soldi depositi bancari denaro

ARRIVA LA TEMPESTA E GLI ITALIANI METTO I SOLDI AL SICURO (O ALMENO CREDONO DI FARLO) – AD AGOSTO I DEPOSITI SUI CONTI CORRENTI SONO AUMENTATI DI 61 MILIARDI DI EURO RISPETTO A UN ANNO PRIMA. UN TREND SOSPINTO DALLA PRUDENZA, ANCHE SE TENERE I SOLDI FERMI, CON L'INFLAZIONE CHE GALOPPA, PORTA A UNA SVALUTAZIONE DEI RISPARMI: 10 MILA EURO DEPOSITATI OGGI, TRA 12 MESI VARRANNO 9.160 EURO – NELL'UTIMO ANNO SI REGISTRA POI UNA FORTE RIDUZIONE IN PORTAFOGLIO DEI BOND, A CAUSA DEI RENDIMENTI AI MINIMI, VANNO FORTE LE POLIZZE ASSICURATIVE

Sibilla Di Palma per “Affari & Finanza - la Repubblica”

 

conti correnti

Tra inflazione galoppante, rialzi aggressivi dei tassi da parte delle banche centrali e uno scenario macroeconomico instabile, dovuto alla guerra tra Russia e Ucraina, i mercati finanziari stanno vivendo una fase di volatilità e turbolenza che rende difficile capire come orientare al meglio i propri risparmi. E al tema della conoscenza è dedicata la quinta edizione del "Mese dell'educazione finanziaria", in programma fino al 31 ottobre, con la possibilità di partecipare a numerosi eventi rivolti ad adulti e ragazzi. L'appuntamento non è casuale: pur confermandosi un popolo di risparmiatori, gli italiani si mostrano infatti ancora carenti da questo punto di vista nel confronto europeo.

 

conto corrente 5

Secondo una recente indagine condotta dalla Fabi (Federazione autonoma bancari italiani), la ricchezza finanziaria degli italiani ha continuato a crescere, non fermandosi neppure di fronte alla crisi economica scatenata dalla pandemia. Lo scorso anno ha infatti raggiunto oltre 5.256 miliardi di euro, con un incremento di quasi il 50% nell'ultimo decennio. La liquidità, che ha mantenuto una quota stabile al 31% del totale delle masse, resta la forma preferita di allocazione del risparmio (con un incremento del 45%, dagli 1.119 miliardi del 2011 ai 1.629 miliardi dello scorso anno). Gli ultimi dati dell'Abi confermano questa tendenza: ad agosto i depositi (in conto corrente, certificati di deposito, pronti contro termine) sono aumentati di 61 miliardi di euro rispetto a un anno prima (più 3,4%).

 

 

Lo scenario incerto spinge a risparmiare, ma occorre essere consapevoli che i risparmi tenuti fermi in deposito tendono a svalutarsi, considerato che l'inflazione viaggia su livelli ai massimi dal 1985 (secondo l'Istat, ad agosto ha registrato un aumento dell'8,4% su base annua).

 

INFLAZIONE

Se il carovita continuerà a correre a questo ritmo, 10 mila euro depositati oggi, tra dodici mesi varranno 9.160 euro. Secondo un'indagine dell'Efama (Associazione per i fondi europei e l'assetto gestionale), il valore reale dei depositi bancari in Europa si è contratto del 24% in 20 anni e a fine 2022 la perdita di valore dovrebbe arrivare al 28%.

 

L'indagine della Fabi evidenzia anche alcuni trend interessanti in corso. In primo luogo, la forte riduzione in portafoglio dei bond (dal 20% del 2011 al 4% del totale degli investimenti e delle riserve delle famiglie nel 2021) a causa dei rendimenti ai minimi offerti da questa asset class negli ultimi anni. Di pari passo si cerca un equilibrio tra il bisogno di protezione e la ricerca di rendimento.

 

Le polizze assicurative stanno infatti conquistando uno spazio sempre più significativo tra le preferenze delle famiglie. Queste ultime nel 2011 rappresentavano il 19% del totale degli investimenti, quota che allo scorso dicembre è passata al 23% dei risparmi complessivi. Inoltre, lo scorso anno il 61% della nuova ricchezza accantonata è stata destinata ad attività finanziarie (principalmente azioni).

 

inflazione italia

Un trend che era già evidente nell'ultimo decennio, considerato che il peso delle azioni è aumentato progressivamente: rappresentava il 19% delle riserve delle famiglie nel 2011, quota salita al 22% nel 2020, per poi arrivare a sfiorare il 24% del totale dei portafogli finanziari.

 

Accanto a questo, rileva l'indagine, si evidenza anche un crescente desiderio di pianificazione patrimoniale. Non a caso, l'investimento in fondi comuni rappresentava il 6% degli asset finanziari delle famiglie a fine 2010, per poi arrivare a sfiorare il 15% nel 2021. Un quadro, dunque, in evoluzione e che richiede al contempo conoscenze adeguate per non incorrere in scelte sbagliate dettate, ad esempio, dall'emotività e dall'ansia.

 

A questo proposito, però, nonostante i passi in avanti fatti negli ultimi anni, resta ancora un forte gap fra la Penisola e il resto dell'area Ocse sul fronte dell'educazione finanziaria. Solo il 30% degli italiani (contro una media Ocse del 62%) mostra infatti un livello di conoscenza adeguato dei temi legati alla finanza personale, al risparmio e agli investimenti.

 

educazione finanziaria

Non a caso il capo del dipartimento Tutela della clientela ed educazione finanziaria della Banca d'Italia, Magda Bianco, durante una recente audizione al Senato, ha evidenziato come le basse competenze finanziarie degli italiani nel confronto internazionale rendano urgente promuovere l'educazione finanziaria fin dai primi anni di scuola.

 

L'Osservatorio sull'educazione finanziaria in Italia evidenzia inoltre una scarsa lungimiranza nella gestione del denaro. Il 36% degli intervistati ritiene infatti che i soldi esistano per essere spesi, il 27% sente maggiore soddisfazione nello spenderli piuttosto che nel risparmiarli per obiettivi a lungo termine e il 24% guarda al presente senza pensare al futuro. Inoltre, oltre la metà (57%) rivede la programmazione dei propri risparmi soltanto una volta l'anno, mentre il monitoraggio del budget disponibile viene effettuato in modo impreciso e spesso solo manualmente.

 

educazione finanziaria

Infine, il controllo delle entrate e delle uscite per il 48% è una pratica diffusa soltanto mensilmente, il 40% verifica invece settimanalmente (specialmente le donne), ma esiste addirittura una fetta (11%) che non controlla mai oppure di rado. Risultati che dimostrano anche una scarsa tendenza all'utilizzo delle nuove tecnologie, come le app di finanza personale, che possono favorire il risparmio e scelte più consapevoli in tema di gestione del budget.

 

L'obiettivo è infatti fornire una sorta di assistente digitale che consente di avere sempre un quadro chiaro e aggiornato del proprio conto e di tenere d'occhio uscite ed entrate, evitando così anche eventuali sforamenti.

educazione finanziaria educazione finanziaria educazione finanziaria

Ultimi Dagoreport

patrizia scurti giorgia meloni giuseppe napoli emilio scalfarotto giovanbattista fazzolari

QUANDO C’È LA FIAMMA, LA COMPETENZA NON SERVE NÉ APPARECCHIA. ET VOILÀ!, CHI SBUCA CONSIGLIERE NEL CDA DI FINCANTIERI? EMILIO SCALFAROTTO! L’EX “GABBIANO” DI COLLE OPPIO VOLATO NEL 2018 A FIUMICINO COME ASSESSORE ALLA GIOVENTÙ, NON VI DIRÀ NULLA. MA DAL 2022 SCALFAROTTO HA FATTO IL BOTTO, DIVENTANDO CAPO SEGRETERIA DI FAZZOLARI. “È L’UNICO DI CUI SI FIDA” NELLA GESTIONE DI DOSSIER E NOMINE IL DOMINUS DI PALAZZO CHIGI CHE RISOLVE (“ME LA VEDO IO!”) PROBLEMI E INSIDIE DELLA DUCETTA - IL POTERE ALLA FIAMMA SI TIENE TUTTO IN FAMIGLIA: OLTRE A SCALFAROTTO, LAVORA PER FAZZO COME SEGRETARIA PARTICOLARE, LA NIPOTE DI PATRIZIA SCURTI, MENTRE IL MARITO DELLA POTENTISSIMA SEGRETARIA-OMBRA, GIUSEPPE NAPOLI, È UN AGENTE AISI CHE PRESIEDE ALLA SCORTA DELLA PREMIER…

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEL PIÙ GRANDE RISIKO BANCARIO D’ITALIA? L’ASSEMBLEA DI GENERALI DEL 24 APRILE È SOLO LA PRIMA BATTAGLIA. LA GUERRA AVRÀ INIZIO DA MAGGIO, QUANDO SCENDERANNO IN CAMPO I CAVALIERI BIANCHI MENEGHINI - RIUSCIRANNO UNICREDIT E BANCA INTESA A SBARRARE IL PASSO ALLA SCALATA DI MEDIOBANCA-GENERALI DA PARTE DELL’”USURPATORE ROMANO” CALTAGIRONE IN SELLA AL CAVALLO DI TROIA DEI PASCHI DI SIENA (SCUDERIA PALAZZO CHIGI)? - QUALI MOSSE FARÀ INTESA PER ARGINARE IL DINAMISMO ACCHIAPPATUTTO DI UNICREDIT? LA “BANCA DI SISTEMA” SI METTERÀ DI TRAVERSO A UN’OPERAZIONE BENEDETTA DAL GOVERNO MELONI? O, MAGARI, MESSINA TROVERÀ UN ACCORDO CON CALTARICCONE? (INTESA HA PRIMA SPINTO ASSOGESTIONI A PRESENTARE UNA LISTA PER IL CDA GENERALI, POI HA PRESTATO 500 MILIONI A CALTAGIRONE…)

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - LA DUCETTA IN VERSIONE COMBAT, DIMENTICATELA: LA GIORGIA CHE VOLERA' DOMANI A WASHINGTON E' UNA PREMIER IMPAURITA, INTENTA A PARARSI IL SEDERINO PIGOLANDO DI ''INSIDIE'' E "MOMENTI DIFFICILI" - IL SOGNO DI FAR IL SUO INGRESSO ALLA CASA BIANCA COME PONTIERE TRA USA-UE SI E' TRASFORMATO IN UN INCUBO IL 2 APRILE QUANDO IL CALIGOLA AMERICANO HA MOSTRATO IL TABELLONE DEI DAZI GLOBALI - PRIMA DELLE TARIFFE, IL VIAGGIO AVEVA UN SENSO, MA ORA CHE PUÒ OTTENERE DA UN MEGALOMANE IN PIENO DECLINO COGNITIVO? DALL’UCRAINA ALLE SPESE PER LA DIFESA DELLA NATO, DA PUTIN ALLA CINA, I CONFLITTI TRA EUROPA E STATI UNITI SONO TALMENTE ENORMI CHE IL CAMALEONTISMO DI MELONI E' DIVENTATO OGGI INSOSTENIBILE (ANCHE PERCHE' IL DAZISMO VA A SVUOTARE LE TASCHE ANCHE DEI SUOI ELETTORI) - L'INCONTRO CON TRUMP E' UN'INCOGNITA 1-2-X, DOVE PUO' SUCCEDERE TUTTO: PUO' TORNARE CON UN PUGNO DI MOSCHE IN MANO, OPPURE LEGNATA COME ZELENSKY O MAGARI  RICOPERTA DI BACI E LODI...

agostino scornajenchi stefano venier giovanbattista fazzolari snam

SNAM! SNAM! LA COMPETENZA NON SERVE - ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ DI CDP, CHE SI OCCUPA DI STOCCAGGIO E RIGASSIFICAZIONE DEL GAS NATURALE, SARÀ UN MANAGER CHE HA SEMPRE RICOPERTO IL RUOLO DI DIRETTORE FINANZIARIO, AGOSTINO SCORNAJENCHI – MA DAL GAS ALLA FIAMMA, SI SA, IL PASSO È BREVE: A PROMUOVERE LA NOMINA È INTERVENUTO QUELLO ZOCCOLO DURO E PURO DI FRATELLI D’ITALIA, GIÀ MSI E AN, CHE FA RIFERIMENTO A FAZZOLARI. E A NULLA È VALSO IL NO DELLA LEGA - LA MANCATA RICONFERMA DI STEFANO VENIER, NOMINATO 3 ANNI FA DAL GOVERNO DRAGHI, È ARRIVATA PROPRIO NEL GIORNO IN CUI STANDARD & POOR HA PROMOSSO IL RATING DELLA SNAM…

veneto luca zaia matteo salvini giorgia meloni elly schlein giuseppe conte

DAGOREPORT – SCAZZO DOPO SCAZZO, IL BIG BANG PER IL CENTRODESTRA SARÀ IN AUTUNNO, CON LE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA, TOSCANA, PUGLIA E MARCHE – SE ZAIA E LA SUA LIGA VENETA SI PRESENTASSERO DA SOLI, SPACCHETTEREBBERO IL VOTO DI DESTRA RENDENDO LA REGIONE CONTENDIBILE: BASTEREBBE SOLO CHE PD E M5S SMETTESSERO DI FARE GLI EGO-STRONZI E CONVERGESSERO SU UN CANDIDATO “CIVICO” (COME DAMIANO TOMMASI A VERONA NEL 2022) – LA PROPOSTA DI MELONI AL "TRUCE" MATTEO: FDI È DISPOSTA A LASCIARE IL VENETO ALLA LEGA, MA A QUEL PUNTO LA REGIONE LOMBARDIA TOCCA A NOI (A FORZA ITALIA, IL SINDACO DI MILANO) - SE SALVINI SI IMPUNTA? S'ATTACCA! E FRATELLI D'ITALIA SI PRENDE TUTTO (MA LE CONSEGUENZE SULLA MAGGIORANZA POTREBBERO ESSERE FATALI PER IL PRIMO GOVERNO MELONI…)

donald trump dazi tadazi

DAGOREPORT – LO STOP DI TRE MESI AI DAZI NON SALVERA' IL CULONE DI TRUMP: PER I MERCATI FINANZIARI L’INSTABILITÀ ECONOMICA È PEGGIO DELLA PESTE, E DONALD HA ORMAI ADDOSSO IL MARCHIO DELL’AGENTE DEL CAOS – I FONDI ISTITUZIONALI EUROPEI ABBANDONANO GLI INVESTIMENTI IN SOCIETA' AMERICANE, IL DOLLARO SCENDE, IL RENDIMENTO DEI BOND USA SI IMPENNA, LE AZIENDE CHE PRODUCONO TRA CINA E VIETNAM RISCHIANO DI SALTARE (TRUMP HA SALVATO APPLE MA NON NIKE) - PER QUESTO IL CALIGOLA COL CIUFFO HA RINCULATO SUI DAZI (CINA ESCLUSA) - MA LO STOP DI TRE MESI NON È SERVITO A TRANQUILLIZZARE I POTERI FORTI GLOBALI, CON IL DRAGONE DI XI JINPING CHE RISPONDE DURO ALLE TARIFFE USA A COLPI DI "DUMPING": ABBASSANDO IL COSTO DEI PRODOTTI CHE NON ESPORTA PIU' IN USA (COMPRESO L'EXPORT DELLE RISORSE DELLE TERRE RARE, STRATEGICO PER LE MULTINAZIONALI HI-TECH) – SONDAGGI IN PICCHIATA PER TRUMP: IL 60% DEGLI AMERICANI POSSIEDE AZIONI TRAMITE I FONDI PENSIONE...