ARRIVA LA PAN-ACEA – L’AD DI ACEA GALLO FA PULIZIA AI VERTICI E RAFFORZA LA SUA SQUADRA - MA C’E’ ATTESA PER L’ASSEMBLEA DI APRILE IN CUI IL SINDACO SOTTO-MARINO POTREBBE TORNARE ALL’ATTACCO…

Angela Zoppo per "Mf"

Riflettori puntati sul nuovo piano industriale di Acea, che l'ad Paolo Gallo presenterà tra circa un mese. a ridosso dei conti dell'esercizio 2013. Le aspettative sono alte. Gli analisti si attendono la crescita di almeno il 2% dell'ebitda annunciata dal top management della società, grazie al contenimento dei costi e alla gestione più efficiente, ma chiedono anche un passo in più verso l'attesa riorganizzazione azionaria delle gestioni idriche toscane, da tempo in stand-by.

Per Intermonte, in particolare, l'utility controllata al 51% da Roma Capitale avrà «interessanti opportunità di crescita derivanti essenzialmente da operazioni di merger & acquisition e, in particolare, dal consolidamento delle gestioni in Toscana». Atteso anche uno sviluppo più deciso dell'area Ambiente, che nel giro di due-tre anni potrebbe garantire elevati ritorni.

Sempre a marzo, il 10, il gruppo guidato da Gallo pubblicherà i dati del bilancio 2013, che dovrebbero confermare l'andamento positivo registrato dalla società nei nove mesi dell'anno. Nel frattempo sono attese novità incoraggianti sul fronte dell'out-look, che potrebbero arrivare da Moody's dopo la decisione da parte dell'agenzia statunitense di elevare da negativo a stabile quello dell'Italia.

Ma l'appuntamento cruciale per l'utility capitolina resta quello di metà aprile, quando si terrà l'assemblea degli azionisti. II sindaco Ignazio Marino sembra aver deposto la penna (di missive al vetriolo all'indirizzo dei manager non ne sono arrivate più) ma non ancora le armi, almeno stando ai rumor, e in quell'occasione potrebbe scoprire le sue carte.

Intanto Gallo continua a portare avanti il piano di ristrutturazione del gruppo. Fin qui la riorganizzazione ha portato anche a una nuova struttura manageriale, tra promozioni sul campo e new entry, seguite a uscite eccellenti.

L'età media della squadra piacerebbe al premier incaricato, Matteo Renzi: è infatti di 48 anni. Oggi gli uomini chiave del gruppo sono Andrea Bos-sola, 52 anni, passato a dirigere l'area industriale reti lasciando quella idrica ad Alberto Irace, 46 anni, già ad di Publiacque, Luciano Piacenti, 58 anni, a capo dell'area industriale ambiente, e il 41enne Enrico Giglioli, ex McKinsey, arrivato a fine 2013 come responsabile dell'area industriale energia.

Nelle funzioni corporate, invece, la prima linea è presidiata da Franco Balsamo, 53 anni, responsabile amministrazione, finanza e controllo, da Paolo Zangrillo, 52 anni, a capo di personale e organizzazione, e dal 43enne Lorenzo Bianchi, proveniente da Rfi e ora a capo di acquisti e logistica.

A vigilare sui conti ci sono due donne: Elvira Angrisani, 52 anni, responsabile della funzione investor relation, e Liberata Giovannelli, 55 anni, promossa di recente responsabile audit, al posto di Giuseppe Del Villano, 43 anni, che ora segue gli affari legali e societari. Completa la squadra il nuovo responsabile della comunicazione, Stefano Porro, 39 anni, già capo ufficio stampa del ministero dello Sviluppo in tre differenti governi.

 

Nuovo Logo AceaPAOLO GALLOmoodys Giancarlo Cremonesi IGNAZIO MARINO FUNERALI DELLA TRANS ANDREA QUINTERO FOTO LAPRESSE CREMONESI download Stefano Porro photo

Ultimi Dagoreport

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA NON SOLO SI ALLUNGANO MA SI INGARBUGLIANO, E LA FORZATURA DEL BLITZ TRANSOCEANICO DI GIORGIA MELONI RISCHIA DI PEGGIORARE LE COSE – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…