SVOLTA NELLA CORSA PER LA PRESIDENZA DELLA FIGC: SI VA VERSO IL TICKET GRAVINA – TOMMASI (CON LA BENEDIZIONE DI LOTTI) - IL NUMERO 1 DELL’AIC VA DA FAZIO E CONFESSA: "SEMBRA QUASI UN HANDICAP AVER GIOCATO. I CALCIATORI POSSONO VOTARE MA NON DEVONO ESSERE ELETTI"
Francesco Persili per Dagospia
Svolta nella corsa per la presidenza della Figc: si va verso il ticket Gravina-Tommasi. Ieri sera il presidente dell’Associazione italiana calciatori (Aic), ospite di Fabio Fazio nella trasmissione “Che fuori tempo che fa”, ha ammesso: «Ad oggi si è deciso di cercare un’alleanza ed è più probabile che la mia candidatura venga sostenuta da allenatori e Lega Pro. E poi c’è una parte consistente di club di A e B che non si è ancora espressa».
Ma nonostante le sue rassicurazioni (“Si va avanti con la mia candidatura, meglio andare soli”), non è escluso che il numero uno del sindacato calciatori faccia un passo indietro per far convergere i suoi voti sull’ex presidente del Castel di Sangro, oggi alla guida della Lega Pro.
“L’unico mio difetto? Essere un calciatore. Sembra quasi un handicap”, Tommasi, che ancora oggi gioca in II° categoria, rivela la sua amarezza nel registrare diffidenze sulla sua discesa in campo: “I calciatori possono votare ma non devono essere eletti”. Sibilia (Dilettanti) aveva cercato di trovare un accordo con “il sindacalista” ma la componente “calciatori” guidata da Chiellini, Montolivo e Bonucci sembra aver scelto Gravina.
“Difficile spiegare le dinamiche federali. L’opinione pubblica non vota”, sospira Tommasi che in questa battaglia si ritrova a fianco di Renzo Ulivieri, capo degli allenatori. Non si sa ancora chi dei fra Tommasi e il capo della Lega Pro correrà per la presidenza federale, se ci sarà un accordo prima del 29 gennaio o se l’apparentamento avverrà solo al ballottaggio. L’unica cosa certa è che i 6 consiglieri dei Dilettanti all’opposizione e i 3 di Lega A assenti rischiano di rendere il nuovo governo “riformista” del calcio un'anatra zoppa.
2. ELEZIONI FIGC TOMMASI PENSA A FARSI DA PARTE
Guglielmo Buccheri per la Stampa
La corsa al dopo-Tavecchio (lunedì il voto) può perdere uno dei suoi protagonisti. Gravina (Lega Pro) e Sibilia (Dilettanti), ma non più Tommasi (Associazione calciatori) perché il numero uno del sindacato dei giocatori sta seriamente pensando di fare un passo indietro. Motivo?
Tommasi potrebbe decidere di far convergere il proprio 20 per cento nel fronte Gravina alla luce di un' attenta analisi che vede l' Associazione calciatori impegnata in un progetto per la Figc senza grandi consensi: così per non restare sull' Aventino, e sotto la spinta degli allenatori guidati da Ulivieri e unici alleati dei giocatori, Tommasi potrebbe appoggiare chi, Gravina appunto, ha condiviso con lui parte del recente cammino federale. Ieri, il direttivo Aic ha chiesto al suo presidente di non ritirare la candidatura, ma, allo stesso tempo, i vari Chiellini, Montolivo, Bonucci e gli altri 24 membri dell' esecutivo hanno condiviso la riflessione sulla loro maggiore vicinanza con Gravina piuttosto che con Sibilia.