1. ANVEDI, MANCA MARINO! DOPO AVER DISERTATO IL GAY PRIDE, IL NEOSINDACO NON SI FA VEDERE NEANCHE ALL’APERTURA DEL GAY VILLAGE (CHE DIREBBERO GLI AMICI VESCOVI?) 2. INVECE SUL PALCO CON VLADIMIR LUXURIA, IMMA BATTAGLIA E AURELIO MANCUSO, C’È NICOLA ZINGARETTI, CHE DUE ANNI FA HA PURE VINTO IL PREMIO “GAY VILLAGE AWARDS” 3. E POI È DIVENTATO PRESIDENTE DELLA REGIONE, A DIMOSTRAZIONE CHE LE ELEZIONI SI VINCONO ANCHE APPOGGIANDO LA FROCERIA TANTO TEMUTA DAI PIDDINI VUOTI MA DEVOTI 4. 5MILA ANIME (PERSE) SI SONO RADUNATE ALL’EUR PER QUELLO CHE È ORMAI L’UNICO EVENTO DIVERTENTE DELL’ESTATE. AL VILLAGGIO SI SENTONO TUTTI VIP, IL PISCHELLO DI TORBELLAMONACA SI MISCHIA CON ANNA FALCHI, LA LESBICHETTA TATUATA SUDA CON FEDERICO ZAMPAGLIONE, IL PERSONAL TRAINER BALLA SEMINUDO CON EVA GRIMALDI 5. TRA MAURIZIO COSTANZO E CORINNE CLERY, MANCANO SOLO LE ORSOLINE E I BOY SCOUT

Video di Veronica Del Soldà per Dagospia

Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia

 

Gabriella Sassone per Dagospia

Quando arriva l'estate siamo tutti un po' più "gayi". Ma sì, un po' più froci, più scanzonati, più leggeri e vogliosi di divertimento. Questo spiega il successo del Gay Village, che ha riaperto i battenti ieri sera con una seratona dove oltre 5mila anime (perse) si sono radunate per dimenarsi sotto il palco, mettersi in mostra nelle loro mise più strappone e sconvolgenti, e nelle varie discoteche dell'immenso spazio all'Eur, i 15mila mq. del Parco del Ninfeo.

Anche perché, diciamoci la verità, al Gay Village con il suo popolo colorato, la musica a palla e l'allegria contagiosa cadono tutte le barriere (sociali, culturali, sessuali) e tutti si sentono Vip, trattati alla stessa maniera, un flash si rimedia per tutti, l'attrice, la showgirl, la parrucchiera, il personal trainer, il pischelletto di Torbellamonaca e la lesbichetta tatuata del Laurentino P38. Così ieri non mancava nessuno al Villaggio gaio, a vedere la sfilata di svippati sul palco, chiamati via via dalla neo direttrice artistica Vladimir Luxuria, che torna al passato dopo i successi tv, visto che i suoi primi passi verso la notorietà li aveva mossi animando le notti stracult di Muccassassina.

Vladimir, come ogni regina che si rispetti, è arrivata con la sua corte, il truccatore personale Gennaro Marchese, il parrucchiere Antonio Pruno e il fotografo privato Corrado Ferrante, che si divide con Valeria Marini. A far gli onori di casa con lei, Anna Chiara Marignoli e la sempre più battagliera Imma Battaglia, neo consigliere comunale per Sel, che ha presentato per la prima volta i suoi genitori e i nipotini.

Per dimostrare che il Gay Village è una grande famiglia che accoglie tutti. Imma, senza peli sulla lingua come sempre, dopo il forfait del nuovo Sindaco Ignazio Marino al recente Gay Pride aveva sparato: "Speriamo che non venga all'inaugurazione del Gay Village", per poi smentire la dichiarazione in serata: "Sono stata fraintesa, se Marino viene per me è un onore".

Fatto sta che il Sindaco non si è visto. In altre faccende affaccendato. E la scena è stata tutta per Nicola Zingaretti, Presidente della Regione Lazio, accolto con tutti gli onori. Lui al Gay Village è di casa: due estati fa era stato anche premiato con il Gay Village Awards (che sarà consegnato quest'anno il 3 agosto). Nel Libero Stato del Gay Village, come recita lo slogan scelto "Abbiamo confini, non limiti", c'è posto per tutti, dicevamo. Per Anna Falchi, scortata dal fratello Sauro, per Federico Zampaglione (salito sul palco per cantare due canzoni e pubblicizzare il suo film horror-splatter "Tulpa"), per Fabio Canino, per il regista Matteo Garrone che ha supervisionato la sigla d'apertura del Villaggio. C'è posto persino per CiccioBaffo Maurizio Costanzo che manda i suoi saluti con un videomessaggio.

Tutti loro sono stati ricompensati per la loro presenza con un attestato che li rende cittadini onorari del Libero Stato del Gay Village (nonché dotati di tessera Vip per entrare indisturbati senza file e senza pagare). Il delirio strappone e godereccio ieri sera si viveva dentro e fuori il "divertimentificio gaio". Orde di macchine parcheggiate ovunque, vigili in assetto di guerra pronti a multare chiunque (e sennò il Comune di Roma come ci guadagna?) e posteggiatori abusivi a gogò a rubacchiare euro ai polli della notte.

Tanto che diverse persone, non riuscendo a parcheggiare, hanno desistito e hanno fatto dietro front. Ad entrare sono riusciti tranquillamente anche Aurelio Mancuso (presidente Equality Italia), il consigliere comunale Luigi Nieri, Andrea Santoro (presidente Municipio dell'Eur), il produttore della Bolero Film Leandro Pesci, pizzicati tra la folla dal nostro Luciano Di Bacco.

Cartellino timbrato anche per Marco Carta, la bellissima Vittoria Schisano fresca di ritocco a naso e tette, Eva Grimaldi (in onda la stessa sera su Canale 5 con la fiction-tragedy "Pupetta Maresca", Francesca Rettondini, Monica Scattini con Giuseppe Bambagini, Corinne Clery, Pino Strabioli, Pino Gagliardi, Nadia Rinaldi con Ivano, il suo giovane partner del programma tv "Jump" (tanto che molti hanno malignato di una love tra loro), Milly D'Abbraccio con la fidanzata Barbara, le immancabili Claudia Arcara e Mara Keplero più tanti altri nullafacenti e prezzemolini arrivati dal party di compleanno di Nadia Bengala (ne ha fatti 50 di anni la bella ex Miss) a Villetta Ruggeri.

Poi la scena è stata tutta per la cantante Baby K, esibitasi in un mini concerto. Ad animare i privè il vulcanico Alfonso Stani. Nonostante Luxuria avesse promesso super Vip e mari e monti quest'anno, a detta di molti (Corriere della Sera in primis) il cartellone degli eventi stilato e presentato l'altra mattina appare un po' deboluccio. Sarà colpa della crisi? Stasera intanto si replica: a un mese dalla scomparsa sarà ricordato Don Andrea Gallo, prete vicino alle ragioni della comunità Lgbt, e sarà proiettato il film "Una canzone per il Paradiso", regia di Nicola di Francescantonio, in cui l'indimenticabile fondatore della Comunità di San Benedetto recita accanto a Gino Paoli.

 

Romina e Alessia Patrizio e Simone Panoramica della pista house Paola Dee e Maruska Tiro al barattolo Nacho Chapado Cecile Anna Falchi Antonino Ambra Pista house Nadia rinaldi Kevine e i Karma B Vito e Giorgia

Ultimi Dagoreport

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…