“SCAMACCA? QUANDO L’HO PORTATO NON HA ESPRESSO IL MEGLIO DI SE STESSO. BISOGNA AVERE LA CAPACITÀ DI DARE SUBITO L’IMPRESSIONE DI ESSERE AL LIVELLO DELLA NAZIONALE” - SPALLETTI STRONCA L’ATTACCANTE DELL’ATALANTA (A CUI AVEVA DETTO: "TI DEVI SVEGLIARE" DOPO LA PARTITA CON L'UCRAINA) E PARLA DELLE SCELTE PER L’ATTACCO AZZURRO – SUL CASO ACERBI: "HO PROVATO A CHIAMARE JUAN JESUS MA HA IL TELEFONO SPENTO. PER QUELLO CHE MI HA DETTO ACERBI, NON C’È UN EPISODIO DI RAZZISMO. MA BISOGNA STARE ATTENTI AI NOSTRI COMPORTAMENTI”
La conferenza di Spalletti
«C’è un comunicato che noi abbiamo fatto, lì c’è il mio pensiero. Lo abbiamo deciso di fare tutti insieme. Non vorrei mai trovarmi in questa posizione qui, ma noi abbiamo la responsabilità di uno sport importantissimo per la nostra nazione. E, visto quello che è venuto fuori, dobbiamo per forza agire, anche con cose ancora da chiarire. Per quello che mi ha detto Francesco, non c’è un episodio di razzismo. Ma bisogna stare attenti ai nostri comportamenti, a tutto ciò che facciamo e diciamo.
A maggior ragione quando facciamo parte della Nazionale. Sono importanti le 2 ore in campo, ma anche le altre 22 ore quando indossiamo la maglia della Nazionale. È un dispiacere enorme prendere decisioni per questi episodi qui. Bisogna stare attenti anche quando lo denunciamo un episodio così, se lo subiamo in maniera così clamorosa come è venuto fuori. Siamo tutti dentro questo caso. Ora abbiamo visto Francesco in difficoltà e per noi lui è importante. Non cambia nulla dal punto di vista della forza di squadra, ma ci dispiace dal punto di vista umano».
Ha sentito Juan Jesus?
«No, ha il telefono spento. Ho provato a chiamarlo».
Su Immobile scelta definitiva? Perché non ha chiamato Scamacca?
«Su Ciro non prendo in giro nessuno. So che è un calciatore importante per la Lazio e la Nazionale. Sta vivendo un momento in cui non riesce a esprimere tutto il suo potenziale e io devo tenere in considerazione tutti. Scamacca per un periodo non ha giocato. Quando l’ho portato non mi è sembrato che abbia espresso il meglio di se stesso. Bisogna avere la capacità di dare subito l’impressione di essere al livello della Nazionale.
LUCIANO SPALLETTI PANCHINA D'ORO
Noi giochiamo la prima partita che ci può compromettere tutto. Devo avere la certezza che tutti riescano a dare subito il loro contributo. Retegui è condizione, Raspadori può fare un doppio ruolo. E poi dobbiamo prendere in considerazione qualcosa di nuovo, di continuo. Sennò sarebbe finita per noi, per esempio voglio conoscere da vicino Lucca per capire di che pasta è fatto. Le sue qualità sono importante, penso alla sua altezza».
Le fa piacere la ritrovata continuità di Pellegrini?
«È uno di quelli che abbiamo atteso tantissimo. Non ce l’ho mai avuto a disposizione. È di alto livello, è un calciatore forte che sa fare più cose, anche metri in quantità durante la partita. Non so che cosa verrà fuori da qui a giugno, ma ci contiamo. Ha avuto dei problemi, li ha sistemati e si trova a suo agio per la qualità che vuole De Rossi»