UN BELL’INVOLTINO PRIMAVERA NEL SEDERINO DI XI JINPING – L’EXPORT CINESE A DICEMBRE HA SEGNATO UN CROLLO ANNUALE DEL 9,9%, IN CALO PER IL TERZO MESE DI FILA, TRA DOMANDA DEBOLE PER VIA DELL’INFLAZIONE E GLI STOP ALLA CATENA DI APPROVVIGIONAMENTO. POI UNO SI CHIEDE PERCHÉ PECHINO ABBIA STRACCIATO LA POLITICA ZERO COVID? IL PROBLEMA È CHE CON LA RIAPERTURA E I CONTAGI IN AUMENTO, IL PAESE È COMUNQUE FERMO – IL SURPULS COMMERCIALE NELL’ULTIMO MESE DEL 2022 È CALATO A 78 MILIARDI DI DOLLARI, IN CALO…
(ANSA) - La Cina registra a dicembre un surplus commerciale di 78 miliardi di dollari, in calo sui 93,7 miliardi dello stesso mese del 2021, ma meglio dei 76,2 miliardi attesi alla vigilia dagli analisti.
Secondo i dati delle Dogane cinesi, l'export ha segnato un crollo annuo del 9,9% (le stime erano a -10% dopo il -8,7% di novembre), in calo per il terzo mese di fila con la debole domanda internazionale per l'alta inflazione e le rotture della supply chain. Tonfo dell'import per il terzo mese consecutivo: -7,5% (era atteso un -9,8% dopo il -10,6% di novembre), scontando il calo della domanda interna con l'ondata di infezioni da Covid.