APPLE-SAMSUNG, ORMAI È GUERRA NUCLEARE - FINORA, SMARTPHONE E TABLET COLPITI DALLE CAUSE ERANO VECCHIOTTI, E RITIRARLI DAL MERCATO FACEVA POCO DANNO - ORA APPLE CHIEDE IL BLOCCO DI 21 PRODOTTI, TRA CUI IL BEST-SELLER GALAXY S III - SE CONTINUANO COSÌ, LE DUE AZIENDE RISCHIANO DI ANNIENTARSI. SAMSUNG PRODUCE (CON PROFITTO) COMPONENTI PER APPLE: SE SMETTESSE PER RIPICCA, COLPIREBBE MORTALMENTE IL LANCIO DELL’IPHONE 5…

1- SAMSUNG: NUOVO COLPO IN BORSA DOPO MINACCE APPLE SU GALAXY 3
(ANSA) - Nuovo colpo per Samsung alla Borsa di Seul. Il produttore del Galaxy 3 ha ceduto l'1,22% dopo che Apple ha puntato il dito contro il Galaxy 3, il nuovo telefonino di Samsung che non era ancora in vendita negli Usa al momento della causa vinta da Apple e costata ai coreani 1,05 miliardi di dollari per violazione di brevetti industriali.

2- NUOVO ATTACCO DI APPLE A SAMSUNG NEL MIRINO ALTRI VENTUNO PRODOTTI
Ernesto Assante per "la Repubblica"

Apple attacca ancora e questa volta cerca il «colpo grosso » contro Samsung, chiedendo il blocco della vendita sul mercato americano di 21 prodotti di Samsung, soprattuto dei quattro più popolari e importanti per l'azienda coreana, il GalaxyS III, l'S III nella versione venduta da Verizon, il Galaxy Note e il tablet Galaxy Note 10.1 Apple aveva presentato la denuncia contro 17 prodotti accusati di aver violato i suoi brevetti nello scorso febbraio e ha aggiunto ieri, in risposta al tentativo di Samsung di bloccare l'arrivo dell'iPhone 5, aggiungendo altri quattro modelli alla sua richiesta.

Il caso quindi è diverso da quello che ha visto la Apple uscire vincitrice pochi giorni fa e iniziata nell'aprile del 2011, ma la corte è la stessa, nella California del Nord. La corte di San Jose, in questa nuova vicenda legale, ha già accordato il blocco delle vendite del Galaxy Nexus, blocco che però non è mai entrato in vigore perché pende un appello davanti ad una corte di Washington. Nella richiesta presentata ieri e che emenda quella precedente, la Apple afferma che 21 prodotti di Samsung violano i brevetti di Cupertino, «smartphone, media player e tablet, che Samsung ha messo in commercio tra l'agosto del 2011 e l'agosto del 2012».

Samsung ha immediatamente rilasciato un comunicato in cui si sottolinea come la società californiana abbia adottato la controversia legale sulla concorrenza per limitare la scelta dei consumatori sul mercato. L'azienda sudcoreana ha promesso che adotterà tutte le misure legali necessarie a garantire che i suoi prodotti restino disponibili per i clienti americani.

La battaglia, dunque, continua, anche se sullo sfondo resta la «guerra nucleare» che Jobs avrebbe volentieri fatto a Google, proprietaria del sistema operativo Android sul quale sono basati i prodotti di Samsung messi sotto accusa. Guerra che, però, il nuovo capo di Apple, Tim Cook, sembra voler evitare, come sottolineano molte voci di corridoio balzate agli onori della cronaca nelle ultime ore. Sembra, infatti, che siano già in corso delle trattative riservate, un negoziato al posto di un braccio di ferro giudiziario, tra Apple e Google per trovare qualche forma di accordo sulle questioni che riguardano la proprietà intellettuale.

Secondo alcune fonti Tim Cook di Apple e Larry Page di Google si sono visti la settimana scorsa e hanno poi lasciato il tavolo ai loro esperti per limare tutti gli aspetti e i dettagli della questione. Google è fortemente interessata a trovare un accordo con Apple che, forte di una prima sentenza a proprio favore, potrebbe avere delle buone chance di vittoria. E anche Apple, però, potrebbe essere interessata a non far scoppiare un conflitto che, anche in termini di immagine e comunicazione, potrebbe alla fine non avere vincitori e provocare solo problemi all'intero settore e pochi vantaggi ai consumatori.

Quando gli «esperti » avranno elaborato un accordo Cook e Page potrebbero incontrarsi di nuovo per mettere fine ad ogni ulteriore tensione. E questo potrebbe, in parte, anche raffreddare la battaglia con Samsung, che nel frattempo sta già lavorando a device che possano avere meno «somiglianze» con le macchine della Apple.

 

 

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