1. SUI MURI, SULLE PORTE, SUI TRENI: LA STREET ART RENDE OMAGGIO A ''CHARLIE HEBDO” 2. GRAFFITI, MURALES, SCRITTE COMPAIONO OVUNQUE DA PARIGI A GRENOBLE, DA MARSIGLIA A LIONE, E OLTRE I CONFINI, IN BELGIO, A LONDRA, A NEW YORK E A SAN FRANCISCO. “CHARLIE” GIGANTEGGIA SULL’ISTITUTO DEL MONDO ARABO A PARIGI, IN FRANCESE E IN ARABO 3. BLEK LE RAT, STREET ARTIST CHE IN FRANCIA È GRANDE QUANTO BANKSY, CONDANNA L’A STRAGE MA HA RICORDATO CHE I TERRORISTI SONO UNA MINORANZA E SPERA CHE L’ATTENTATO NON SI RITORCERÀ CONTRO LE FAMIGLIE MUSULMANE CHE VIVONO E AGISCONO IN PACE
wolisnki secondo il collettivo ars muralis
Sui muri, sulle porte, sui marciapiedi, sui vagoni dei treni: la street art rende omaggio a
“Charlie Hebdo”. Graffiti, murales, scritte compaiono ovunque da Parigi a Grenoble, da Marsiglia a Lione, e oltre i confini, in Belgio, a Londra, a New York e a San Francisco. “Charlie” giganteggia sull’Istituto del mondo arabo a Parigi, in francese e in arabo.
wolinski e tignous di jef aerosol
Blek le Rat, lo street artist che in Francia è grande quanto Banksy, si è unito al coro che condanna l’attentato ma ha ricordato che i terroristi sono una minoranza e spera che l’attentato non si ritorcerà contro le famiglie musulmane che vivono e agiscono in pace.
Le Rat, vero nome Xavier Prou, era un avido lettore di “Charlie Hebdo”, la rivista satirica che lo ha educato: «E’ come se avessero ucciso una parte della mia giovinezza». Le sue opere sono apparse sulla riva della Senna venti anni prima di Banksy.