1. SENZA UN EURO, SENZA UN’IDEA, SENZA PUDORE, ECCO COM’È FINITO IL MAXXI, IL PIÙ BEL MUSEO DI ARTE CONTEMPORANEA ROMANO: UN TRISTE DISCOUNT DELLA MAXXI-MARCHETTA 2. ANZICHÉ OSPITARE MOSTRE DEGNE DELLA PAROLA ARTE, IL MUSEO PRESIEDUTO DALLA GIOVANNA MELANDRI SI DEVE ARRAMPICARE SUI FONDI ELARGITI DALLA RIFATTISSIMA E BURINISSIMA, MA RICCHISSIMA FIRST LADY DELL’AZERBAIGIAN, MEHRIBAN ALIYEVA 3. INSIEME ALLA FIGLIA LEILA, HANNO SCARICATO OLTRE UN CENTINAIO DI MAXXI-“CROSTE” 4. ECHISSENEFREGA! IN MANCANZA DI MEGLIO, LA ROMANELLA MONDANA HA DATO L’ASSALTO AI FORNI CHE RIFILAVANO PIZZA E MORTADELLA ALLESTITI NEL CORTILE DEL MUSEO
Video di Veronica Del Soldà per Dagospia
Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia
Roberta Petronio per "Il Messaggero"
L'arte è indubbiamente il suo biglietto da visita preferito. Mehriban Aliyeva, la sofisticata first lady dell'Azerbaigian, è tornata per aggiungere un nuovo tassello al grande quadro che dipinge da tempo nella nostra città . Al centro della tela c'è sempre il profilo del suo Paese e della sua capitale, Baku. E in prima fila, testimonial perfette e determinate, ci sono sempre lei, la presidente della Fondazione Heydar Aliyev, e sua figlia Leila Aliyeva, un master in politica mondiale conseguito a Mosca, direttore del magazine patinato Baku, vicepresidente della Fondazione, e soprattutto artista.
E' sua l'opera Shadow, un disegno a penna e inchiostro su carta, esposta nella collettiva Fly to Baku inaugurata l'altra sera nello Spazio D del Maxxi. Dopo la musica, l'artigianato e l'archeologia, è arrivato il turno dell'arte contemporanea azerbaigiana: ventuno giovani artisti hanno realizzato dipinti, sculture installazioni, video, appositamente per questa mostra itinerante che ora è a Roma, poi proseguirà per Vienna dopo aver toccato già Berlino, Mosca e Londra.
L'altra sera, in via Guido Reni, Mehriban e Leila Aliyeva sono arrivate scortate da un folto gruppo di bodyguard e dallo staff di ambasciata, prima di essere accolte dal presidente della Fondazione Maxxi Giovanna Melandri, insieme con i direttori del Maxxi Arte e del Maxxi Architettura Anna Mattirolo e Margherita Guccione.
Nel parterre si sono mescolati collezionisti e alta società romana: i produttori Pietro Valsecchi e Camilla Nesbitt, Lamberto Dini, Maddalena Letta, lo storico dell'arte Claudio Strinati con la moglie Annarosa Mattei, Franco Tatò e Sonia Raule, Alessandra Cerasi Barillari, lo stilista Renato Balestra.
Anche il mondo del teatro e del cinema era presente con il regista Giorgio Ferrara, Ornella Muti in total black, Carolina Crescentini, Pamela Villoresi, e poi tanti altri attori come Rodolfo Corsato, Claudia Zanella, Ivano De Matteo, Enzo Monteleone, Cecilia Zanuso, Toni Trupia, Francesca Figus.
Per tutti gli ospiti della preview, è stato servito un aperitivo a base di vino rosso e bianco, e pizza appena sfornata da un forno a legna allestito nel cortile del museo. Voltando pagina, nella stessa sera, ricevimento post-vernissage al St. Regis, organizzato a regola d'arte dalla Fondazione Heydar Aliyev e dall'ambasciata dell'Azerbaigian.
Centocinquanta gli invitati che hanno fatto il loro ingresso nell'hotel a cinque stelle: per il benvenuto, tra musica dal vivo, fiori e candele. A fare gli onori di casa, con la first lady Aliyeva, l'ambasciatore dell'Azerbaigian a Roma Vaqif Sadiqov. Il menu italiano è un omaggio alla nostra cucina: bresaola e caprino, spigola in crosta, vini pregiati. Tra presenti, molte personalità dell'Azerbaigian, collezionisti d'arte internazionali, personaggi del mondo accademico e della cultura italiani, e Hervé Mikaeloff, curatore della mostra assieme a Emin Mammadov.
Renato Balestra yunisa Pasticcini per gli ospiti Pietro Valsecchi