tim cook apple

APPLE MEJO DI UNA BANCA! - L'AZIENDA LANCIA IL SERVIZIO DI "BUY NOW, PAY LATER", CIOÈ "COMPRA ORA E PAGA DOPO", SFIDANDO LE BANCHE SUL TERRENO DEL CREDITO: IL FINANZIAMENTO TRAMITE QUATTRO RATE SPALMATE SU SEI SETTIMANE, A ZERO INTERESSI E COMMISSIONI, SARÀ INTEGRATO NEL WALLET E SARÀ DISPONIBILE PER GLI UTENTI DEGLI STATI UNITI - UN BUSINESS CAMBIATO MOLTO DURANTE I MESI DELLA PANDEMIA, QUANDO LA CHIUSURA DELLE ATTIVITÀ HA SPINTO MOLTE PERSONE A EFFETTUARE ACQUISTI SUL WEB...

Carlotta Scozzari per www.repubblica.it

 

Tim Cook

Apple lancia il servizio "buy now, pay later", ossia "compra ora e paga dopo", con il quale potrà finanziare gli acquisti a rate dei propri clienti. Sebbene per il momento il servizio sarà rivolto solo ai cittadini statunitensi, la novità rappresenta una "invasione di campo" importante da parte di un colosso tecnologico in un'area tradizionalmente riservata alle banche, quella del credito appunto. La notizia è stata data dal gruppo della mela morsicata guidato da Tim Cook in occasione della conferenza annuale per gli sviluppatori del 6 giugno.

 

pay now buy later 4

Più in generale, il servizio di pagamento Apple wallet già disponibile integrerà al proprio interno i finanziamenti rateali. "Apple pay later fornirà agli utenti americani - spiega una nota del colosso degli iPhone - una modalità sicura e senza soluzione di continuità per suddividere il costo di un acquisto effettuato con Apple pay in quattro rate separate dello stesso ammontare e spalmate su un orizzonte di sei settimane, a zero interessi e zero commissioni.

 

Gli utenti potranno ricorrere a Apple pay later al momento del check out con Apple pay o nel Wallet" aggiunge il gruppo di Cupertino, precisando che "Apple pay later sarà disponibile ovunque venga accettato online Apple pay o all'interno dell'app, utilizzando il network di Mastercard".

 

pay now buy later 3

Inoltre, aggiunge la stessa nota, "con Apple Pay Order Tracking gli utenti potranno ricevere ricevute dettagliate e informazioni sullo stato di un ordine nel Wallet per gli acquisti su Apple pay".

 

pay now buy later 2

"L’ingresso di Apple nel BuyNowPayLater dopo aver acquistato Credit Kudos (che sviluppa scoring basato su Psd2) - commenta su Linkedin il banchiere co-fondatore della banca digitale Aidexa, Roberto Nicastro - è uno dei primissimi ingressi di una grande internet company nell’attività bancaria “vera” (quella creditizia).

 

pay now buy later 1

È un’attività ancora poco regolamentata e forse anche per questo attraente per Apple, ma certo questa evoluzione è un possibile “game-changer” per il settore bancario retail. E forse anche per la stessa Apple, in quanto pare sempre più vicina l’introduzione di regole e vigilanza sul BuyNowPayLater".

 

tim cook al lancio dei nuovi prodotti apple 2

In Europa, infatti, nei mesi scorsi Apple ha acquistato la startup britannica Credit Kudos, per una valutazione che indiscrezioni hanno collocato a 150 milioni di dollari. La società del Fintech che opera nell'open banking (fornitura di servizi bancari utilizzando i dati messi a disposizione da un altro soggetto finanziario) si propone, più nel dettaglio, di migliorare, attraverso l'utilizzo dei dati e delle informazioni, le verifiche del merito di credito nei finanziamenti. E c'è chi ha visto nell'acquisizione di Credit Kudos l'intenzione di Apple di rafforzare anche in Europa l'area dei servizi sui pagamenti, avviando anche nel Vecchio continente la possibilità di utilizzare la carta di credito Apple card o, appunto, il neonato "buy now, pay later".

 

Tim Cook

Il business delle Fintech dei pagamenti a rate si è sviluppato fortemente durante i mesi della pandemia, quando la chiusura delle attività ha spinto molte persone a effettuare acquisti sul web. Tra i maggiori operatori del settore ci sono, a livello internazionale, Affirm e Klarna, mentre tra le startup italiane si segnala Scalapay.

 

I regolatori in Europa e Stati Uniti, come evidenzia un articolo del Financial Times, stanno monitorando attentamente il settore, anche per le difficoltà che potrebbero derivare dall'operare in un contesto di tassi di interesse crescenti.

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