IN VACANZA CON GNUDI: IL MINISTRO DEL TURISMO ALLE PRESE CON IL MILIONARIO E MILLENARIO SITO “ITALIA.IT” - LO ZAMPINI SU FINMECCANICA IN DUPLEX CON ORSI - LANDINI IN LIBRERIA CON BOMPIANI (GRUPPO RCS, AZIONISTA FIAT): MA MARPIONNE NON ERA IL NEMICO GIURATO DELLA FIOM? - VUOTO A RENDERE: I SINDACI SI ATTACCANO ALLA BOTTIGLIA - STUDI IL-LEGALI SE I SOCI NON SONO TOGATI - RENZI TRAFORMA PIAZZA SANTA CROCE NELLA NUOVA WOODSTOCK…

Da "Panorama Economy" in edicola domani

1 - Il MINISTRO GNUDI E IL SITO DI PENELOPE...
E quattro. Anche l'attuale ministro del Turismo Piero Gnudi, dopo i
predecessori Lucio Stanca, Francesco Rutelli e Michela Vittoria Brambilla, si prepara a lasciare le sue impronte digitali su www.italia.it, il famigerato portale del turismo italiano, costato finora più di 10 milioni di euro, senza calcolare i link alle varie regioni. È diventato una tela di Penelope.

Un mese fa il Consiglio di Stato aveva scritto quello che sembrava fosse l'ultimo capitolo: respinto il ricorso del consorzio capeggiato dalla Monrif Srl del gruppo Monti-Riffeser, che in un primo momento aveva vinto la gara d'appalto (2,5 milioni), bandita a maggio 2010 dal ministro Brambilla, ed era stata poi esclusa sulla base di un ricorso della seconda classificata, la Unicity Spa. Ma c'è il colpo di scena: Gnudi è insoddisfatto del lavoro fatto finora.

Pensa (confortato, a quanto pare, dal parere di alcuni consiglieri eccellenti come l'ex amministratore delegato di Google Italia Massimo Magrini, e il fondatore di Yoox, Federico Marchetti) che il bando fosse orientato troppo a fare una «vetrina» e troppo poco a offrire servizi ai potenziali turisti. Così Gnudi ha provato a capire se Unicity potesse essere esclusa per un vecchio contenzioso con l'Inps da alcune centinaia di euro di contributi non versati.

Ma pochi giorni fa è arrivato il via libera dell'Agenzia delle entrate, e ora il ministro ha due alternative: rifare il bando, perdendo tempo ed esponendo l'amministrazione al rischio di nuovi ricorsi, oppure chiedere un'integrazione alla società vincitrice. A quanto risulta a Panorama Economy seguirà la seconda via. Con qualche incognita: Unicity saprà e vorrà fare di più? I costi finali resteranno gli stessi? (Stefano Caviglia)

2 - IL TITOLO DEL GOVERNATORE...
«Quella mattina mi chiamò il governatore della Banca d'Italia. E capii che la situazione dell'Italia sui mercati era davvero grave. Ero in ascensore e pensai a quelle due parole sulla prima pagina del Mattino di Napoli il giorno dopo il terremoto dell'Irpinia». Così Roberto Napolitano, direttore del Sole 24 Ore, racconta la genesi di FATE PRESTO con cui ha vinto il premio Ferrari per il miglior titolo del 2011.

3 - ZAMPINI VERSO FINMECCANICA...
Torna il nome di Giuseppe Zampini, a.d. di Ansaldo Energia, al vertice di Finmeccanica insieme a Giuseppe Orsi. L'ipotesi sarebbe quella di dividere le deleghe di Orsi: lui resterebbe presidente e Zampini a.d. Contrario il d.g. Alessandro Pansa che ne uscirebbe ridimensionato. (n.sun.)

4 - LE CONTRADDIZIONI DI LANDINI SCRITTORE...
Ambizioso il titolo: «Cambiare la fabbrica per cambiare il mondo». Tosto l'autore: Maurizio Landini , il duro-e-puro della Fiom, che è sempre in tv e manda al diavolo un giorno sì e l'altro pure la povera Susanna Camusso. Il paladino delle tute blu, nemico giurato di Sergio Marchionne l'autoritario. Adesso è in libreria con quel titolo ambizioso e un editore illustre, Bompiani. Toh, Bompiani, un marchio di Rcs Libri, principali azionisti Mediobanca (14,2%) e Fiat (10,3%). Ma Fiat non era la bestia nera di Landini? Non più, sembra. Visto che le vendite del libro sono accompagnate e sostenute da un un ricco merchandising di Fiom: magliette, gadget e altro. Evidentemente per cambiare la fabbrica serve un bel marchio in libreria. Anche se ha lo stesso «padrone» della fabbrica che si vorrebbe cambiare (Francesco Bogliari)

5 -VUOTO A RENDERE, E' BATTAGLIA...
Ben 6 miliardi di bottiglie di plastica. Questo è stato il consumo degli italiani lo scorso anno, che si sono piazzati al terzo posto al mondo dietro ad Arabia Saudita e Messico. E ora su questa montagna di bottiglie potrebbe essere introdotto il vuoto a rendere. La norma su cui sta lavorando il ministero dell'Ambiente dovrebbe prevedere il vuoto a rendere, cioè una cauzione, per le bottiglie in Pet, quelle in vetro e gli imballaggi in alluminio.

Intanto, se i consorzi per la raccolta e il riciclo temono che il loro sistema possa essere messo a rischio, a essere più scettici sono i Comuni. Questi ultimi, infatti, ricevono un corrispettivo in base alla raccolta differenziata fatta sul loro territorio. Una parte dell'industria è favorevole al vuoto a rendere, considerando che il sistema porterebbe con sé dei risparmi.

Ettore Fortuna, presidente di Mineracqua, la federazione che associa l'80% circa delle aziende dell'acqua, propone un sistema di cauzioni che ne preveda il pagamento da parte di tutti i soggetti della catena, dal grossista fino al consumatore. «Il sistema attuale funziona bene, ma gli obiettivi stabiliti per il riciclo possono diventare più ambiziosi. Noi siamo aperti all'adozione della cauzione, a patto però che i regolatori stabiliscano principi chiari, lasciando ai soggetti che conoscono il mercato la facoltà di organizzarsi senza aumenti di costi». (f.v.)

6 - GLI AVVOCATI AVRANNO IL SEGRETO DI PULCINELLA...
Parlandone in generale, è poco ma sicuro: il tempo renderà giustizia a tutti quelli - una sparuta minoranza - che si ostinano a non gridare «santo subito», qualsiasi cosa dica o faccia il governo dei tecnici. Per esempio rimpiangendo i 500 milioni di euro di business che sarebbero scaturiti dall'istituzione della linea diretta Malpensa-New York chiesta da Singapore Airlines e negata da Roma.

A questo proposito, è anche divertente segnalare che l'apertura della professione legale anche agli studi partecipati da soggetti non-togati (insomma da non-avvocati), apre la porta a un conflitto di legge: da un lato, gli avvocati togati hanno il diritto di opporre il segreto professionale anche al giudice; dall'altra, i soci non-legali non ce l'hanno, questo diritto. Interrogati, devono parlare.

E allora, o si rassegneranno a non sapere nulla delle pratiche più scottanti, o rappresenteranno agli occhi dei clienti una minaccia di forzata pubblicità... Lo ha annotato in un recente intervento pubblico un decano della categoria come Franzo Grande Stevens: banche e assicurazioni, per esempio, potrebbero rendersi socie di studi professionali per «saperne di più» sulle vicende proprie e delle proprie controparti. Ma allora i clienti importanti si faranno furbi e sceglieranno solo studi professionali puri. Una norma inutile in più, tra le tante. (Sergio Luciano)

7 - RENZI: CON MTV, CONTRO LA CHIESA...
Pesa più il voto dei giovani o quello dei cattolici? Per il sindaco di Firenze Matteo Renzi quello dei giovani. E per conquistarlo ha deciso di andare contro Chiesa e magistratura. Tutto per un concerto, quello dei Trl Awards di Mtv per il quale ha concesso piazza Santa Croce. Dopo la kermesse del 2011, il priore della chiesa ha ottenuto l'inibizione del luogo da parte del tribunale. Il Comune, però, ha fatto ricorso in appello e ha confermato che il 5 maggio il concerto si terrà lo stesso. (a.cal.)

8 - LUMBERJACK TURCHE...
Le scarpe Lumberjack in marcia verso la Turchia. Lo annuncia il quotidiano Hurriyet Daily News riportando le dichiarazioni di Aikut Buyukelski, uno dei responsabili del gruppo Zylan (2 milioni di paia di scarpe l'anno, titolare dei negozi Flo): «La trattativa è iniziata sei mesi fa ed entro poche settimane contiamo di chiudere». Dal quartier generale dell'azienda veronese non confermano, lasciando immaginare che sull'intesa ci siano ancora dei problemi. Lumberjack fa capo alla famiglia Antonini ed è stata la risposta italiana a Timberland. (N.Sun.)

 

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