AD ARNAULT NON BASTA CORRERE NEL GRUPPO DI TESTA: VUOLE VINCERE – IL SUO GRUPPO LVMH DIVENTERÀ GLOBAL PARTNER DELLA F1 DAL 2025 CON UN NUOVO ACCORDO DECENNALE: L’INTESA COINVOLGERÀ ALCUNI DEI MARCHI ICONICI DELLA MAISON, TRA CUI LOUIS VUITTON, TAG HEUER E MOËT HENNESSY (E ORA LO CHAMPAGNE POTREBBE SOSTITUIRE LO SPUMANTE ITALIANO NEI FESTEGGIAMENTI POST-GARA) - L’ALTRO COLPACCIO DI ARNAULT RIGUARDA MONCLER: IL FRANCESE AVRÀ LA PRELAZIONE SE RUFFINI DECIDESSE DI VENDERE…
LVMH PARTNER GLOBALE DELLA F1 PER 10 ANNI
(ANSA) - Bernard Arnault torna all'apice del motorsport, Lvmh diventerà global partner della F1 a partire dal 2025 con un nuovo accordo decennale. Lo ha annunciato il colosso del lusso che nell'accordo coinvolgerà diverse delle iconiche maison, tra cui Louis Vuitton, Moët Hennessy e TAG Heuer. Ulteriori dettagli, anticipa una nota, saranno annunciati all'inizio del 2025 ma è noto che il contratto con Rolex come cronometrista scadrà, dopo 11 anni, a fine 2024 e ad agosto il chief financial officer Jean-Jacques Guiony aveva confermato le trattative in corso con TAG Heuer.
"Dalla nascita della Formula 1 nel 1950 fino ai giorni nostri, Lvmh e le sue maison sono state parte integrante di questo sport. Con questa nuova partnership, sia la Formula 1 che LVMH sono entusiasti di scrivere nuovi capitoli di questa incredibile storia, con ogni maison coinvolta che apporta la propria esperienza, il proprio patrimonio e la propria energia per rafforzare la collaborazione".
A fine stagione 2025 scadrà anche la collaborazione di Ferrari Trento (gruppo Lunelli) con la F1 e lo champagne potrebbe prendere il posto dello spumante sul podio per festeggiare i campioni. E infine non stupirebbe se, come per i Giochi Olimpici o i mondiali di rugby o per la 'brocca' della 37esima America's Cup che si sta disputando a Barcellona, anche i Trofei dei Gran Premi dal prossimo anno viaggiassero nei bauli Louis Vuitton. E' "un accordo senza precedenti", non sono state fatte cifre ma le indiscrezioni parlano di 150 milioni di dollari a stagione (136 milioni di euro).
Nasce dall'incrocio di "creatività ed eccellenza" con "innovazione e alte prestazioni": "riunirà il meglio dei due mondi e offrirà agli appassionati, ai fan e ai clienti esperienze impareggiabili che combinano lo sport emozionante e l'elegante art-de-vivre, le corse ruota a ruota e l'artigianato collaudato nel tempo" sottolinea una nota del gruppo francese che ricorda come la F1 stia vivendo "un momento di incredibile popolarità, rilevanza culturale ed eccitazione generale per la Formula 1 come ponte tra lo sport globale e l'intrattenimento".
IL PATTO TRA LVMH E MONCLER: PRIORITÀ AI SOCI FRANCESI SE RUFFINI DECIDE DI VENDERE
Estratto dell’articolo di Daniela Polizzi e Francesco Bertolino per il “Corriere della Sera”
Remo Ruffini e Bernard Arnault alzano una barriera anti-scalata intorno a Moncler. Anche Lvmh non potrà oltrepassarla per sei anni, ma avrà la prelazione qualora l’imprenditore italiano decidesse di vendere la sua partecipazione nel gruppo dei piumini.
Questo, in sintesi, il contenuto del patto parasociale fra Ruffini e Arnault che fa seguito all’ingresso al 10% di Lvmh nella cassaforte Double R, primo socio di Moncler con il 15,8%. Grazie all’investimento del colosso francese — che potrà salire fino al 22% della holding — Double R si rafforzerà fino al 18,5% di Moncler, senza tuttavia poter superare il 20% per tre anni. L’indipendenza industriale e di governance del gruppo sarà perciò salvaguardata. Certo, però, l’accordo con Ruffini e la presenza di un colosso come Lvmh nella sua holding costruiscono un argine in Moncler non solo contro le velleità di concorrenti come Kering ma anche contro le campagne di fondi attivisti.
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L’impressione che si trae dalle 24 pagine è che l’intesa nasca non solo dalla volontà dell’imprenditore italiano di scongiurare iniziative ostili, ma anche dalla preoccupazione del colosso francese che Moncler potesse finire nelle mani di aziende rivali. Il patto protegge però Moncler anche da eventuali mire dello stesso Arnault che non potrà comprare azioni se non per conto di Double R o se Ruffini deciderà di cedere la sua quota nella holding.
Alcune delle clausole del patto, peraltro, avranno validità anche oltre la sua scadenza. Anche se l’accordo Ruffini-Arnault non dovesse esser rinnovato fra tre anni negli stessi termini, infatti, le disposizioni anti-scalata si applicheranno in ogni caso per altri tre anni. Sino al 2030, così, Ruffini non potrà vendere la partecipazione in Moncler a concorrenti, mentre Lvmh non potrà promuovere, da sola o in alleanza con fondi, un’offerta pubblica di acquisto sul gruppo.
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