berlusconi andrea agnelli

LEONI PER AGNELLI – LA “REAL CASA TORINESE” BATTE BERLUSCONI A PIAZZA AFFARI: MEDIASET ESCE DAL FTSE-MIB PER FAR POSTO ALLA JUVENTUS – TUTTE LE AZIENDE QUOTATE DEL GRUPPO DEGLI AGNELLI SONO TRA LE “BLUE CHIP” TRICOLORI – FUORI ANCHE MEDIOLANUM, SEMBRA DI ESSERE TORNATI NEGLI ANNI ’80, QUANDO PERÒ ERA IL CAV. A INSEDIARE “L’AVVOCATO” – PARADOSSI DELLA FINANZA: UNA SQUADRA DI CALCIO PESA PIÙ DI EDITORIA E BANCHE

Simone Filippetti per "il Sole 24 Ore”

 

andrea agnelli

Gli Agnelli battono Silvio Berlusconi nel ring di Palazzo Mezzanotte. A Piazza Affari del Natale 2018, a fine di un anno che si chiude con una tosata del 15%, sembra di essere tornati agli Anni '80, quando il trono di Gianni Agnelli era insidiato dal rampante Cavaliere di Arcore. 30 anni dopo, però, il film vede la «real casa» torinese riprendersi lo scettro di Borsa, a scapito proprio di Berlusconi.

 

Oggi Mediaset, la corazzata dell' ex premier, esce dal Ftse-Mib, l' elite di Borsa che raccoglie le prime 40 aziende quotate. Al suo posto entra la Juventus. Andrea Agnelli, nipote dell' Avvocato, porta la «Vecchia Signora», reduce da una galoppata che ha fatto superare la soglia di un miliardo di capitalizzazione,nel Sancta Sanctorum di Piazza Affari.

andrea agnelli

 

E Casa Agnelli fa en plein: tutte le aziende quotate del gruppo torinese sono tra le Blue Chip tricolori. Il club di calcio è l' ultimo ingresso, a fianco delle storiche Fca, ex Fiat, CnhIndustrial, la divisione di camion, trattori e bus, ed Exor, la holding cassaforte della famiglia che ha ereditato il patrimonio di Ifi e Ifil. Con una quadriglia di titoli tra i colossi di Piazza Affari, la famiglia Agnelli, che durante l' anno ha pianto la scomparsa di Sergio Marchionne, l' uomo del miracolo Fiat, viene incoronata regina delle Blue Chip italiane.

 

Berlusconi e Agnelli (da Il Riformista)

Paradossi della finanza: in Borsa, Mediaset, un gruppo da oltre 5mila dipendenti e 3,5 miliari di giro d' affari e 3 miliardi di capitalizzazione, pesa di meno di una squadra di calcio che fattura 5 volte meno (ma con mezzo miliardo è uno dei top club europei e ha raddoppiato la stazza in otto anni): galeotto è stato il flottante (parametro utilizzato per la composizione dei panieri).

 

Accanto a Mediaset, anche un altro pezzo della scuderia "allargata" del Biscione, la Mediolanum di Ennio Doris, lascia l' indice. A inizio anno era stata la volta di Mondadori (addio all' indice delle Pmi, il Ftse Mid Cap). E allora ecco che il triplice addio della Galassia Fininvest (ma per Mondadori è solo temporaneo perché dal 2 gennaio tornerà tra le Mid Cap per effetto del delisting di Beni Stabili), di pari passo col poker per la famiglia Agnelli suona anche come simbolico per le due famiglie che hanno plasmato la storia del paese.

 

berlusconi agnellini

La tv della famiglia Berlusconi è reduce da un anno complicato: nonostante un bilancio risanato, dopo la disavventura di Premium e la guerra con lo scalatore Vincent Bollorè, ha bruciato il 20% del suo valore in Borsa nel 2018; dai massimi degli ultimi due anni, toccati l' 11 gennaio del 2017, il calo è addirittura del 35% (per la galassia Exor una perdita di 23 miliardi in Borsa, invece). Nel 2015 il broadcaster veleggiava verso i 5 euro, oggi langue attorno a quota 2,6 euro: la capitalizzazione è scesa poco sopra la soglia dei 3 miliardi, compressa da un paese in simil-recessione (e dunque consumi ridotti e pochi investimenti pubblicitari) e dalla natura di proxy di Mediaset (che gli investitori stranieri vendono o comprano come un titolo di Stato, prezzando il rischio-paese).

 

pier silvio berlusconi ai palinsesti mediaset 2018

La sostituzione nel Ftse-Mib, è una decisione puramente tecnica, legata al flottante. Ma la casualità diventa anche paradigmatica della trasformazione dell' Italia: Piazza Affari è la cartina di tornasole di un paese, ne fotografa la fisionomia industriale.

 

ENNIO DORIS CON ALLE SPALLE UN RITRATTO D ANNATA DI BERLUSCONI

Fuori attività storiche e tradizionali (editoria e risparmio gestito), dentro nuovi business come il calcio. La vera «Industria 2.0» è l' entertainment. Il pallone muove intere fette di economia e orienta i consumi: l' indotto ormai spazia dalle pay-tv(in Italia ci sono tre canali che trasmettono le partite: Sky, la stessa Mediaset con Premium, e la new entry Dazn), alla ristorazione, con locali sempre pieni in occasione dei match, alle sponsorizzazioni (proprio a Natale la Juve ha siglato un mega accordo da 400 milioni con Adidas). Per Silvio Berlusconi l' anno di Borsa coincide anche con una deminutio politica (al Governo c' è un partito conservatore che per la prima volta da 20 anni non è Forza Italia) e sportiva (venduto il Milan, è ripartito, assieme al braccio destro Adriano Galliani, dal più modesto Monza calcio che milita in Lega Pro).

Ultimi Dagoreport

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…

funerale di papa francesco bergoglio

DAGOREPORT - COME È RIUSCITO IL FUNERALE DI UN SOVRANO CATTOLICO A CATTURARE DEVOTI E ATEI, LAICI E LAIDI, INTELLETTUALI E BARBARI, E TENERE PRIGIONIERI CARTA STAMPATA E COMUNICAZIONE DIGITALE, SCODELLANDO QUELLA CHE RESTERÀ LA FOTO DELL’ANNO: TRUMP E ZELENSKY IN SAN PIETRO, SEDUTI SU DUE SEDIE, CHINI UNO DI FRONTE ALL’ALTRO, INTENTI A SBROGLIARE IL GROVIGLIO DELLA GUERRA? - LO STRAORDINARIO EVENTO È AVVENUTO PERCHÉ LA SEGRETERIA DI STATO DEL VATICANO, ANZICHÉ ROVESCIANDO, HA RISTABILITO I SUOI PROTOCOLLI SECOLARI PER METTERE INSIEME SACRO E PROFANO E, SOPRATTUTTO, PER FAR QUADRARE TUTTO DENTRO LO SPAZIO DI UNA LITURGIA CHE HA MANIFESTATO AL MONDO QUELLO CHE IL CATTOLICESIMO POSSIEDE COME CULTURA, TRADIZIONE, ACCOGLIENZA, VISIONE DELLA VITA E DEL MONDO, UNIVERSALITÀ DEI LINGUAGGI E TANTE ALTRE COSE CHE, ANCORA OGGI, LA MANIFESTANO COME L’UNICA RELIGIONE INCLUSIVA, PACIFICA, UNIVERSALE: “CATTOLICA”, APPUNTO - PURTROPPO, GLI UNICI A NON AVERLO CAPITO SONO STATI I CAPOCCIONI DEL TG1 CHE HANNO TRASFORMATO LA DIRETTA DELLA CERIMONIA, INIZIATA ALLE 8,30 E DURATA FINO AL TG DELLE 13,30, IN UNA GROTTESCA CARICATURA DI “PORTA A PORTA”, PROTAGONISTI UNA CONDUTTRICE IN STUDIO E QUATTRO GIORNALISTI INVIATI IN MEZZO ALLA FOLLA E TOTALMENTE INCAPACI…- VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…