arrigo sacchi

SACCHI DI CARBONE PER IL CALCIO ITALIANO: "LE NOSTRE SQUADRE SONO TROPPO DIFENSIVISTE. UN ESEMPIO? REAL-INTER. A CONTE HANNO PRESO GIOCATORI FUNZIONALI? PIRLO? GLI VA DATO TEMPO. NON HA AVUTO LA FORTUNA DI FARE LA GAVETTA, NÉ DI ARRIVARE IN UNA SQUADRA DOVE HA PORTATO CHI VOLEVA LUI. IL NAPOLI? NELLA SUA STORIA HA VINTO DUE SCUDETTI. HANNO SEMPRE DOMINATO JUVENTUS, MILAN E INTER, PER USCIRE DA QUESTA SITUAZIONE DEVI FARE UN MEZZO MIRACOLO". MI SPIACE CHE IL SASSUOLO NON SIA PRIMO CON IL MILAN. NON VORREI CHE…" - E SU PIOLI...

GUIDO DE CAROLIS per il Corriere della Sera

 

arrigo sacchi

Un campionato senza padroni né gerarchie, con l'alternanza unica regina. La tendenza è la stessa in Europa. In Inghilterra comanda il Leicester, in Spagna la Real Sociedad, la serie A ha fatto sballare i pronostici. L'ex c.t. della Nazionale Arrigo Sacchi offre una lettura diversa del momento anarchico.

 

«È una stagione anomala. Gli stadi vuoti e avvilenti. I giocatori sono umani, ne risentono. Si gioca tanto, mancano molti protagonisti, qualcuno cerca di fare il furbo. Siamo fuori norma, a incidere e a decidere alla fine sarà la forza politica, economica, la capacità organizzativa, lo stile e la storia dei club».

 

Che dobbiamo attenderci da questo campionato?

arrigo sacchi

«Le cose torneranno come sempre. In Italia si punta molto sul singolo e poco sulla squadra. Solo facendo squadra puoi sfruttare l'interiorizzazione. Interiorizzare significa automatizzare tutto: vivi le situazioni in allenamento e in partita le sai fronteggiare».

 

Nel nostro Paese è un concetto semisconosciuto.

«Sassuolo, Atalanta, Verona sono squadre interiorizzate, il Bologna ci prova. Siamo grandi gestori e pessimi strateghi. Bravi nel tatticismo, programmiamo il minimo, poi cogliamo l'attimo puntando sui singoli. Il calcio però è gioco di squadra. Lo stratega invece ha un obiettivo a lungo termine e lo persegue».

Non è solo una questione italiana, come se lo spiega?

antonio conte

 «Il Covid ha stravolto tutto e poi il calendario fitto. Le big giocano ogni tre giorni. Quando affronti Liverpool, Man City e Barcellona la fatica è tripla. Difficile fare previsioni in serie A, alla fine però vinceranno sempre quelle».

 

Se l'aspettava un campionato così confuso?

andrea pirlo foto mezzelani gmt 027

«Non è confuso, per la prima volta in Italia abbiamo un gruppo di strateghi, partendo dal basso della classifica. Lo Spezia non può puntare sul singolo. De Zerbi e Gasperini sono strateghi, Sarri lo era. Conte ha un progetto a lungo termine. La domanda è: ad Antonio hanno preso giocatori funzionali? È come se sceneggiatore e regista avessero in mente un film comico e il produttore portasse grandi attori drammatici».

 

La divergenza tra dirigenti e tecnici c'è sempre stata.

«Nel calcio non parliamo mai di funzionalità. Nel ciclismo di un corridore si dice è un velocista, nella boxe un picchiatore, nel calcio è bravo. Che vuol dire? Se sono l'allenatore e ho in mente una squadra di un certo tipo e tu mi dai un giocatore con altre caratteristiche».

arrigo sacchi

 

Qual è la componente più importante per riuscire?

«Il club, con la sua storia, visione, competenza e stile. Dopo c'è la squadra, infine il singolo. Senza un copione c'è solo improvvisazione».

 

Parlava di storia di club: si riequilibrerà il campionato, i più forti verranno fuori?

osimhen gattuso

«Il Napoli nella sua storia ha vinto due scudetti. Hanno sempre dominato Juventus, Milan e Inter, per uscire da questa situazione devi fare un mezzo miracolo».

 

Pirlo alla Juventus fatica perché è nuovo?

«Un allenatore nuovo non deve per forza far fatica. Alla Juve c'erano già tanti giocatori e non pensano tutti allo stesso modo: diventa un po' come la Torre di Babele, più difficile. Pirlo lo conoscevo da calciatore, all'allenatore va dato tempo. Non ha avuto la fortuna di fare la gavetta, né di arrivare in una squadra dove ha portato chi voleva lui».

 

Pioli è più navigato di Pirlo, sta facendo un buon lavoro. Il Milan è attrezzato per arrivare in fondo?

arrigo sacchi

«Bravissima persona. Deve dare un'identità ancora più forte alla squadra. Le sue formazioni hanno del buonsenso, ma non un'identità così forte e con i giovani bisogna dargliela: vanno costruiti».

 

Conte è diverso. L'Inter un'identità ce l'ha.

«Un grande allenatore. Vive di calcio, ha una certezza: si può sempre fare di più e meglio. Cerca la perfezione, non la raggiungerà. Chiede il massimo, lui lo dà. Credo sia dovuto scendere a compromessi, mi rifiuto di pensare che alcuni giocatori arrivati gli vadano bene. Diceva Churchill: non sempre cambiare equivale a migliorare, ma per migliorare bisogna cambiare».

berlusconi arrigo sacchi

 

Il giudizio sul campionato attuale qual è?

«Mi spiace che il Sassuolo non sia primo con il Milan. Il Sassuolo ha un suo copyright, non vorrei iniziassero ad aver paura. Le squadre italiane sono timide, hanno sempre un eccesso di difensori rispetto all'avversario straniero».

pioli

 

Ancora troppo difensivisti?

«Esempio: Real Madrid-Inter. I nerazzurri avevano due attaccanti, Lautaro e Perisic. Quanti difensori aveva il Real? Due, Varane e Ramos. Dall'altra parte c'era solo Benzema e tre centrali: D'Ambrosio, De Vrij, Bastoni. Così si è giocato con due in meno. Nel movimento deve esserci il giocatore in più, non nella staticità».

Che dobbiamo aspettarci?

«Mi hanno chiamato alcuni stranieri per chiedermi cosa sta succedendo in Italia, perché si segna così tanto. Quanti club in Italia hanno una visione a lungo termine? Pochi. Il credo dovrebbe essere: vincere, convincere, divertire. Ma qualcuno le mette mai insieme queste tre cose? Da noi conta solo vincere. Così si fa poca strada».

matteo salvini con arrigo sacchi al papeeteDARIA BIGNARDI ARRIGO SACCHIde zerbiKATIA SERRA ARRIGO SACCHI IVAN ZAZZARONI BALZARETTIramaccioni sacchi carmignaniSACCHI FERRARASACCHI EVANIgullit sacchi berlusconicapello sacchiSACCHIcapello sacchiARRIGO SACCHIberlusconi sacchiancelotti e sacchisacchi berlusconiinzaghi sacchi milano marittimasacchi sarri guardiolasacchi teocolisacchi sarri guardiolasacchi sarri guardiolasacchi coversacchi guardiola ancelottisacchi guardiolasacchi guardiola ancelottisacchi guardiola ancelotti festival dello sportARRIGO SACCHI

 

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – PUTIN NON PERDE MAI: TRUMP ESCE A PEZZI DALLA TELEFONATA CON “MAD VLAD”. AVEVA GIÀ PRONTO IL DISCORSO (“HO SALVATO IL MONDO”) E INVECE HA DOVUTO FARE PIPPA DI FRONTE AL NIET DEL PRESIDENTE RUSSO ALLA TREGUA DI 30 GIORNI IN UCRAINA – ZELENSKY COTTO E MANGIATO: “SE NON SEI AL TAVOLO DEL NEGOZIATO, SEI NEL MENÙ” – LE SUPERCAZZOLE DEL TYCOON SU IRAN E ARABIA SAUDITA E LA PRETESA DELL’EX AGENTE DEL KGB: ACCETTO IL CESSATE IL FUOCO SOLO SE FERMATE GLI AIUTI ALL’UCRAINA. MA TRUMP NON POTEVA GARANTIRE A NOME DELL’EUROPA – DOPO IL SUMMIT A GEDDA DI DOMENICA PROSSIMA CI SARÀ UNA NUOVA TELEFONATA TRA I DUE BOSS. POI L’INCONTRO FACCIA A FACCIA…

donald trump dazi giorgia meloni

DAGOREPORT! ASPETTANDO IL 2 APRILE, QUANDO CALERÀ SULL’EUROPA LA MANNAIA DEI DAZI USA, OGGI AL SENATO LA TRUMPIANA DE’ NOANTRI, GIORGIA MELONI, HA SPARATO UN’ALTRA DELLE SUE SUBLIMI PARACULATE - DOPO AVER PREMESSO IL SOLITO PIPPONE (‘’TROVARE UN POSSIBILE TERRENO DI INTESA E SCONGIURARE UNA GUERRA COMMERCIALE...BLA-BLA’’), LA SCALTRA UNDERDOG DELLA GARBATELLA HA AGGIUNTO: “CREDO NON SIA SAGGIO CADERE NELLA TENTAZIONE DELLE RAPPRESAGLIE, CHE DIVENTANO UN CIRCOLO VIZIOSO NEL QUALE TUTTI PERDONO" - SI', HA DETTO PROPRIO COSI': “RAPPRESAGLIE’’! - SE IL SUO “AMICO SPECIALE” IMPONE DAZI ALLA UE E BRUXELLES REAGISCE APPLICANDO DAZI ALL’IMPORTAZIONE DI MERCI ‘’MADE IN USA’’, PER LA PREMIER ITALIANA SAREBBERO “RAPPRESAGLIE”! MAGARI LA SORA GIORGIA FAREBBE MEGLIO A USARE UN ALTRO TERMINE, TIPO: “CONTROMISURE”, ALL'ATTO DI TRUMP CHE, SE APPLICATO, METTEREBBE NEL GIRO DI 24 ORE IN GINOCCHIO TUTTA L'ECONOMIA ITALIANA…

donald trump cowboy mondo in fiamme giorgia meloni friedrich merz keir starmer emmanuel macron

DAGOREPORT: IL LATO POSITIVO DEL MALE - LE FOLLIE DEL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA HANNO FINALMENTE COSTRETTO GRAN PARTE DEI 27 PAESI DELL'UNIONE EUROPEA, UNA VOLTA PRIVI DELL'OMBRELLO MILITARE ED ECONOMICO DEGLI STATI UNITI, A FARLA FINITA CON L'AUSTERITY DEI CONTI E DI BUROCRATIZZARSI SU OGNI DECISIONE, RENDENDOSI INDIPENDENTI - GLI EFFETTI BENEFICI: LA GRAN BRETAGNA, ALLEATO STORICO DEGLI USA, HA MESSO DA PARTE LA BREXIT E SI E' RIAVVICINATA ALLA UE - LA GERMANIA DEL PROSSIMO CANCELLIERE MERZ, UNA VOLTA FILO-USA, HA GIA' ANNUNCIATO L'ADDIO ALL’AUSTERITÀ CON UN PIANO DA MILLE MILIARDI PER RISPONDERE AL TRUMPISMO - IN FRANCIA, LA RESURREZIONE DELLA LEADERSHIP DI MACRON, APPLAUDITO ANCHE DA MARINE LE PEN – L’UNICO PAESE CHE NON BENEFICIA DI ALCUN EFFETTO? L'ITALIETTA DI MELONI E SCHLEIN, IN TILT TRA “PACIFISMO” PUTINIANO E SERVILISMO A TRUMP-MUSK...

steve witkoff marco rubio donald trump

DAGOREPORT: QUANTO DURA TRUMP?FORTI TURBOLENZE ALLA CASA BIANCA: MARCO RUBIO È INCAZZATO NERO PER ESSERE STATO DI FATTO ESAUTORATO, COME SEGRETARIO DI STATO, DA "KING DONALD" DALLE TRATTATIVE CON L'UCRAINA (A RYAD) E LA RUSSIA (A MOSCA) - IL REPUBBLICANO DI ORIGINI CUBANE SI È VISTO SCAVALCARE DA STEVE WITKOFF, UN IMMOBILIARISTA AMICO DI "KING DONALD", E GIA' ACCAREZZA L'IDEA DI DIVENTARE, FRA 4 ANNI, IL DOPO-TRUMP PER I REPUBBLICANI – LA RAGIONE DELLA STRANA PRUDENZA DEL TYCOON ALLA VIGILIA DELLA TELEFONATA CON PUTIN: SI VUOLE PARARE IL CULETTO SE "MAD VLAD" RIFIUTASSE IL CESSATE IL FUOCO (PER LUI SAREBBE UNO SMACCO: ALTRO CHE UOMO FORTE, FAREBBE LA FIGURA DEL ''MAGA''-PIRLA…)

giorgia meloni keir starmer donald trump vignetta giannelli

DAGOREPORT - L’ULTIMA, ENNESIMA E LAMPANTE PROVA DI PARACULISMO POLITICO DI GIORGIA MELONI SI È MATERIALIZZATA IERI AL VERTICE PROMOSSO DAL PREMIER BRITANNICO STARMER - AL TERMINE, COSA HA DETTATO ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' ALLA STAMPA ITALIANA INGINOCCHIATA AI SUOI PIEDI? “NO ALL’INVIO DEI NOSTRI SOLDATI IN UCRAINA” - MA STARMER NON AVEVA MESSO ALL’ORDINE DEL GIORNO L’INVIO “DI UN "DISPIEGAMENTO DI SOLDATI DELLA COALIZIONE" SUL SUOLO UCRAINO (NON TUTTI I "VOLENTEROSI" SONO D'ACCORDO): NE AVEVA PARLATO SOLO IN UNA PROSPETTIVA FUTURA, NELL'EVENTUALITÀ DI UN ACCORDO CON PUTIN PER IL ‘’CESSATE IL FUOCO", IN MODO DA GARANTIRE "UNA PACE SICURA E DURATURA" - MA I NODI STANNO ARRIVANDO AL PETTINE DI GIORGIA: SULLA POSIZIONE DEL GOVERNO ITALIANO AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO DEL 20 E 21 MARZO SULL'UCRAINA, LA PREMIER CERCHIOBOTTISTA STA CONCORDANDO GLI ALLEATI DELLA MAGGIORANZA UNA RISOLUZIONE COMUNE PER IL VOTO CHE L'ATTENDE MARTEDÌ E MERCOLEDÌ IN SENATO E ALLA CAMERA, E TEME CHE AL TRUMPUTINIANO SALVINI SALTI IL GHIRIBIZZO DI NON VOTARE A FAVORE DEL GOVERNO…