mita medici

AMORI E BOLLORI DI MITA MEDICI: "CALIFANO? FU GIANNI MINÀ A PRESENTARCI. CI LASCIAMMO PERCHE’ LO TROVAI NEL RISTORANTE CHE, OLTRETUTTO, FREQUENTAVAMO INSIEME, CON UNA RAGAZZA. UN VERO CRETINO: LUI RESTA DI SASSO, IO GLI AUGURO BUON APPETITO E SPARISCO. LUI PER RICONQUISTARMI ANDÒ PERSINO DA MIA MADRE – PANATTA? FINI’ ANCHE LI’ PER IL SUO TRADIMENTO: STAVOLTA CON LOREDANA BERTE' CHE GLI AVEVO PRESENTATO IO – SERGIO RUBINI? MI LASCIO’ PER UNA NORVEGESE” - L’INCONTRO CASUALE CON JIM MORRISON…

Estratto dell’articolo di Emilia Costantini per il Corriere della Sera

 

mita medici foto di bacco

(…)

Una vita lavorativa che inizia con il cambio di nome: da Patrizia Vistarini a Mita Medici. Perché?

«Non fu una mia scelta e, i primi tempi che mi chiamavano col nome d’arte, non mi giravo nemmeno, non capivo che stavano chiamando me. Avevo 16 anni quando venni scritturata per il mio primo film, Estate, accanto a Enrico Maria Salerno e fu il grande Piero Gherardi, che firmava le scenografie, a suggerirmi il cambio nome. Ero stata scelta per aver vinto, l’anno prima, il concorso Miss Teenager Italiana al Piper Club e la pellicola era scandita da brani di musica beat. Piero era sicuro che sarei diventata un mito e allora esclamò: devi chiamarti Mita! Lo guardai sconcertata e replicai: ma che stai a di’? Alla fine, mi convinse».

 

 

E il cognome Medici?

«Sul set mi divertivo a parlare in toscano: ho ascendenze familiari toscane, pur essendo una romana de Roma... E pensare che, essendo minorenne, non potei andare a vedere il film che era vietato! Io impersonavo una ragazza che seduceva il compagno della propria madre».

Un esordio molto movimentato, a cominciare dalla celebre discoteca romana...

«Facevo parte di un gruppetto di ragazzine agguerrite e, per entrare, facevamo finta di essere più grandi: all’epoca si diventava maggiorenni a 21 anni! Superammo i controlli all’ingresso, fingendo di essere le nipoti dei fondatori del locale, Crocetta e Bornigia. Una volta la guardia di turno mi chiese il documento e, quando lesse la mia vera età, mi fece cenno di seguirlo in Questura».

mita medici

 

Avvertirono i genitori?

«Macché! Il tizio, vedendomi impietrita, si mise a ridere, era uno scherzo, per farmi spaventare».

Passato lo spavento, lei poi diventa addirittura la Ragazza del Piper...

«Quando divenni Miss Teenager, fui mandata a Los Angeles per rappresentare la categoria per l’Italia, e una sera ne combinai una delle mie. Eravamo tante ragazze di varie nazionalità, riunite in un hotel a Hollywood e guardate a vista. Avevo voglia di conoscere la città, eludo la sorveglianza e comincio a vagare finché sento una musica: in un grande spiazzo si stava esibendo una band, dove spiccava un ragazzo con la sua voce forte. Anni dopo scoprii che era Jim Morrison, il frontman dei Doors!».

 

Come fece a rientrare in hotel? Sempre di nascosto?

mita medici franco califano

«Mentre, estasiata ascoltavo il concerto, mi sento agguantare alle spalle: una guardia dell’hotel mi aveva beccato e mi riportò indietro».

 

Insomma, Mita la ribelle?

«Certamente una contestatrice... ho vissuto la giovinezza negli anni della grande contestazione e dell’emancipazione. Eppure non ne avevo bisogno, avevo una famiglia tutt’altro che convenzionale».

 

Grazie al suo spirito libero ha conquistato Califano?

«Fu Gianni Minà a presentarci. Non sapevo chi fosse il Califfo: io 19 anni, lui 12 più di me, tra noi fu un colpo di fulmine. Andammo a vivere insieme, in una palazzina a Roma dove abitavano Renzo Arbore, Shel Shapiro, Bracardi... un’allegra combriccola che condivideva la passione per la musica. Poi accadde che...».

 

Vi siete lasciati.

franco califano mita medici

«Per una sua stupida bugia. Mi disse che doveva partire per lavoro e invece una sera lo trovo nel ristorante che, oltretutto, frequentavamo insieme, con una ragazza. Un vero cretino: lui resta di sasso, io gli auguro buon appetito e sparisco».

Il Califfo non fece nulla per riconquistarla?

«Andò persino da mia madre, scongiurandola di aiutarlo a convincermi, ma aveva tradito la mia fiducia».

Con Adriano Panatta?

«Un altro amore finito per il suo tradimento: stavolta con Loredana Berté che gli avevo presentato io...».

 

E con Sergio Rubini?

«Era più piccolo di me, secco secco... Nacque una relazione mentre facevamo uno spettacolo di Andrea Camilleri: una sera, dietro le quinte, mi mise il suo palmo della mano in testa. Lo guardai, pensando: che tipo strano! Abbiamo convissuto, poi mi lasciò per tornare da Tina, una ragazza norvegese con cui aveva avuto una storia».

Poco fortunata in amore?

«Ho avuto storie bellissime, ho ricevuto più di una proposta di matrimonio, ma mi faceva paura l’idea e sono una single incallita. La mia vita è un viaggio».

mita medici

(…)

renato zero mita medicimita medici 2MITA MEDICIleopoldo mastelloni mita medici foto di baccomita medici al piper clubmita medici foto di bacco (2)mita medici nel 1967mita medici foto di baccoMita Medici 2mita medici foto di bacco (2)mita medici franco neroMita Medici 3Mita Medici con Franco Califano 2Mita Medici 4Mita Medici 5MITA MEDICIMITA MEDICI E FRANCO CALIFANOMITA MEDICI E FRANCO CALIFANOMita Medici e Franco Califano

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...