ALTAVILLA VOLA VIA DA "ITA" – IL PRESIDENTE DELLA COMPAGNIA AEREA NATA DALLE CENERI DI ALITALIA HA ANNUNCIATO LE SUE DIMISSIONI, ALLA VIGILIA DELL’ASSEMBLEA CHE DEVE CONFERMARE LA RIMOZIONE DELLE SUE DELEGHE – LA LETTERA È ACCOMPAGNATA DALLA RICHIESTA DI MANLEVA: ALTAVILLA CHIEDE AL MEF LA RINUNZIA A QUALSIASI AZIONE DI RESPONSABILITÀ E LA RICHIESTA DI UN RISARCIMENTO. CON LE DIMISSIONI DELLA CONSIGLIERA INDIPENDENTE OUSELEY (DOPO I SEI DEL TESORO) IL CONSIGLIO È PRATICAMENTE AZZERATO…
Giorgio Pogliotti per “il Sole 24 Ore”
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Il presidente di Ita Airways Alfredo Altavilla ha comunicato al ministero dell'Economia e delle Finanze le sue dimissioni "condizionate" alla vigilia dell'assemblea ordinaria di Ita Airways, che ha all'ordine del giorno l'esame della sua posizione per la sua rimozione. La lettera è accompagnata dalla richiesta di manleva, con la rinuncia da parte del Mef di qualsiasi azione di responsabilità, e la richiesta di un risarcimento. Dal Mef, che era stato tenuto all'oscuro dell'iniziativa di Altavilla, ieri in serata stavano valutando la fattibilità delle richieste.
Anche la consigliera indipendente Vyvyen Frances Ouseley ha presentato le dimissioni, così come i sei consiglieri espressione del Mef (Lelio Fornabaio, Alessandra Fratini, Simonetta Giordani, Cristina Girelli, Silvio Martuccelli e Angelo Piazza) che la scorsa settimana hanno formalizzato la richiesta di essere sostituiti con una lettera al ministero. Nel Cda resta così in sella solo l'ad Lazzerini.
Ma non è tutto. Con un'integrazione all'Odg che verrà votata oggi, si prevede che con le dimissioni di un consigliere decade l'intero board. Dunque sembra profilarsi un azzeramento del Cda. Arriva dunque a conclusione, questa mattina all'assemblea dei soci, lo scontro esploso nel board di Ita che ha portato il Cda a maggioranza - su iniziativa dei sei consiglieri del Mef - a votare per il trasferimento delle deleghe operative in capo all'ex presidente, nelle mani dell'Ad Fabio Lazzerini.
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I sei consiglieri imputavano ad Altavilla nella gestione della trattativa con il consorzio guidato da Certares di aver ostacolato la conclusione. Ma alla scadenza della trattativa in esclusiva con Certares (che guida il consorzio in alleanza commerciale con Air France-Klm e Delta), lo scorso 31 ottobre il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti ha deciso di non concedere la proroga.
Già dopo la decisione del 31 agosto il ministro Giorgetti aveva evidenziato - come elemento di debolezza dell'offerta di Certares - la mancanza di un partner industriale con competenze specifiche nel settore aereo. Così sono ritornati in gioco Msc-Lufthansa che la scorsa estate hanno presentato un'offerta per l'acquisto dell'80% della compagnia, alla quale però il precedente Governo ha preferito l'offerta di Certares che ha proposto di acquistare il 50% più un'azione di Ita Airways. In partita c'è anche il fondo Indigo Partners che lo scorso marzo aveva manifestato interesse.
Questi due competitor, così come il consorzio guidato da Certares, potranno perfezionare l'offerta per meglio rispondere alle richieste contenute nel decreto sulla privatizzazione dello scorso marzo. Ma oggi l'assemblea ordinaria, oltre ad occuparsi delle dimissioni del board, ha all'ordine del giorno anche l'erogazione di 400 milioni necessari per la sopravvivenza della compagnia, risorse che hanno già avuto il via libera da parte della Commissione europea che ha autorizzato in totale 1.350 milioni.
A fine settembre Ita Airways aveva in cassa circa 200 milioni, ma con la stagione invernale le compagnie aeree bruciano cassa, perché tradizionalmente si viaggia di meno, dunque col passare del tempo in assenza di nuove iniezioni di risorse ci si sta avvicinando alla soglia "cuscinetto" dei 100 milioni. Peraltro, per rispettare il programma di acquisti per il potenziamento della flotta nel 2023, Ita Airways è chiamata a breve ad esercitare un'opzione del valore di 50 milioni di euro. Oggi si terrà anche un'assemblea straordinaria con la modifica dello Statuto per ridurre il numero di consiglieri: dai 7 a 5 (senza contare ad e presidente), un numero nelle intenzioni del Mef in grado di garantire l'operatività della compagnia.
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