VOLETE ANDARE IN VACANZA? VENDETE UN RENE – ADDIO VOLI LOW COST, IL PREZZO DEI BIGLIETTI È ARRIVATO ALLE STELLE. - IL MOTIVO DEI RIALZI? VISTO CHE LE COMPAGNIE AEREE SONO RIMASTE A BOCCA ASCIUTTA DURANTE TUTTA LA PANDEMIA, ORA SI RIFANNO CON GLI INTERESSI (A DANNO DEI TURISTI) - NEL FRATTEMPO SI STIMA CHE LE COMPAGNIE NEL 2023 INCASSERANNO 9,8 MILIARDI DI DOLLARI...
Estratto dell’articolo di Aldo Fontanarosa per “la Repubblica”
I prezzi stracciati, quelli da raccontare agli amici al ritorno dalle vacanze, sembrano spariti dai motori di ricerca dei voli. Da settimane le compagnie aeree ci propongono - in Internet - prezzi più alti del 2022 e soprattutto del 2021. E lo fanno tutte insieme, muovendosi quasi in un regime di cartello, sulla base di un patto tacito a danno del viaggiatore.
Nell’estate del 2023 può avverarsi, dunque, la sinistra profezia di Michael O’Leary, vulcanico amministratore delegato di Ryanair, che un anno fa ci aveva avvertiti. Queste vacanze segneranno il tramonto dei biglietti low cost, soprattutto sulle rotte intercontinentali, le più redditizie.
Gli algoritmi predittivi dei vettori, i sofisticati software che decidono i prezzi dei biglietti, elaborano miliardi di dati ogni ora. E sono arrivati a una prima conclusione. Le ricerche sui 5 principali motori di ricerca dei voli, i tentativi di prenotazione dei turisti, le prenotazioni andate a buon fine: tutto questo frenetico traffico certifica che la domanda, nell’estate 2023, supererà quella del 2019, ultimo anno prima del Covid.
A fronte di questa domanda tumultuosa, la disponibilità di posti a bordo resterà più bassa di quattro anni fa perché il coronavirus ha mutilato le flotte dei vettori. Il consorzio Eurocontrol ci dice che – tra il 24 e il 30 maggio 2023, ad esempio – ci sono stati 30 mila 231 decolli al giorno.
[…] Dunque le tariffe aeree, per quanto proibitive, non stanno innescando una fuga di massa dalla vacanza esotica o internazionale. La conferma arriva da uno studio di Standard& Poor’s che ieri ha blindato l’estate di alcune delle principali compagnie europee. […]
A motivare le compagnie - che riducono le offerte di favore - è un motivo lampante. Dopo aver perso 217 miliardi di dollari durante la pandemia (stima l’osservatorio Cirium), ora possono puntellare i bilanci. E a pagare saremo tutti noi: giovani, anziani e poveri inclusi. Per questo motivo la Iata - che rappresenta 300 compagnie aeree del Mondo - sta già stappando le bottiglie del migliore champagne. Se a inizio anno stimava ricavi per 4,7 miliardi di dollari per questo 2023, da giugno fissa l’asticella addirittura a 9,8 miliardi. […]