carlo ancelotti canta l'inno del real

IL CALCIO SECONDO CARLO ANCELOTTI: “È UN GIOCO SEMPLICE. BASTA NON COMPLICARLO CON L’OSSESSIONE” – CARLETTO VUOLE UN’ALTRA CHAMPIONS: “MICA FACILE COL DORTMUND. IL FUTURO? SMETTERO’ AL REAL” – "L’ITALIA? NON VEDO FUORICLASSE, A PARTE DONNARUMMA IN PORTA - LEAO? SE FOSSE CON ME, LO PICCHIEREI TUTTI I GIORNI - SI GIOCA TROPPO? SICCOME NON SI GIOCAVA ABBASTANZA, NEL 2025 HANNO DECISO DI AGGIUNGERE UN PO' DI PARTITE”

CARLO ANCELOTTI CANTA L'INNO DEL REAL

Enrico Currò per “la Repubblica” - Estratti

 

Com'è il "Fútbol", Carlo?

«Complicadoy sencillo. Il calcio è complicato e semplice, però più semplice. Basta avere pasióne non complicarlo, appunto, con l'obsesión».

 

Quella, se la trasmetti ai calciatori, è un guaio.

«L'ossessione è una malattia e io per fortuna non sono ossessionato: ho ancora tanta passione».

real madrid bayern monaco ancelotti

 

L'importante è?

«L'actitud, l'atteggiamento giusto. L'ho appena spiegato in conferenza stampa. Secondo me bisogna innanzitutto disfrutar, sapersi godere il privilegio di un lavoro che è anche un gioco. E rimuovere lo stress».

 

Così parlò in castigliano e in italiano Carlo Ancelotti, 65 anni tra due settimane, figlio dell'Emilia contadina («si aspettano le vittorie e le sconfitte come il bel clima o la poggia sul raccolto») e poi calciatore di successo e allenatore vincente e cosmopolita. Non c'è da stupirsi che lo volesse come ct la Nazionale più vincente della storia, la Seleçao brasiliana.

 

ancelotti joselu

Però Florentino Perez — il presidente del Real Madrid — se lo è tenuto stretto: a novembre gli ha fatto firmare il rinnovo del contratto fino a giugno 2026. Adesso i tifosi madridisti — 500 milioni censiti — e la società si aspettano da lei la quindicesima coppa dei Campioni.

«Sono madridista anch'io, mi identifico con questa maglia e voglio fare felice la gente, il club. Siamo in finale di Champions col Borussia Dortmund, sabato a Wembley. Mica facile. Loro sono forti, passano in un attimo dalla difesa all'attacco. Hanno eliminato il Psg in semifinale e l'Atletico nei quarti».

 

 

(...)

 

Siete un prodotto da esportazione, il Calcio DOP.

«Però l'Italia, a livello di risultati, sta tornando in alto nelle coppe. Tre finaliste l'anno scorso, con l'Inter a un passo dalla Champions. Quest'anno l'Atalanta ha vinto l'Europa League e la Fiorentina può provarci in Conference».

 

ancelotti joselu

Primi nel ranking Uefa, però l'ultima Champions vinta è del 2010 con l'Inter e la penultima del 2007 col suo Milan.

«Quello che manca, per me, è negli stadi. E nell'ambiente. Insomma, c'è abbastanza da svecchiare».

 

E a livello tecnico?

«Non vedo fuoriclasse, a parte Donnarumma in porta. Sto parlando di una generazione simile a quella di Pirlo, Totti, Del Piero. Serve ancora un po' di tempo».

 

Un problema per Spalletti all'Europeo?

«Questo no. La media comunque è buona, il gruppo c'è. La squadra può fare bene».

 

Quali sono i difetti del calcio italiano, visti da Madrid?

«I soliti. Davide, che lavora con me da quando aveva 23 anni e adesso ne ha 34, per potere prendere il patentino Uefa ha dovuto frequentare il corso in Galles, non aveva i requisiti in Italia».

CARLO ANCELOTTI CANTA L'INNO DEL REAL

 

Che cosa pensa del nuovo Milan, che ha lasciato andare via Maldini dirigente?

«Seguo da lontano la squadra, con affetto. Da lì è tornato qui un Brahim Diaz straordinario. Il Milan ha un grande talento come Leao».

 

Croce e delizia.

«Da picchiare, a volte. Se fosse con me, lo picchierei tutti i giorni».

 

I suoi giocatori la dipingono come un padre.

«Mi comporto semplicemente con naturalezza. E con rispetto verso tutti. I rapporti interpersonali per me vengono prima di quelli lavorativi: questo evidentemente paga. Se uno spogliatoio non funziona, significa che hai sbagliato qualcosa».

 

Ma davvero lei è lo stesso della sua prima finale di Champions?

«Sì, mi sento come allora. Magari delego un po' di più negli allenamenti a Davide e a Francesco. Ma giocando ogni tre giorni, non è che ci si possa allenare molto».

carlo ancelotti vittoria liga del real

 

Si gioca troppo?

«Siccome non si giocava abbastanza, nel 2025 hanno deciso di aggiungere un po' di partite».

 

Suo figlio Davide farà l'allenatore?

«Sicuramente. Ma fino a quando io resto qui, lui starà con me».

 

E lei, fino a quando allenerà?

«Fino a quando rimarrò al Real».

 

La aspetta un bel rebus tattico, con Mbappé insieme a Vinicius, Bellingham, Rodrygo e magari Arda Güler.

CARLO ANCELOTTI CANTA L'INNO DEL REAL

«Parlo di quelli che alleno ora e che sono molto forti. Vinicius migliora ogni giorno, Bellingham ha capito subito che cosa vuol dire il Real. È un gruppo unitissimo, lo dimostra come ha reagito agli infortuni gravi di Courtois e Militao in pochi giorni e ai tanti altri contrattempi. Saprà assorbire l'addio di un fenomeno del calcio come Kroos».

 

Ok, ma pensa che Mbappé farà le Olimpiadi con la Francia?

«Penso solo che chi va all'Europeo, Camavinga ad esempio, poi non va ai Giochi».

ancelotti

 

Rüdiger ha detto alla tv tedesca che dopo Wembley sogna gli spaghetti alla bolognese: lei conferma il menu pre-finale?

«Broccoli, salmone, pasta. E un'ora di siesta, se ci riesco. Tanto il pomeriggio della partita il cuore batterà a 120, come sempre. Ma poi sul campo il ritmo torna normale».

 

Come il fùtbol di Ancelotti. Sencillo, con pasión.

carlo e davide ancelottiancelotti capelloancelotti capellocarlo ancelottiallegri ancelotti mourinhobayern monaco real madrid ancelotti

Ultimi Dagoreport

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…