italia germania

LORO CRUCCHI, NOI BACUCCHI - SCONCERTI: “ERA UNA PARTITA QUASI IMPOSSIBILE DA VINCERE. NON ABBIAMO MAI SERIAMENTE TIRATO IN PORTA, LA GERMANIA HA FATTO POCO DI PIÙ. E’ STATA UN’ITALIA SENZA RIPARTENZE, RIMASTA A GUARDARE. MA NON POTEVAMO CHIEDERE DI PIU’: LA SQUADRA E’ ANDATA OLTRE SE STESSA”

Mario Sconcerti per il “Corriere della Sera”

 

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L' impresa si ferma a undici metri dalla semifinale. Una partita non bella che era quasi impossibile vincere. Non abbiamo mai seriamente tirato in porta, la Germania ha fatto poco di più, ha quasi soltanto tenuto il pallone. Come se entrambe le squadre fossero sommerse da un fortissimo rispetto reciproco. E nessuna avesse qualcosa in più per superare i limiti.

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Perdere al nono rigore contro i campioni del mondo non consente un' opinione corretta, ci stava tutto, ma è stata un' Italia diversa, senza ripartenze, un' Italia di mediani rimasta a guardare a lungo il palleggio inutile della Germania. Ma non potevamo chiedere di più, questa squadra si è prima formata e poi è andata oltre se stessa. C' era qualcosa di troppo prima, non è mancato troppo stavolta.

 

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Ha stupito semmai la Germania che ha rovesciato se stessa e ha tolto Draxler per una difesa a tre che doveva bloccare la velocità del contropiede italiano. Sia Conte sia Löw hanno indovinato per intero metà partita. Löw ha spento la velocità dell' Italia, Conte non ha quasi mai fatto giocare la Germania davvero all' attacco. L' altra metà è stata quasi routine, lentezza, con tutti che avevano chiaro che non sarebbe successo niente.

Era onestamente una partita da 0-0. Quasi incredibile che alla storia passerà alla fine un 7-6.

 

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Finiamo così tra il nostro Europeo tra il quinto e l' ottavo posto, un risultato accettabile per la nostra attuale stagione e per due grandi partite giocate con Belgio e Spagna. Per ritrovare un po' di limiti abbiamo dovuto aspettare forse i più forti del torneo.

Pesante come previsto la mancanza di De Rossi, siamo stati molto scolastici a centrocampo, ma loro hanno perso subito Khedira e poi Gomez, cioè due riferimenti basilari.

 

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Dispiace perdere così, il peggio era ormai alle spalle, i rigori sono di tutti. Dispiace che a sbagliare sia stato proprio Pellè, forse il migliore di questa spedizione, quello che più ha incarnato lo spirito diverso. Ma abbiamo già preso tanto da questa squadra, credo sia giusto non avere rimpianti e ringraziarla. Per batterci la Germania è arrivata a copiarci e non c' è nemmeno riuscita bene.

Ha avuto solo più fortuna.

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