ARTSPIA NEWS - "DENUNCIATEMI! MA QUEI SANTI, IO NON LI CANCELLO!". CON SPREZZO DEL PERICOLO ANTONIO DECARO, SINDACO PD DI BARI, AFFRONTA A TESTA ALTA LA SOPRINTENDENZA. PER DIFENDERE I WRITERS E IL SANTO PATRONO
Bari vuole i murales, "Bari crede in questo modello di arte urbana diffusa", e se serve scomoderà anche l'avvocatura comunale. Il sindaco Pd Antonio Decaro è pronto a battersi contro la Soprintendeza - che ha intimato il ripristino dei luoghi elencando i rischi di una denuncia penale - per lasciare al loro posto i tre San Nicola giganti e un groviglio di sagome nere realizzate su una caserma abbandonata, tornata a vivere grazie a cittadini e associazioni.
E' scontro istituzionale a Bari sulle opere regalate alla città da famosi writer chiamati a partecipare a un progetto artistico conclusosi nei mesi scorsi. Ora sulle loro tracce si consuma un braccio di ferro tra amministrazione comunale e Soprintendenza, convinta che quelle figure semplicemente imbrattino i muri della città, muri storici e sottoposti a vincolo, "devono essere rimossi", non c'è storia.
"La rimozione dei murales richiesta dalla Soprintendenza priverebbe la città di opere che non solo hanno un valore intrinseco, ma che ormai sono entrate a far parte dell'immaginario comune", scrive Decaro in una lettera indirizzata all'organo periferico del ministero ai Beni Culturali, dopo l'ennesimo richiamo a cancellare i murales. "Da tempo - argomenta Decaro - le città di tutto il mondo si aprono alla creatività degli street artist cui affidano il compito di cambiare, letteralmente, il volto di luoghi in disuso ma anche di spazi di rappresentanza pubblica, come è accaduto alla Bibiloteca nazionale di Parigi sulla quale campeggia la grande opera tridimensionale e di JR".
Il sindaco ribadisce il concetto - "i murales non si toccano e restano al loro posto" - e risponde picche alla missiva dell'8 luglio scorso con cui la Soprintendenza ha chiesto di eliminare il trittico nicolaiano e le sagome che campeggiano da oltre un anno rispettivamente sui muri del sottovia Quintino Sella e della ex Caserma Rossani. Sono stati realizzati dagli artisti Ozmo e Sam3 nell'ambito del progetto di arte urbana "Fresh Flaneur".
Sono opere di qualità di due degli street artist più apprezzati del panorama contemporaneo", spiega il sindaco, sottolineando "la crescente attenzione che istituzioni pubbliche e private stanno mostrando nei confronti del graffitismo, forma d'arte riconosciuta, oggi ampiamente quotata nel mercato internazionale, come testimoniato dalla recente scelta della Soprintendenza di Pisa di sottoporre a vincolo il murales 'Tuttomondo' dello statunitense Keith Haring".