air france ita airways

I FRANCESI ATTERRANO SU “ITA” – AIR FRANCE PROCEDE CON L’AUMENTO DI CAPITALE DA 2,26 MILIARDI, FUNZIONALE ALL’INGRESSO NELLA PARTITA DELLA PRIVATIZZAZIONE DELL’EX ALITALIA E SOPRATTUTTO AL RISANAMENTO DEI CONTI, AZZOPPATI DAL COVID – IL GOVERNO DI PARIGI E LO STATO OLANDESE RIMANGONO SOCI AL 28 E AL 9%, MA ENTRA NEL CAPITALE ANCHE IL GRUPPO DI SPEDIZIONI “CMA CGM”, PER RICALCARE L’OFFERTA DI MSC-LUFTHANSA. CHE RIMANE LA PREFERITA DAL GOVERNO PER L’ACQUISIZIONE DELLA COMPAGNIA ITALIANA…

Giu. Bal. Per “La Stampa”

 

air france 9

Via libera all'aumento di capitale da 2,26 miliardi di Air France-Klm (peraltro sostenuto da «una forte domanda») e ora il vettore punta dritto alla partita per la privatizzazione di Ita. Nella sfida a due tra Msc-Lufthansa e Certares, infatti, i franco-olandesi potrebbero tornare in gioco con partner industriale - forti anche dell'alleanza con gli americani di Delta - in vista di sviluppi futuri. Uno scenario che già si era delineato del 2000 quando, tuttavia, l'operazione non andò in porto per la retromarcia di Klm.

 

AEREO ITA AIRWAYS LINATE

Air France-Klm, quindi, ha fatto il pieno di capitali freschi grazie alla richiesta di titoli «dagli attuali e dai nuovi investitori»: una domanda complessiva che è arrivata a circa 2,6 miliardi di euro.

 

Tuttavia, la Borsa continua a dimostrarsi scettica ritenendo che l'ammontare raccolto non sia sufficiente a risanare i conti della compagnia, appesantiti anche dalla tempesta Covid che si è protratta sulle compagnie aeree per oltre due anni. E così il titolo, penalizzato anche dall'offerta a forte sconto dei diritti sull'operazione, ha chiuso a Parigi in ribasso del 13% a 1,3 euro, in un contesto di mercati finanziari europei deboli sebbene non in caduta libera come nelle seduta degli ultimi giorni.

 

fabio lazzerini e alfredo altavilla di ita airways 8

Anche il governo di Parigi e lo Stato olandese hanno confermato il loro impegno nella società sottoscrivendo interamente i loro diritti di opzione allo scopo di mantenere invariate le loro quote di capitale, rispettivamente poco oltre il 28 e il 9%.

 

L'aumento di capitale ha anche permesso l'ingresso nell'azionariato del vettore di un nuovo socio strategico: il gruppo francese dello shipping Cma Cgm, che ha acquisito una quota del 9% garantendosi così anche un posto in consiglio di amministrazione. Un investimento che arriva nell'ambito di un'alleanza industriale tra il settore cargo e il trasporto aereo, un'intesa già annunciata il mese scorso e ricalca - in qualche modo - quella tra Msc e Lufthansa per Ita Airways.

gianluigi aponte msc

 

Dal punto di vista prettamente contabile, i proventi dell'aumento di capitale andranno - in larga parte - al servizio del rimborso degli aiuti di Stato per accelerare l'operazione: si tratta di circa 1,7 miliardi di euro che verrà usato in gran parte per accelerare il rimborso degli aiuti di Stato - permettendo al vettore di tornare a investire.

 

Cma Cgm

In questo modo, peraltro, la società ridurrà i costi finanziari dell'operazione. Inoltre, la società, punta ad alleggerire ulteriormente l'indebitamento complessivo della compagnia. Tuttavia, per il mercato l'operazione non è sufficiente con i giudizi degli analisti finanziari che restano negativi e - quindi - orientati al "sell" (vendere, ndr) e con una stima che anche dopo questa operazione la compagnia dovrebbe ritrovarsi con mezzi propri negativi per oltre tre miliardi.

 

Air France-Klm è invece fiduciosa che «non saranno necessarie altre misure diluitive». A credere nell'operazione anche China Eastern e Delta Airlines che hanno sottoscritto l'aumento di capitale e ora detengono ora il 4,7% e 2,9% del gruppo franco-olandese. Nel prossime due settimane si dovrebbe capire anche se l'operazione sarà servita a salire in sella a Ita.

msc 1air france 7air france 8ITA AIRWAYSmsc crociereair france 6ita airwaysair france 5

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...