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TOP&FLOP DELLA SERIE A BY FABRIZIO BOCCA - QUAGLIARELLA BOMBER SENZA ETÀ, RONALDO TRANNE LA PARTITA CON L'ATLETICO MADRID NON HA FATTO LA DIFFERENZA - "PREMIATO IPOCRITAMENTE DA UNA REVERENTE LEGA DI SERIE A, COME MIGLIOR GIOCATORE DEL CAMPIONATO, NON LO È STATO. SENZA DI LUI LA JUVE AVEVA FATTO ANCHE DI PIU'" - LA LISTA COMPLETA DEI MIGLIORI E DEI PEGGIORI (SPOILER: C'E' ICARDI)

 

FABRIZIO BOCCA per repubblica.it

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TOP 5

1 - Quagliarella

E' stato giusto che la classifica marcatori l'abbia vinta lui: 26 gol, 5 più di Ronaldo. Indelicato farlo notare, ma è così. E' come se il calcio, a 36 anni suonati, avesse deciso di restituirgli quello che gli aveva tolto prima. La vita e il calcio ovviamente continuano. Il ritorno a Napoli è il sogno, il finale lo sceglierà lui.

 

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2 - Empoli

Una piccola squadra che tiene il campionato aperto fino all'81' dell'ultima partita. Una rimonta incredibile, un allenatore - Aurelio Andreazzoli - fino a poco tempo fa destinato a fare il secondo e lavorare sempre all'ombra di qualcuno, soprattutto Luciano Spalletti che alla fine gli ha negato la serie A per potersi prendere la Champions League. Applausi e ovazioni nonostante la serie B. Come Sylvester Stallone contro Apollo Creed nel primo Rocky (1976, John G. Avildsen).

 

3 - De Rossi

Il suo è stato un campionato sofferente, tormentato, dal risultato persino deludente (la Roma chiude sesta), ma l'uscita dal campo, il saluto come ultima bandiera, da duro, è stato commovente. Un finale da film hollywoodiano. James Pallotta provi a rivedersi John Wayne nell'addio del pensionato capitano Brittles, commosso, all'amato Squadrone C. ("I Cavalieri del Nord Ovest", 1949, John Ford).

 

4 - Gian Piero Gasperini

Il volto, il simbolo di un'Atalanta straordinaria, che ha spodestato i grandi club, li ha ricacciati in basso e preso addirittura il terzo posto dietro la Juve e il Napoli. Gasperini è considerato l'uomo del miracolo, il Cagliostro capace di trasfomare il piombo in oro. La Roma lo vuole, Percassi non lo vuol mollare. Una considerazione di fondo però: come si fa a lasciare l'Atalanta che hai portato in Champions League? I giusti denari non mancheranno certo. Mah, signora mia qui non ci si capisce più niente.

 

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5 - Allegri

La Juve chiude con lo scudetto, ma anche un finale abbastanza mesto. Il finale è l'acida ironia livornese di Allegri, dopo l'ultima partita (ko con la Samp): "Oggi mi sono divertito, abbiamo giocato bene". Ed è una frecciata a tutti quelli che gli imputano, anche all'interno della Juve, di non essere stato in questi anni all'altezza delle grandissime squadre che Agnelli & C gli hanno messo a disposizione. In ogni caso l'addio era inevitabile. Il tempo gli darà ragione e gli riconoscerà il giusto merito. E se fosse rimpianto?

 

FLOP 5

1 - Icardi

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Ha sbagliato un rigore anche all'ultima partita, è quasi riuscito nell'impresa di non far qualificare l'Inter in Champions League. Il caso della fascia strappata, la TV Comedy con Wanda Nara e le litigate con uno Spalletti scoppiato per lo stress, hanno tenuto banco per quasi tutta la stagione. Oggettivamente troppo. Come attaccante deve ricominciare da capo. Difficilmente all'Inter. Forse altrove tornerà a far gol, forse...

 

2 - Higuain

Spostato come un pacco postale su cui l'indirizzo è sbagliato, dalla Juve al Milan, dal Milan al Chelsea, dal Chelsea di nuovo alla Juve. Depresso e a corto di gol, nemmeno Sarri è riuscito a rimetterlo in piedi. E' il simbolo non tanto del suo stesso declino quanto del fallimento di Leonardo al Milan, che ha completamente sbagliato l'operazione fondamentale e infatti adesso paga a sua volta. E non è finita, c'è da riscrivere l'indirizzo sul pacco.

 

3 - Insigne

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Napoletano di Frattamaggiore, fantasista, dotato di mezzi notevolissimi, tutti i connotati giusti per essere un grande capitano nella squadra di Ancelotti. Ma è andato più indietro che avanti, non ha più fatto la differenza, è diventato indisciplinato e insofferente alle sostituzioni, ha rotto col pubblico che lo contesta, il rapporto con Ancelotti e col Napoli è slabbrato. E' sull'orlo di cambiare squadra e ricominciare altrove, magari con la regia di Mino Raiola. A Napoli se ne faranno una ragione.

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4 - Montella e i Della Valle

Peggio di così ci poteva essere solo la retrocessione della Fiorentina in serie B. Due pareggi (due 0-0...) e cinque sconfitte, un solo gol fatto su 7 partite, la Fiorentina salva solo all'ultima giornata badando a non farsi male contro il Genoa. Uno dei più disastrosi cambi di panchina che si ricordino. I Della Valle, contestati e in rotta con tutto e tutti, per disperazione dopo 17 anni hanno deciso di vendere il club all'italo americano Rocco Commisso. Di cui oggettivamente sappiamo poco, se non che voglia entrare nel calcio italiano per fare business. Il messaggio da questa parte è molto chiaro: ora vedetevela voi da soli.

 

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5 - Ronaldo

Premiato ipocritamente da una reverente Lega di Serie A, come miglior giocatore del campionato. Ma non lo è stato. Ronaldo è un grandissimo campione, ma tranne forse la straordinaria partita con l'Atletico Madrid oggettivamente non ha fatto la differenza. Senza di lui la Juve aveva fatto anche di più. Mentre Ronaldo in alcune stagioni col Real di gol ne ha fatti pure più del doppio. Alla Juve è costato un fantastiliardo mica spicci.

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