ALITALIA A DIETA ASPETTANDO ETIHAD - IL CONSIGLIO SCENDE DA 19 A 11 MEMBRI - FUORI MICCICHE' DI INTESA E SARMI DI POSTE – DEL TORCHIO RESTA AD
Rosario Dimito per "il Messaggero"
I grandi soci di Alitalia hanno messo nelle mani di Sergio Erede, co-fondatore dello studio Bonelli Erede Pappalardo, il pallino del negoziato con i consulenti di Etihad. Nelle ultime ore l'avvocato d'affari milanese si sarebbe scambiato documenti con il collega Federico Sutti, senior partner di Dla Piper, facendo compiere passi in avanti a un negoziato che vede di sponda Palazzo Chigi.
Se Abu Dhabi dovesse ricevere assicurazioni sull'accoglimento delle richieste in termini di ulteriori tagli (300 milioni), è possibile che lunedì 13 possa uscire allo scoperto con una offerta semi-vincolante. Nello stesso giorno si riunirà l'assemblea di Alitalia per eleggere il nuovo consiglio, dopo l'adeguamento statutario del numero di consiglieri.
Quasi sicuramente il cda sarà di 11 membri contro gli attuali 19, con lo schieramento di Intesa Sanpaolo, divenuto primo socio con il 22%, a far la parte del leone. Ma ecco i papabili a entrare nel nuovo board, sulla base delle quattro liste presentate entro la mezzanotte di mercoledì scorso, così come comunicati dal presidente Roberto Colaninno in una lettera inviata ieri ai soci. In tutto figurano 16 candidati, ma solo 11 dovrebbero farcela. Intesa, Unicredit e Poste schierano manager della seconda linea e la prima non ripresenta il dg Gaetano Miccichè che ha preferito restare fuori. Per Poste, contrariamente alle aspettative, non figura Massimo Sarmi.
CONFERMA DEL VERTICE
La prima lista è quella di Air France, diluitasi al 7%: c'è un solo candidato, Pierre François Riolacci, cfo della compagnia, new entry. La seconda lista è stata depositata da Intesa (22%), per sé e per conto di Immsi, Odissea (Percassi), Macca. Ne fanno parte sette candidati anche se dovrebbero essere eletti cinque. I primi due sono manager di Intesa Sanpaolo: Fabio Canè (capo dei progetti speciali e del private equity), Amedeo Nodari (capo delle partecipazioni), entrambi del team Miccichè. Seguono Colaninno, destinato a essere confermato al vertice, Davide Maccagnani (Macca), Mario Volpi, commercialista di Percassi.
Della terza lista presentata da Atlantia (10%) fanno parte quattro nomi, anche se solo il primo, Antonino Turicchi, consigliere uscente, dovrebbe essere eletto. Infine, la quarta lista targata Poste (18%) e Unicredit (11%) e formata da cinque nominativi (solo quattro ne verranno eletti). Capolista è Paolo Luca Stanzani Ghedini (capo delle strategie di Poste), seguito da Ranieri de Marchis (responsabile internal audit di Unicredit), Alessandro Zurzolo (cfo di Poste), Gabriele Del Torchio che verrà confermato amministratore delegato. Le consultazioni tra soci proseguiranno anche nel week end per definire gli ultimi dettagli della governance, tra cui la durata del cda: alcuni soci forti lo vorrebbero limitare a un anno, un periodo giusto che far decollare Cai con le insegne di Etihad.





