CHELSEA, ZITTO E MUTU - JUVE E LIVORNO VINCONO IL RICORSO AL TAS: NON DEVONO PIÙ VERSARE 22 MILIONI DI EURO AI “BLUES” PER L’ATTACCANTE ROMENO
Dagoreport
Colpo grosso davanti al Tas di Losanna (il tribunale amministrativo internazionale dello Sport) per Juventus e Livorno: accolto l'appello che avevano presentato contro la decisione dell'autunno 2013 della Dispute Resolution Chamber (la Camera di risoluzione delle vertenze) della Fifa (La federazione internazionale del calcio) sul clamoroso caso Mutu. I due club italiani erano stati condannati a dividersi un risarcimento al Chelsea di 17,7 milioni di euro, saliti a 22 per gli interessi. Gli inglesi avevano chiamato in causa Juve e Livorno non avendo ottenuto la cifra direttamente dall'attaccante romeno.
Ha prevalso, sovvertendo molte previsioni e preoccupazioni, la linea degli avvocati Michele Briamonte (ha continuato a seguire il delicato caso anche dopo le dimissioni date al club bianconero nell'estate del 2012) e Mattia Grassani (per il Livorno). Hanno dimostrato che il Chelsea aveva rescisso il contratto col calciatore il 29 ottobre 2004 e che l'accordo con la Juve era del 12 gennaio 2005: tre mesi dopo, con un transito dal Livorno quando l'attaccante era gia' stato licenziato dal club di Londra. Il Chelsea e' stato anche condannato a versare 10 mila franchi svizzeri sia ad Andrea Agnelli sia ad Aldo Spinelli per pese legali.
La Juventus ha precisato che La decisione del Tas «non ha alcun effetto sul bilancio poiché la società, consapevole delle proprie buone ragioni, non aveva ritenuto di procedere ad alcun accantonamento al fondo rischi per controversie in corso». In ogni caso ha fatto un bel sospiro di sollievo perché una cosa e' ritenere di avere ragione, un'altra trovare un tribunale che te la dia. È fino a oggi c'era la sentenza di condanna della Fifa.
Il primo agosto 2003 il Chelsea acquistò Adrian Mutu dal Parma. Rimase a Londra una stagione. Nel settembre 2004 un controllo "interno" del club lo becco' positivo alla cocaina. Non essendo una violazione del codice Wada, la Football Association lo punì "solo" con sette mesi di stop e 20 mila sterline di ammenda. Ma il Chelsea decise di rescindere il contratto, ratificando la decisione il 29 ottobre.
A quel punto, con Mutu svincolato e impossibilitato a giocare fino al 18 maggio 2005, la Juventus si fece avanti. L’allora direttore generale Luciano Moggi gli propose un contratto quinquennale, ma c’era un problema: il calciatore era extracomunitario e tutte le caselle bianconere erano "coperte". Per questo il calciatore ufficialmente venne tesserato dal Livorno e in seguito ceduto ai bianconeri, che non poterono utilizzarlo se non l’ultima di campionato. Giocò 33 partite nella seconda stagione in bianconero (7 gol), ma a fine stagione (il 7 luglio 2006) fu ceduto alla Fiorentina. Proprio il passaggio di Mutu alla Juventus, sebbene attraverso il Livorno.
luciano moggi giampiero mughini