beppe savoldi

"LE SERE A BOLOGNA CANTAVO CON MORANDI. HO INCISO DUE DISCHI: IL PRIMO HA VENDUTO 80.000 COPIE” – IL BOMBER BEPPE SAVOLDI, MISTER DUE MILIARDI: "IL PASSAGGIO DAL BOLOGNA AL NAPOLI FINÌ IN PARLAMENTO. I SINDACATI DENUNCIARONO CHE METÀ CIFRA SAREBBE BASTATA PER PAGARE I NETTURBINI SENZA STIPENDIO DA MESI. IO NON AVEVO VOCE IN CAPITOLO. MA GLI ABBONAMENTI ANDARONO A RUBA, A CONFERMA CHE I 2 MILIARDI ERANO INVESTIMENTO E NON FOLLIA - IN FAMIGLIA SOLO MAMMA GLORIA VINSE LO SCUDETTO, NEL 1946 TRIONFÒ NEL PRIMO CAMPIONATO ITALIANO DI..."

Antonio Barillà per “la Stampa” - Estratti

 

beppe savoldi

Due miliardi di lire. Uno scandalo, nel 1975. Mai un calciatore era stato pagato tanto e sconcertava che lo facesse il Napoli, espressione d'una città economicamente depressa: l'onorevole Sanza presentò un'interrogazione parlamentare e i sindacati denunciarono che metà cifra sarebbe bastata per pagare i netturbini senza stipendio da mesi.

 

Beppe Savoldi, professione centravanti, si ritrovò così nell'occhio del ciclone, ribattezzato O Marajà e invece lambito solo dalle polemiche, non dalla pioggia di banconote: «Il presidente Ferlaino trattava con il Bologna - racconta -, io non avevo voce in capitolo. E comunque i soldi non mi interessavano, pensavo al campo, ai gol e al sogno scudetto: il Napoli era arrivato secondo e aveva scelto me per il salto di qualità».

 

S'era parlato di Juventus...

«Non s'era parlato, era fatta: il dottor La Neve mi aveva chiamato per fissare le visite. Credo dovessi prendere il posto del mio amico Anastasi, non ho mai capito bene perché saltò tutto. C'era stato un pourparler anche con la Roma: incontrai il presidente Anzalone ad Arezzo».

beppe savoldi

 

Si narra che nei giorni caldi dell'interrogazione e degli scioperi cercò tranquillità a Monghidoro, a casa di un altro amico: Gianni Morandi.

«Non avevo bisogno di rifugi, ero tranquillo. Con Gianni capitava di far serata, lui suonava la chitarra e io cantavo: sa che ho inciso due dischi? "Tira... goal" ha venduto 80.000 copie, la mettevano al San Paolo prima delle partite».

 

Un successone...

«E un colpo di spugna sulle polemiche. Gli abbonamenti del Napoli andarono a ruba, a conferma che i 2 miliardi erano investimento e non follia, e gli abbonati comprarono il 45 giri».

 

Lo scudetto rimase un sogno.

«Non andò come pensavamo, ma furono anni bellissimi».

Uno scudetto, in casa Savoldi, però c'è stato...

beppe savoldi

«Mamma Gloria, nel 1946, vinse il primo campionato italiano di pallavolo: la fabbrica di bottoni in cui lavorava, per consentire di fare un poco di movimento alle ragazze sempre chine sui macchinari, aveva allestito un campo in cortile e lì sbocciò l'Amatori Bergamo. Era orgogliosa, ma non ne parlava mai: in famiglia eravamo tutti così, poche parole e nessuna esaltazione».

 

 

A Napoli il grande salto.

«Le polemiche non si placavano, ma fui accolto come un re. La prima immagine è la folla alla stazione di Mergellina: ero atterrato a Roma e avevo dormito a casa di Janich, il dg, la mattina prendemmo il treno pensando di sviare i tifosi, e invece erano lì ad aspettarci».

 

 

(...) La carriera da allenatore è stata meno luminosa.

«Penso di aver peccato anche di presunzione, non mi sono mai legato a un procuratore: ero convinto che bastasse dimostrare di avere qualità tattiche e gestionali. A Spezia e Siena non sono stato confermato pur avendo portato in alto due squadre ereditate al penultimo posto. Ho detto basta e vissuto una bellissima esperienza da opinionista».

 

Le piace il calcio di oggi?

beppe savoldi disco

«Non mi riconosco più: il mio calcio era fatto di sentimenti, rapporti, attaccamento a società e città. Oggi vedo gente che cambia per i soldi: ma un fuoriclasse che ama il pallone, con che spirito va in Arabia?»

 

Suo figlio Gianluca è stato attaccante, ha giocato anche in Serie A ma non ha sfiorato i suoi livelli: pensa che il suo grande passato possa averlo penalizzato?

«Sicuramente può essere stato condizionato dai paragoni, ma essenzialmente non ha avuto fortuna: nel momento migliore ha pagato il fallimento del Napoli, poi ci si sono messi gli infortuni».

Continuerà la dinastia? I suoi nipoti giocano?

«Tutti: Lorenzo di 12 anni, Ludovico di 10 - si chiama quasi come mio papà: lui era Lodovico - e Giorgio di 8, il piu appassionato».

beppe savoldiSavoldi beppe savoldi disco

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…