QUE DOLOR! IL CILENO PINILLA SI FA TATUARE L’INTERA SCENA DELLA DISFATTA MUNDIAL: LANCIO IN PORTA, TRAVERSA CONTRO IL BRASILE E LA SCRITTA “A UN CENTIMETRO DALLA GLORIA” (GLI E’ PROPRIO ANDATA DI TRAVERSA)
I tatuaggi sono dolorosi, alcuni più di altri. E’ il caso del cileno Mauricio Pinilla che al 119° minuto della partita contro il Brasile ha preso la traversa. Il calciatore ha voluto immortalare il momento sulla pelle. C’è l’intera scena: il lancio, il portiere, il palo e la scritta “A un centimetro dalla gloria». Una ferita profonda per lui e per i tifosi del Cile.
Non è l’unico strano disegno sfoggiato ai mondiali. “Independent” mette in galleria fotografica i tatuaggi che destano più perplessità: Daniele De Rossi ha inciso sul polpaccio la scivolata per recuperare un pallone, sua specialità, l’inglese Wayne Rooney ha il titolo del terzo disco dei Stereophonics, Balotelli ha una citazione di Gengis Khan sul petto.
L’ha scelta per celebrare il suo gol contro il Manchester City e recita: «Sono il castigo di Dio. Se non aveste commesso grandi peccati, Dio non avrebbe mandato uno come me a me a punirvi». Un po’ eccessivo paragonarsi a uno dei più famosi guerrieri della storia, ma rientra perfettamente nel personaggio.
Il colombiano James Rodriguez ha optato per un ritratto di Gesù Cristo, Arturo Vidal ha L’Uomo Ragno sul braccio, Lionel Messi ha sulla schiena il volto di sua madre Julia (forse l’ultima cosa che una fidanzata vuole vedere a letto) e Wesley Sneijder ha sulle costole l’immagine di Michael Jackson.
