benitez garcia

CALCIO DOTTO - ROMA-NAPOLI POTEVA ESSERE UNA PARTITA PER LO SCUDETTO. SARÀ LA PARTITA DEL “SI SALVI CHI PUÒ” - GARCIA RESTERÀ A ROMA MA CON UN’IDEA SCOLPITA IN TESTA: DEVONO FARGLI LA SQUADRA

Giancarlo Dotto per Dagospia

rudi garcia foto mezzelani gmt rudi garcia foto mezzelani gmt

 

Roma-Napoli poteva e doveva essere una partita per lo scudetto. Sarà la partita del “si salvi chi può”. Amicissimi da una vita, Rudi e Rafa s’incroceranno per una volta con l’occhio torvo e primordiale del mors tua vita mea. Garcia non ha gradito come il ruminante ciccione si sia dato al melodramma spinto dopo la partita con l’Atalanta. Il lamento di Benitez potrebbe sollecitare le corde ipersensibili di Rizzoli, un arbitro grande in Europa e piccino in Italia, dove soffre eccome la pressione ambientale.

 

Match decisivo (per il Napoli soprattutto) per quel secondo posto più che mai vitale per casse altrimenti esauste. Champions o morte. Tanto più che la Lazio arriva al rush delle dieci partite dentro la camera iperbarica di uno status psicofisico perfetto, esaltato dalla grazia micidiale di Felipe Anderson.

 

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Mentre Benitez mastica rumorosamente il suo dubbio sotto la gota rubizza, resto o non resto (ma non resterà, certo non firmerà il “provocatorio” triennale che gli offrirà De Laurentiis), Garcia cova la sua certezza. Resterà. Ma con un’idea molto scolpita in testa. Devono fargli la squadra. In caso contrario, resterà lo stesso ma impedirà a se stesso e a chiunque di destabilizzare la molto labile psiche della città giallorossa con proclami trionfalistici. Non s’ingannerà più nessuno, tantomeno se stessi.

 

Se l’impresa di arrivare secondi è titanica (sia chiaro, alla luce di tutta la catastrofe abbattutasi quest’anno su Trigoria, cazzate, abbagli, non solo di mercato, e sventure, il secondo posto della Roma va considerato più di un mezzo miracolo), quella di costruire da giugno ad agosto una squadra competitiva anche per l’Europa, a immaginarla oggi, sembra una chimera a doppio strato imperforabile.

 

castancastan

Da dove e da chi ripartire? L’allucinante risposta è che i due nomi certi, a oggi, sono due pesanti incertezze, Castan e Strootman. Torneranno calciatori, sicuro, ma quando e come? Per motivi diversi Benatia (errore capitale mollarlo) e Maicon non ci sono più. Il brasiliano ha pochi spiccioli di calcio in quel che resta delle sue gambe, prima dell’addio. Servono un portiere, due esterni, un centrale difensivo, un mezzocampista e un buttadentro. Gente cattiva e smaniosa di scrivere un’autobiografia che conta.

 

Che magari non suona il piano come Rubinstein, ma lo incendia come Jerry Lee Lewis. Nomi. Peres dovrebbe arrivare. Handanovic potrebbe. Romagnoli torna, Keita resta. Il resto è tutto da scrivere. Due cestinabili consigli. Due talenti pazzeschi da pescare nell’Internacional di Porto Alegre, la squadra del “Divino Boccoluto”. Il portiere Allison, 22 anni, un felino tra i pali di un metro e novanta, bravo con i piedi, e Rodrigo Dourado (il nome appunto di un pesce) che tutti da quelle parti chiamano “il nuovo Falcao”. Somiglianza impressionante. Stessa morfologia da elegante fenicottero, stesse movenze e stessa mostruosa intelligenza calcistica.

STROOTMAN GESTO OMBRELLOSTROOTMAN GESTO OMBRELLO

 

2 - CAMBIO PROGRAMMA PER LA SFIDA COL NAPOLI SETTORE OSPITI APERTO

Da “la Repubblica”

È STATO il Napoli a ufficializzare con un comunicato l’inatteso cambiamento di programma, anche se l’organizzazione della gara è della Roma. Ma ci sono state anomalie. Della riapertura del settore Ospiti dell’Olimpico si era saputo ufficiosamente nella mattinata di ieri, dopo la riunione del Gos. Biglietti in vendita a 50 euro, per ovviare a una situazione di potenziale pericolo. La trasferta era stata vietata infatti solo ai tifosi azzurri residenti in Campania. Non agli altri, che si sarebbero così mischiati con i rivali nel resto dello stadio. Meglio concentrarli nel settore ospiti, che però nell’andata al San Paolo restò chiuso. Una diversità di trattamento sgradita al club giallorosso.

NAPOLI - SAPONE MAGMA VESUVIO NAPOLI - SAPONE MAGMA VESUVIO

 

3- CORI RAZZISTI, NAPOLI INVENTA SAPONE AL MAGMA VESUVIO

(ANSA) - Da oggi a Napoli ci si insapona con estratti del magma del Vesuvio. Non e' l'ultima scoperta sofisticata di un laboratorio di cosmesi ma semplicemente la risposta ai cori razzisti contro i napoletani di un imprenditore/tifoso che ha replicato con ironia al ''Vesuvio lavali col fuoco'' mettendo in produzione una linea di saponi a base di ''lava mentalizzata''. Il prodotto, l'ultima trovata di Napolimania il noto negozio di gadget partenopei, garantisce l'effetto rivitalizzante ''come - si legge sui dispenser - uno ca jesce 'a dint' 'o fuoco !!''.

NAPOLI - SAPONE MAGMA VESUVIONAPOLI - SAPONE MAGMA VESUVIO

 

 ''Sono tifoso del Napoli e, come per le cose che invento e produco, apprezzo l'ironia e lo sfottò anche sugli stadi - spiega Enrico Durazzo, ideatore del marchio - ma in quei quei cori non c'e niente di ironico. Solo cattiveria ''. ''Gli ultras avversari devono sapere - scherza Durazzo - che quei cori da oggi saranno spot pubblicitari per il mio sapone. Magari pur di non far piacere ad un tifosissimo del Napoli come me smetteranno''.

 

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