, nell’ultimo rinnovo, il Barça ha ottenuto la condivisione dei diritti d’immagine della Pulce, il cui portafoglio di sponsor vale circa 20 milioni. A questo si aggiunge un possibile rimbalzo nei ricavi: merchandising, biglietteria, abbonamenti, iniziative collaterali legate a Leo e alla ipotetica nuova maglia.

LEO MESSI CON IL SUO QUARTO PALLONE D'OROLEO MESSI CON IL SUO QUARTO PALLONE D'ORO

 

«Il solo arrivo di Messi potrebbe valere subito 20 milioni in più sul fatturato per il club. Il resto dovrebbero farlo le vittorie sul campo — prosegue il n.1 di StageUp — per continuare ad alimentare l’effetto novità. Per metà lo stipendio di Messi si ripaga da solo, in questo è un affare. Ha 65 milioni di amici su Facebook, il Barcellona solo 60. E un suo post di gradimento, come per Ronaldo, vale un milione. Di contro, col suo arrivo anche gli altri giocatori potrebbero pretendere un adeguamento salariale, con un impatto notevole sul monte ingaggi».

 

Detto che il Barcellona, squalificato dalla Fifa, non potrebbe reinvestire fino al 2016 i proventi di una cessione, e che il divorzio avverrebbe solo in caso di frattura insanabile fra le parti, può comprare più facilmente Messi chi, nel rispetto del fair play finanziario, è in grado di liberarsi di due o tre big per rientrare almeno in parte della spesa. Escludendo dalle pretendenti il Real di Cr7, per ovvi motivi, resta una cinquina di opzioni. Psg, Chelsea e City storicamente puntano di più sulle stelle che sul collettivo, ma ora anche lo United ha mutato strategia.

LEO MESSI CON DOMENICO DOLCE FOTO LAPRESSE LEO MESSI CON DOMENICO DOLCE FOTO LAPRESSE

 

PAPA FRANCESCO BERGOGLIO CON LEO MESSI IN VATICANOPAPA FRANCESCO BERGOGLIO CON LEO MESSI IN VATICANO

Il Bayern, pur sfilandosi a parole dalla possibile asta, potrebbe sfruttare l’effetto Guardiola e la continuità del suo progetto. In gioco, poi, ci sono gli sponsor: Adidas, partner di Messi, veste il Bayern, il Chelsea e, dal prossimo anno, lo United. Nike è sponsor di Psg e City, ma non sarebbe un ostacolo, semmai uno stimolo, vestire con il proprio logo sulla maglia di club anche l’uomo simbolo di una concorrente. Intanto, mentre si disegnano scenari, Leo continua a fare il Messi: tre gol ieri, uno di bellezza abbagliante, in Deportivo-Barça 0-4.

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