crisanti zaia

"DISGUSTOSO E IMMORALE" - ANDREA CRISANTI ATTACCA L'INIZIATIVA DI ZAIA DI COMPRARE VACCINI SUL MERCATO PARALLELO - DUE INTERMEDIARI DI CASE FARMACEUTICHE HANNO PROPOSTO 27 MILIONI DI DOSI E LA PROPOSTA È STATA SPEDITA AL COMMISSARIO ARCURI, SU INDICAZIONE DELL'AIFA - LA POSIZIONE DELLA COMMISSIONE UE RESTA LA STESSA: VA BENE, PURCHÉ NON SI INTACCHINO I LOTTI GIÀ COPERTI DALLA STRATEGIA DELL'UNIONE - PERCHÉ UNA REGIONE, DA SOLA, RIESCE DOVE UN PAESE INTERO NON È RIUSCITO? E SIAMO SICURI CHE I COSTI SAREBBERO GLI STESSI?

andrea crisanti si fa vaccinare 3

Laura Berlinghieri per "la Stampa"

 

Ventisette milioni di dosi di vaccino contro il Covid. È quanto è stato offerto al Veneto da due intermediari di case farmaceutiche produttrici di vaccini approvati dall' Ema, l'agenzia europea per i medicinali. I contratti giacciono sulla scrivania del segretario generale della sanità regionale, Luciano Flor, pronti a essere firmati. Ma c'è un presupposto non aggirabile: il via libera del commissario Domenico Arcuri, chiamato in causa dall' Aifa, l'agenzia italiana del farmaco.

 

luca zaia

I dettagli delle offerte arrivate non possono ancora essere diffusi - e quindi prezzi, tempi e modalità di consegna e di verifica, tutti già nero su bianco, trasmessi dalla Regione a Roma -, perché coperti dal vincolo di riservatezza. Ma, in una campagna vaccinale che fatica a decollare, vista la penuria di dosi, potrebbe essere questa la chiave di volta. «Ci sono arrivati due contratti per iscritto. In uno ci sono proposti 12 milioni di dosi di vaccino, nell' altro 15 milioni» spiega Luca Zaia.

 

attilio fontana e letizia moratti

Un' enormità anche per una regione popolosa come il Veneto, dove sono circa 4 milioni le persone vaccinabili. D'altra parte, appena una manciata di giorni fa, era lo stesso presidente leghista ad aprire alle altre regioni: «Quando vedrà i numeri, Flor dirà "C'è un magazzino con questa potenzialità"». Precisando, ieri: «La speranza è di avere scoperto una via di fornitura nuova, di cui l'Italia si possa giovare. Cosa ce ne facciamo di 12 milioni di dosi? Le portiamo in dote» le parole del presidente, che aggiungeva: «So di colleghi che stanno facendo i miei stessi ragionamenti».

 

domenico arcuri

Già negli ultimi giorni si era parlato infatti di un asse del nord est, con un interesse comune di Veneto, Emilia-Romagna e Friuli-Venezia Giulia, pronte ad andare sul mercato per strappare condizioni più vantaggiose. Ma è un'iniziativa che ha fatto proseliti: Lombardia - «Siamo in contatto con il Veneto e altre due regioni, per verificare i requisiti per acquisti autonomi» diceva, pochi giorni fa, Letizia Moratti -, Piemonte, Liguria, Campania, tutte intenzionate a gettarsi sul canale parallelo, per ammissione dei rispettivi presidenti.

 

bonaccini

Un comportamento che, parlando della "sua" regione, Andrea Crisanti ha bollato come «disgustoso e immorale». Ora, la richiesta del Veneto di negoziare l'acquisto e importare i vaccini approvati dall' Ema è stata spedita al commissario Arcuri, su indicazione dell' Aifa, prima destinataria della missiva. «L'agenzia ha risposto che riconosce la carenza di vaccini e che quindi ricorre il presupposto per la nostra domanda» spiegava ieri il veneto Flor.

 

vaccino covid a un anziano

«Ma, stanti le normative, la valutazione sull' autorizzazione va indirizzata alla struttura commissariale del governo». Mentre la posizione della Commissione Ue resta la stessa: va bene, purché non si intacchino i lotti già coperti dalla strategia dell' Unione. La palla ritorna quindi in Italia. Spedita la lettera ad Arcuri, si attende un responso che potrebbe avere impatti ben oltre i confini della regione governata da Luca Zaia. Basti pensare che, in tutta Italia, sono circa 1.3 milioni le persone a cui sono state somministrate due dosi di vaccino.

 

vaccino covid

Ora, improvvisamente, sono offerti 27 milioni di dosi. Assicura il presidente veneto, «con costi uguali o inferiori a quelli pagati finora». Zaia si smarca poi da qualsiasi polemica - «Questo non è il mercato nero e gli intermediari con cui dialoghiamo non sono dei "mestieranti"» -; certo, appare difficile non interrogarsi sul perché una regione, da sola, riesca dove un Paese intero non è riuscito. «Probabilmente ci sono dei canali che prevedono l' inserimento di intermediari, che acquistano interi lotti che ora hanno in magazzino. E magari il magazzino è la fabbrica stessa», la spiegazione di Zaia. «Perché Israele ha vaccinato tutti e in Gran Bretagna non c' è un problema di dosi? Il mondo è più grande dell' Unione europea e non credo che le aziende stiano vendendo solo agli Stati membri».

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