TRA SPALLETTI E L’ITALIA NON C’E’ SOLO LA CLAUSOLA DA 3 MILIONI MA IL RANCORE DI DE LAURENTIIS NEI CONFRONTI DELL’ALLENATORE CHE GLI HA FATTO VINCERE LO SCUDETTO - AURELIONE NON INTENDE LIBERARE GRATIS L’ALLENATORE CHE LO HA ABBANDONATO DOPO IL TRIONFO. SULLA EFFICACIA DELLA CLAUSOLA E SULLA SUA POSSIBILE NATURA VESSATORIA CI SAREBBE SPAZIO PER UN CONFRONTO GIURIDICO IN TRIBUNALE. MA IL TEMPO STRINGE - SPALLETTI HA GIÀ L’ACCORDO CON LA FIGC PER UN CONTRATTO FINO AL 2026 E UNO STIPENDIO DA OLTRE 3 MILIONI A STAGIONE...
Il contenzioso relativo alla clausola che occorre pagare per fare in modo che Luciano Spalletti diventi il nuovo commissario tecnico dell’Italia non riguarda il Napoli e la Figc, ma De Laurentiis e il suo ex allenatore, che gli ha fatto vincere lo scudetto. Lo scrive la Gazzetta dello Sport e lo ribadisce La Repubblica, che, con Enrico Currò, scrive di un serbatoio di rancore che divide Spalletti dalla panchina della Nazionale.
“Fra Luciano Spalletti e la panchina della Nazionale c’è tutto, un contratto, l’intesa sullo staff, la voglia di ripartire insieme, i moduli in bianco del tesseramento, e non è escluso che da domani, superate le riflessioni del Ferragosto, arrivi anche la fumata bianca. Per ora resta un piccolo grande ostacolo, un deposito di rancore, il residuo di un amore bellissimo finito assai male, un giorno all’improvviso, e tradotto in una clausola sulla cui efficacia s’arrovellano adesso gli avvocati”.
aurelio de laurentiis spalletti
Spalletti ha firmato l’accordo sulla penale quando ha lasciato Napoli in anticipo sul suo contratto: se quest’anno andrà su un’altra panchina, dovrà pagare 3 milioni e 250 mila euro a De Laurentiis. Il presidente si è voluto cautelare per evitare che il tecnico firmasse subito per un altro club.
“Ma questo è solo uno dei cocci del matrimonio finito fra Spalletti e Adl: oltre la logica aziendale, c’è quella del sentimento e della rivalsa”.
“È una questione di principio, più che di denaro: Spalletti non vuole pagare, la Federcalcio non può farlo né può andare allo scontro con il Napoli, De Laurentiis non intende liberare gratis l’allenatore che lo ha abbandonato dopo il trionfo. Sulla efficacia della clausola e sulla sua possibile natura vessatoria ci sarebbe spazio per un confronto giuridico in tribunale: manca il tempo però. L’Italia ha pochi giorni per annunciare un ct e la soluzione Spalletti, il piano A, deve essere realizzata in modo pacifico”.
aurelio de laurentiis luciano spalletti
Spalletti ha già l’accordo con la Figc per un contratto fino al 2026 e uno stipendio da oltre 3 milioni a stagione. E’ stato anche già deciso lo staff, scrive La Repubblica, ridotto rispetto a quello di Mancini.
“Ora si gioca tutto sul tempo: pochi giorni che serviranno al dialogo fra Gravina e De Laurentiis per accordarsi sul nulla osta. Il presidente del Coni Malagò è solo una delle personalità intervenute per ragionare con il patron del Napoli. La sensazione è che il via libera prima o poi arriverà. Nel frattempo, Spalletti e la Federcalcio valuteranno se esiste la volontà concreta di celebrare queste nozze anche con il rischio di una causa.
Spalletti infatti è libero, può essere tesserato subito e mettersi al lavoro: il pericolo, quasi una certezza, è ritrovarsi allo scontro legale con De Laurentiis, e, in caso di soccombenza, rimetterci un anno di stipendio da ct. Il tempo dunque è l’unico avversario di Spalletti. Ed è per questo che Gravina ha parlato anche con Antonio Conte”.
E Conte ha aperto alla trattativa, anche se “non c’è un’intesa su soldi né staff“.