TOTTI E GLI SCAZZI CON SPALLETTI - ‘FRANCESCO, DIMENTICATI DI ESSERE INSOSTITUIBILE", “VIGLIACCO, ADESSO CHE NON TI SERVO PIÙ MI ROMPI IL CAZZO?’ - QUELLA VOLTA CHE A BERGAMO CE NE VOLLERO 4 PER SEPARARLI… - LA RIVELAZIONE SU FRANCO BALDINI CHE LO SPINSE AL RITIRO - “FRANCESCO, LA TUA PRESENZA NEGLI ULTIMI ANNI E’ STATO UN PESO PER LA ROMA. HO VOLUTO SPALLETTI PERCHÉ…”
L.V. per il Corriere della Sera
Ha scelto il giorno del compleanno e il simbolo di Roma, il Colosseo. È lì che Francesco Totti presenterà, con una serata a inviti, il libro «Un Capitano», scritto insieme a Paolo Condò, pubblicato da Rizzoli (512 pagine, 21 euro).
Il libro è già un caso. Prima è arrivata la polemica con Spalletti, unico allenatore insieme a Carlos Bianchi non invitato.
Poi, a poche ore dalla delicatissima Roma-Frosinone, ecco le dimissioni di Franco Baldini dal comitato esecutivo del club. Il motivo, anticipato da «Il Romanista», sarebbe nelle pagine del libro in cui Totti accusa Baldini di essere stato l' artefice della fine della sua carriera. Il presidente Pallotta, contattato da «Il Tempo», ha aggiunto: «Franco si dimette?
Non me lo ha mai detto. E comunque, se lo facesse, respingerei le sue dimissioni». Il passaggio del libro è questo: «Quando Ilary e io andiamo a Londra per incontrare Pallotta troviamo anche Franco Baldini. "Sono stato io, Francesco".
«A fare cosa?»
«A farti ritirare. Ho voluto Spalletti perché sapevo che la pensava come me...
Sappiamo tutti che in queste ultime stagioni la tua presenza è stata un peso per la Roma».
«E i milioni guadagnati con le mie magliette?».
«Questo è vero. Ma vedrai che dalla prossima stagione la Roma, liberata da una presenza così ingombrante, aprirà un nuovo capitolo della sua storia. Un capitolo felice e tu ci sarai comunque».
«Vorrei fare il vicepresidente. Non perché tenga alle cariche, ma a Trigoria vorrei essere il più alto in grado».
«Non ti serve, Francesco».
«Perché?»
«Tu sei Totti e lo sarai per sempre».
TOTTI
Chiara Zucchelli per gazzetta.it
Stasera festeggerà i 42 anni e l’uscita della sua biografia con una serata per 300 invitati al Colosseo. Ha chiamato i campioni d’Italia del 2001 e quelli del mondo del 2006, oltre a tanti ex compagni e allenatori. Ma Francesco Totti non ha invitato Luciano Spalletti. Troppo tesi i rapporti con l’attuale allenatore dell’Inter, come Totti mette nero su bianco nel suo libro.
Partendo da quanto successo prima di Roma - Palermo, febbraio 2016: “Tu ormai sei come gli altri, dimenticati di essere insostituibile - le parole di Spalletti -. Hai sbagliato e adesso vai a casa”. L’allora numero dieci rispose: “Vigliacco, adesso che non ti servo più mi rompi il ca...?. Hai una missione, portala a termine”.
FACCIA A FACCIA — I due continuarono a non avere rapporti, fino a quando a Bergamo, ad aprile del 2016, arrivano quasi alle mani nello spogliatoio, urlando così tanto che la discussione venne fuori perché i giocatori dell’Atalanta sentirono tutto: "Trovo la faccia di Spalletti a un centimetro dalla mia. Mi aspettava: "Basta, hai rotto le palle, pretendi di comandare e invece te ne dovresti andare, giochi a carte malgrado i miei divieti, hai chiuso". Il tutto gridato al massimo volume. È l’ultimo litigio tra me e Spalletti, nel senso che perdo le staffe anch’io e ci devono separare in quattro perché altrimenti ce le daremmo di santa ragione".
La partita finì 3-3: Totti entrò a 13 minuti dalla fine e segnò il gol del pareggio con un destro dal limite su assist di Florenzi. Un gesto tecnico commentato da Spalletti con freddezza: "La partita l'ha raddrizzata la squadra, Totti ha fatto il gol. Lui ha calciato in porta come l'altra volta ha dato un pallone: se ne dava tre, facevamo tre gol. Dal punto di vista giornalistico e di sentimenti, ci fa piacere questa attenzione, ma è sempre la squadra che raddrizza. Mai un giocatore".
VERSO IL DERBY — Non ci sarà Spalletti stasera, ci sarà Di Francesco, con la testa alla sfida contro la Lazio di sabato. Il tecnico contro il Frosinone ha ritrovato alcune giocate della sua Roma e quindi contro la squadra di Inzaghi riproporrà modulo e uomini della partita di ieri. Con due soli cambi: Florenzi a destra e Dzeko al centro. Il modulo sarà ancora il 4-2-3-1. Presente, infine, anche Umberto Gandini, che dal primo ottobre non sarà più, dopo due anni, l’amministratore delegato della Roma.
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