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ALITALIA FA RICCHI I COMMISSARI – IL TRIO CHE DOVRA’ SALVARE LA COMPAGNIA PRENDERA’ UN COMPENSO DI 10 MILIONI, IMPORTO DIMEZZATO SE NON RIESCONO – IL PRECEDENTE DI AUGUSTO FANTOZZI (6MILIONI) ED IL RECORD DI ENRICO BONDI: 32 MILIONI PER LA PARMALAT

 

Gian Maria De Francesco per il Giornale

 

ALITALIAALITALIA

I tre commissari di Alitalia (Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari) potrebbero incassare e, di conseguenza, dividere tra loro un assegno con cifre a sei zeri se la procedura di amministrazione straordinaria andrà a buon fine. Lo dicono i precedenti e lo dice soprattutto il decreto emanato lo scorso 3 novembre dal titolare dello Sviluppo, Carlo Calenda.

 

In primo luogo, ai commissari spetta una percentuale sui ricavi dell' azienda per la predisposizione del piano operativo per la continuità aziendale. Quando questi non superano i 100 milioni la quota che spetta al commissario è pari allo 0,25%, mentre sulle somme eccedenti i 100 milioni, la quota è apri allo 0,15 per cento. Nel 2015 (ultimo bilancio disponibile) la compagnia ha registrato ricavi da traffico per 2,8 miliardi e altri ricavi operativi per circa 300 milioni.

 

PALEARI ALITALIAPALEARI ALITALIA

Ammesso che Alitalia Sai si mantenga su questi valori anche quest' anno, ciò comporterebbe un introito potenziale per i commissari di 4,75 milioni. È tuttavia probabile che si giunga a una cifra inferiore non solo perché l' attività dei tre esperti è iniziata a maggio, ma anche perché, con il passare delle settimane, saranno chiamati a tagliare le rotte meno profittevoli.

 

LAGHI ALITALIALAGHI ALITALIA

A questi compensi bisogna sommare quelli relativi alle procedure concorsuali: cessione di rami d' azienda (che andrebbe effettuata anche nel caso si evitasse lo spezzatino) e di altri cespiti, vendite di beni mobili e immobili, recupero crediti e tutto quanto pertiene l' attività commissariale vera e propria. Il decreto prevede percentuali decrescenti a seconda dell' aumentare dell' attivo.

luigi gubitosiluigi gubitosi

 

Se, per ipotesi, riuscissero a realizzare i 2,8 miliardi di attivo di bilancio di Alitalia Sai a fine 2015, l' incasso si attesterebbe attorno ai 12 milioni di euro. Anche in questo caso bisogna ipotizzare cifre inferiori sia perché i circa 500 milioni di perdita che il vettore avrebbe subito nel 2016 hanno contribuito ad abbattere il patrimonio sia perché il prestito-ponte di 600 milioni dovrebbe essere restituito al Tesoro (ed è ciò che sperano i contribuenti).

 

AUGUSTO FANTOZZI AUGUSTO FANTOZZI

Un particolare di rilievo per la determinazione del compenso è, tuttavia, il risultato finale. Se la procedura si concludesse con la ristrutturazione dell' impresa, l' ammontare sarebbe incrementato del 25 per cento. Se la procedura si conclude con la conversione in fallimento, l' ammontare del compenso è tagliato del 50 per cento.

 

ENRICO BONDI ENRICO BONDI

A partire da queste premesse non è perciò peregrino ipotizzare che la procedura commissariale nel caso di una conclusione in bonis possa essere compensata con circa 10 milioni di euro che si tradurrebbero in un assegno da 3,3 milioni di euro a testa per Gubitosi, Laghi e Paleari.

 

Si tratta, comunque, di professionisti che si impegnano in un percorso sicuramente non semplice. E non sarebbe comunque un record: Augusto Fantozzi incassò 6 milioni per l' amministrazione straordinaria di Alitalia nel periodo 2008-2011, mentre Enrico Bondi, salvando il gruppo Parmalat in due anni, guadagnò 32 milioni nel 2006. Quasi da record gli 1,2 milioni liquidati a Francesco Ruscigno per due mesi da commissario di Mariella Burani.

 

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