curva nord inter antonio bellocco andrea beretta vittorio boiocchi marco ferdico javier zanetti

LE RELAZIONI PERICOLOSE TRA JAVIER ZANETTI E GLI ULTRAS DELL’INTER - UNA INFORMATIVA DELLA POLIZIA GIUDIZIARIA DEL 2020 PARLA DI “TONI CONFIDENZIALI" TRA IL VICEPRESIDENTE NERAZZURRO (NON INDAGATO) E I CAPI DELLA CURVA NORD, QUANDO “REGNAVA” VITTORIO BOIOCCHI, POI UCCISO NEL 2022 - SUL PROFILO SOCIAL DI MARCO FERDICO, ATTUALE CAPO DELLA NORD, È POSTATA UNA FOTO DEL GIUGNO 2023 IN UNO STORE CON ZANETTI. DIETRO DI LORO, ANDREA BERETTA, CAPO ULTRAS OGGI IN CARCERE PER L’OMICIDIO DI ANTONIO BELLOCCO, RAMPOLLO DELLE COSCHE DI ROSARNO –  I RUOLI DEI TIFOSI NELLA GESTIONE DEI BIGLIETTI E L’INFLUENZA SUL CLUB…

Davide Milosa per il Fatto Quotidiano - Estratti

 

javier zanetti

Alcuni colloqui tra Javier Zanetti, ex capitano dell’Inter, oggi vicepresidente del club nerazzurro, e soggetti del direttivo della curva Nord sono avvenuti secondo gli inquirenti con “toni confidenziali”.

 

La nota della polizia giudiziaria è ripresa in un decreto di proroga di intercettazioni rispetto a un fascicolo del 2019 ancora aperto. Il giudice riprende la richiesta del pm: “Tali toni confidenziali non possono far escludere che Zanetti possa in futuro concedere agevolazioni (…) alla Curva (…) nel momento in cui la nuova stagione, con una possibile parziale riapertura (…) sta per cominciare”.

 

VITTORIO BOIOCCHI

La nota è del 31 agosto 2020, il decreto di ottobre. Siamo in emergenza Covid con stadi ancora chiusi. Sul fronte curva è il periodo in cui regna Vittorio Boiocchi, ucciso nel 2022. Gli inquirenti lanciano l’allarme sui rapporti tra Zanetti (non indagato) e gli ultras a partire da telefonate riassunte dallo stesso gip:

 

“Dalle conversazioni (…) emerge che Zanetti Javier vicepresidente dell’Internazionale si è relazionato con soggetti appartenenti alla Curva nord quali De Piano e Bosetti in merito alla rescissione del contratto con l’allenatore Conte rivelando (…) anche particolari della vicenda che sono ignoti alla stampa”. Un dato che illustra quanta influenza gli ultras abbiano potuto avere sulla società durante la direzione della curva di Boiocchi. Ieri come oggi.

massimo moratti javier zanetti

 

Sul profilo social di Marco Ferdico attuale capo della Nord è postata una foto del giugno 2023 all’interno di uno store di magliette con Zanetti e a fianco Giancarlo Ferdico, padre di Marco, indagato per gli scontri dopo Inter-Juve.

 

Dietro di loro, Andrea Beretta capo ultras interista oggi in carcere per l’omicidio di Antonio Bellocco nuovo rampollo delle cosche di Rosarno. I nomi a colloquio con Zanetti, secondo gli atti, sono Simone De Piano detto Pongo e Renato Bosetti detto Renatone “già sottoposto – si legge in atti – a provvedimento di Daspo (…) al quale è stata affidata la gestione di biglietti (…) e ingressi illeciti allo stadio”.

 

javier zanetti sorteggi champions a nyon

Bosetti era all’epoca nel direttivo Boiocchi e risulta che lo sia tutt’ora. Diverso invece, secondo la Procura, il ruolo di Pongo, titolare di una società di eventi e spettacoli. De Piano, incensurato, scrive la Digos, “gode di una (…) rete di conoscenze nel mondo dello spettacolo e nelle amministrazioni locali (…). Con l’avvento del nuovo direttivo (di Boiocchi, non di Ferdico, ndr) pur senza poteri decisionali, si è affermato nel ruolo di consulente”. Un ruolo che, per i pm, iniziato a fine 2018 è legato anche alla onlus We Are Milano. La Procura: “Dalla nota (…) e dalla conversazione riportata tra Andrea Beretta e Simone De Piano (…) si trae conferma che l’associazione We Are Milano sarà solo un’operazione di copertura dei reali scopi di lucro derivanti dalle attività anche illecite della Curva Nord”

 

vittorio boiocchi tifosiJAVIER ZANETTI

(...)

marco ferdicomarco ferdico

antonio belloccoantonio bellocco e andrea berettaandrea berettaomicidio antonio bellocco

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…