mauro corona cagnolino roci

CORONA DI SPINE - 15 MILIONI DI ITALIANI SOFFRONO DI DOLORE CRONICO, MA IL MONTANARO MAURO CORONA HA UNA RICETTA FACILE: ''GLI IMPACCHI CON L'ARGILLA RICAVATA DALLE FOSSE DOVE SI ROTOLANO I CERVI, SEMPRE UN TOCCASANA. MA ANCHE LE PASTELLE DI LINO IMBEVUTE DI RESINA DI LARICE E GRAPPA BOLLENTI'' - ''CERTI DOLORI DEVI TENERTELI ED È INUTILE LAMENTARSI. OGGI VEDO I GIOVANI CHE SI LAMENTANO PER LE PRIME AVVISAGLIE, E IO GLI DICO...''

 

 

1 - DOLORE IO TI BATTERÒ

Sandro Iannaccone per “Salute - la Repubblica

 

MAURO CORONA

A voler dar retta al libro della Genesi, è una sentenza cui siamo stati condannati dalla notte dei tempi: « Moltiplicherò i tuoi dolori » , tuonava Dio a Eva, rivolgendosi in realtà all' umanità tutta. Ed effettivamente, a guardare i numeri che vengono dalla scienza medica, è stato di parola. Secondo un' indagine epidemiologica del 2006, il dolore cronico tormenta circa 15 milioni di persone solo nel nostro Paese, per un tempo medio di quasi otto anni.

 

Oltre un quinto dei pazienti lamenta uno stato perdurante di dolore per oltre vent' anni. Ancora più comune, e più difficile da quantificare, il dolore acuto, quello dovuto a cefalee, stati infiammatori, coliche gastrointestinali, traumi. Breve di durata, ma non meno fastidioso e invalidante. Fortunatamente, il paradigma con cui i clinici affrontano il tema è molto cambiato negli ultimi anni. Il dolore, oggi, non è più una sensazione che il paziente deve imparare ad accettare: la legge 38, emanata nel 2010, ha sancito una volta per tutte il diritto per ogni cittadino a non provare dolore, «accedendo alle cure palliative e alla terapia del dolore » , quando necessario.

dolore

 

Ma cos' è esattamente il dolore? La definizione dell' accademia non è troppo d' aiuto: la International Association for the Study of Pain, uno degli enti di ricerca più importanti al mondo nel campo dello studio del dolore, ne parla come di « un' esperienza sensoriale ed emozionale spiacevole associata a danno tissutale, in atto o potenziale ». Ma poi prosegue - e qui cominciano le difficoltà - chiarendo che « è un' esperienza individuale e soggettiva, a cui convengono componenti puramente sensoriali e componenti esperienziali e affettive».

 

MAURO CORONA CON LA DIVISA DEL CORPO FORESTALE

Non un dolore, dunque, ma tanti, e ciascuno diverso tra loro, variabile sia tra persona e persona che nello stesso individuo in momenti differenti. Tanto che è difficile misurarlo: «La percezione del dolore - spiega Giorgio Cruccu, docente di neurologia alla Università La Sapienza di Roma e coordinatore del gruppo di studio sul dolore neuropatico della Società Italiana di Neurologia, che tratterà il tema nel congresso nazionale del 12 ottobre prossimo - è estremamente variabile e dipende da un insieme complesso di fattori: il genere, lo stato psicologico e fisico generale, l' età, la genetica, la cultura e la società in cui si è cresciuti, quanto si è "preparati" ad affrontarlo.

 

Per questo non esiste una scala assoluta di misurazione, ma solo valutazioni soggettive. Nei nostri esperimenti, chiediamo ai pazienti di misurare il proprio dolore rispondendo alla domanda: "Se 0 indica nessun dolore e 10 il massimo immaginabile, quanto ne prova ora?". Secondo diversi studi, un dolore di grado 4 è quello per cui si comincia a chiedere aiuto». Tanto che di recente i clinici iniziano a servirsi di altri indicatori: « Data la variabilità soggettiva del dolore - dice Cesare Bonezzi, consulente dell' Ics Maugeri di Pavia e membro del tavolo tecnico della Terapia del Dolore al ministero della Salute - è più sensato cercare di quantificarlo in termini di effetti sull' individuo, cioè di perdita di funzionalità o ancora meglio di vera e propria disabilità».

Il dolore non si esprime per dimostrare forza

 

A complicare lo scenario c' è il fatto che le basi neurofisiologice del dolore sono tutt' altro che semplici da studiare: « I recettori del dolore, chiamati nocicettori - dice ancora Cruccu - sono innervati da fibre di piccolissimo calibro, e dunque analizzare il loro comportamento è molto difficile, perché i segnali che mediano sono " oscurati" da quelli mediati da fibre più grandi » . La cosa funziona così: determinati stimoli ( una puntura, il contatto con un corpo troppo caldo o freddo) attivano i nocicettori periferici, che inviano un segnale elettrico molto specifico verso il sistema nervoso.

 

mal di schiena in arrivo

Quando arriva al cervello, il segnale diventa meno specifico e viene elaborato da diverse regioni: una responsabile della sensazione vera e propria, un' altra del "pensiero" associato al dolore e una terza della risposta emotiva. « Non esiste un' unica area centrale per il dolore. Ormai conosciamo bene i fenomeni - dice ancora Bonezzi - che avvengono a livello periferico, ma non abbiamo ancora capito come interagiscono tra loro le aree cerebrali che lo processano » .

 

Nonostante tante difficoltà, la ricerca ci ha messo a disposizione molte armi, prime fra tutte i farmaci: «Gli oppioidi sono i più usati nel trattamento del dolore cronico moderato a grave - spiega Flavia Franconi, del Laboratorio di Medicina Sesso-Genere all' Istituto Nazionale di Struttura e Biosistemi di Sassari - e si usano nel dolore post- chirurgico e nel cancro. Poi ci sono gli anticorpi monoclonali, usati per trattare dolori oncologici, e i farmaci antinfiammatori non steroidei, il paracetamolo, gli antidepressivi. La ricerca si muove anche su altri orizzonti, esplorando le possibilità di trattamenti non farmacologici come la stimolazione del midollo spinale o quella elettrica trans-cutanea, e di trattamenti a base di cannabis, di cui però ancora non è acclarata la reale efficacia».

mal di schiena

 

E non è da sottovalutare la dimensione psicologica del problema, altrettanto importante: « Il cruccio più grande di chi soffre per il dolore - conclude Cruccu - sta nel fatto che generalmente è un sintomo che non si vede e dunque è difficile far capire al medico e ai parenti cosa si prova. Per trovare sollievo, pazienti di questo tipo vengono arruolati in programmi di gestione, vere e proprie "lezioni di dolore" che li aiutano a sentirsi più credibili e a rendere più corporeo il proprio disagio ».

 

 

2 - LO SCRITTORE MAURO CORONA: "IMPACCHI DI GRAPPA. E MAI UN LAMENTO"

Guido Andruetto per “Salute - la Repubblica”

 

«Ho sofferto di dolori alla schiena, sia per traumi che per sforzi, ma ho sempre cercato di non lamentarmi con gli altri e di tenere duro». Mauro Corona (69 anni) è conosciuto come romanziere, saggista, scultore del legno, montanaro, scalatore, personaggio tv.

Nella casa di Erto, suo paese natale, in Friuli, hanno preso forma i suoi racconti di montagna, come La fine del mondo storto o Il volo della martora, e anche l' ultimo Il passo del vento, scritto con Matteo Righetto. Corona negli anni ha imparato a sopportare e a superare i dolori legati al lavoro nel bosco come taglialegna o nella bottega di falegnameria dove scolpisce il legno.

MAURO CORONA A UN GIORNO DA PECORA

 

Le è mai capitato di sfogarsi con qualcuno, magari quando pativa più del solito?

«Mai, sono un testardo. Certi dolori devi tenerteli ed è inutile lamentarsi.

Oggi vedo i giovani, ma anche i trentenni o i quarantenni, che si lamentano per le prime avvisaglie di un dolore. Figlie ed amici, ad esempio, con cui vado a rampicare in montagna e che appena avvertono un fastidio alla schiena se ne lagnano subito senza alcun imbarazzo».

 

Oltre a tenersi i dolori per sé, come li ha combattuti?

«Nella natura, nei boschi, c' è tutto ciò che occorre se ci facciamo attenzione. Il mal di schiena può avere tante cause, ma di solito sono la postura e certe posizioni in particolare che favoriscono l' insorgere di queste complicazioni. I nostri vecchi, i montanari, avevano una soluzione anche per questo genere di cose. E la trovavano nella natura. Gli impacchi con l' argilla ricavata dalle fosse dove si rotolano i cervi sono sempre stati un toccasana in questi casi. O preparando dei composti di fiori di arnica lasciati macerare nella grappa, ideali per frizioni contro dolori dei muscoli o articolari, è un potente antinfiammatorio. Per gli strappi andavano anche bene come curativo i licheni».

BIANCA BERLINGUER MAURO CORONA

 

Dagli anziani ha ereditato altre tecniche per superare quei dolori?

«Per curarmi il mal di schiena o dei traumi tipo contusioni, ho anche usato spesso delle pastelle di lino imbevute di resina di larice e grappa bollenti, un rimedio infallibile. In ertano larice si dice "lares", che significa pieno di resina. Può vivere trecento anni, ma la sua vecchiaia sta intorno ai 150, massimo 200».

MATTEO SALVINI MAURO CORONAMATTEO SALVINI MAURO CORONAMAURO CORONA mauro coronaMAURO CORONA MAURO CORONA MAURO CORONA MAURO CORONA bambini e mal di schiena 5mauro sabina corona

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - PER RISOLVERE LA FACCENDA ALMASRI ERA SUFFICIENTE METTERE SUBITO IL SEGRETO DI STATO E TUTTO SAREBBE FINITO LÌ. INVECE LA MAL-DESTRA HA PRESO IL SOPRAVVENTO BUTTANDOLA IN CACIARA E METTENDO NEL MIRINO IL PROCURATORE LO VOI, MOLTO LONTANO DALLA SINISTRA DELLE “TOGHE ROSSE” - QUELLO CHE COLPISCE DEL PASTICCIACCIO LIBICO È CHE SIA STATO CUCINATO CON I PIEDI, MALGRADO LA PRESENZA A FIANCO DI GIORGIA MELONI DI UN TRUST DI CERVELLONI COMPOSTO DA UN EX MAGISTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA (CARLO NORDIO), UN PREFETTO A CAPO DEGLI INTERNI (MATTEO PIANTEDOSI) E DI UN ALTRO EX GIUDICE ALFREDO MANTOVANO, SOTTOSEGRETARIO DI STATO - NELL’INCONTRO AL COLLE, LA DUCETTA HA ILLUSTRATO A MATTARELLA (CHE RICOPRE ANCHE LA CARICA DI PRESIDENTE DEL CSM), COSA AVREBBE TUONATO VIA SOCIAL CONTRO LE “TOGHE ROSSE”? OVVIAMENTE NO… - I VOLI DI STATO PER IL TRASPORTO DI AUTORITÀ, LE MISSIONI E GLI INTERVENTI A FAVORE DI PERSONE COINVOLTE IN “SITUAZIONI DI RISCHIO” (DA CECILIA STRADA AD ALMASRI), VENGONO EFFETTUATI DAI FALCOM 900 DELLA CAI, LA COMPAGNIA AERONAUTICA DI PROPRIETÀ DEI SERVIZI SEGRETI, CHE FA BASE A CIAMPINO

romano prodi dario franceschini giuseppe conte elly schlein

DAGOREPORT - COME ANDRÀ A FINIRE LO PSICODRAMMA MASOCHISTICO DEL CENTRO-SINISTRA IN VISTA DELLE REGIONALI 2025 E DELLE POLITICHE DEL 2027? A PARTE FRANCESCHINI, L’HANNO CAPITO TUTTI CHE MARCIANDO DIVISI, PER I PARTITI DELL’OPPOSIZIONE LA SCONFITTA È SICURA - CHIUSA NEL BUNKER DEL NAZARENO CON UNA MANCIATA DI FEDELISSIMI, ELLY SCHLEIN HA GIÀ UN ACCORDO SOTTOBANCO COL M5S DI CONTE PER MARCIARE UNITI ALLE PROSSIME REGIONALI IN TOSCANA, CAMPANIA E PUGLIA E VENETO. UNA VOLTA UNITE LE FORZE, LE PRIME TRE, ACCORDO IN FIERI COL REGNO DI NAPOLI DI DE LUCA, IL SUCCESSO PER L’OPPOSIZIONE È SICURO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027 VINCERÀ L’IDEA DI UN ‘’PARTITO-PLURALE’’ CON ELLY CHE SI ACCORDERÀ CON IL PADRE NOBILE E SAGGIO DELL’ULIVO, ROMANO PRODI, SULLE PRIORITÀ DEL PROGRAMMA (NON SOLO DIRITTI CIVILI E BANDIERE ARCOBALENO), E FARÀ SPAZIO ALL'ANIMA CATTO-DEM DI BONACCINI, GENTILONI, GUERINI, RUFFINI...

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps

DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA NELLE MANI DI DUE IMPRENDITORI PRIVATI: MILLERI E CALTAGIRONE. ALTRO CHE BANCA LEGHISTA COME CIANCIA SALVINI - ALTRA CERTEZZA: L’OPS SU MEDIOBANCA SARÀ COMPLETATA DOPO L’ASSALTO A GENERALI - SE L’IMMOBILIARISTA CALTARICCONE SOGNA LA CONQUISTA DELLA SECONDA COMPAGNIA EUROPEA CHE GESTISCE 32 MILIARDI DI EURO DI BENI IMMOBILI, ALCUNI EREDI DEL VECCHIO ACCUSANO MILLERI DI ESSERE SUBALTERNO AL DECISIONISMO DI CALTA - SULLA PIAZZA DI MILANO SI VOCIFERA ANCHE DI UNA POSSIBILE DISCESA IN CAMPO DI UN CAVALIERE BIANCO CHE LANCI UN’OPA SU MEDIOBANCA PIÙ RICCA DELL’OPS DI CALTA-MILLERI-LOVAGLIO...

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…