benetton ponte

STAVAMO SCHERZANDO: ATLANTIA DEI BENETTON BRUCIA IN BORSA 4 MILIARDI (-22%) MA IL GOVERNO ''PROBABILMENTE'' PUNTERÀ A UNA SANZIONE E NON ALLA REVOCA DELLA CONCESSIONE, CHE DI FATTO È IMPOSSIBILE PRIMA DI UNA SERIE DI ATTI FORMALI - LA BORSA DI MILANO KO (1,8%) TRA SPREAD E AUTOSTRADE, MENTRE NEL RESTO D'EUROPA I MERCATI RIFIATANO CON LA LIRA TURCA E DAI BUONI SEGNALI SUL COMMERCIO USA-CINA

gilberto benetton

  1. ATLANTIA:CHIUDE IN BORSA A -22% E BRUCIA 4 MILIARDI

 (ANSA) - Atlantia chiude di Borsa in calo del 22,26% a 18,3 euro dopo una seduta costantemente sottopressione. Nella seduta di oggi sono stati bruciati 4,2 miliardi di capitalizzazione che ora si attesta a 15,2 miliardi. Sostenuti anche i volumi di scambi con 33 milioni di pezzi passati di mano, ben oltre la media delle settimane scorse. La posizione del Governo sulle concessioni spaventa tutto il settore autostradale che chiude in rosso con Sias (-7,3%), Astm (-10,5%) ed Autostrade Meridionali (-2,9%).

 

 

  1. AUTOSTRADE, POSSIBILE CHE GOVERNO PUNTI A SANZIONE INVECE DI REVOCA CONCESSIONE, DICE FONTE

Massimiliano Di Giorgio per Reuters

 

fratelli benetton

Il governo considera possibile la strada di una sanzione contro Autostrade, del gruppo Atlantia dopo il crollo del ponte Morandi in alternativa alla annunciata intenzione di revocare la concessione per la gestione della rete.

 

Lo ha detto una fonte governativa a cui è stato chiesto se, cosiderato l’iter complesso e costoso della procedura di revoca, il governo consideri come alternativa la strada di una sanzione.

 

“E’ possibile”, ha risposto la fonte.

 

 

Poco prima il ministro dello sviluppo e del lavoro, e vice premier Luigi Di Maio, ha reiterato la volontà del governo di revocare ad Autostrade la concessione “contestando gravi inadempienze” e senza aspettare “i tempi della giustizia”.

 

GIOVANNI CASTELLUCCI

L’iter in realtà prevede una formale contestazione, che non c’è stata al momento, una verifica in contraddittorio tra le parti e alla fine di un processo che dura diversi mesi, anche il pagamento di diversi miliardi (si stimano tra 15 e 20) da parte del ministero alla società per poter subentrare.

 

 

  1. BORSA: EUROPA POSITIVA, MILANO MAGLIA NERA (-1,83%) CON SPREAD E KO ATLANTIA

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, schiacciata da Atlantia (-22,26%), ha terminato la seduta in negativo e ha lasciato sul campo l'1,83%, dopo essere arrivata a perdere quasi il 2%, ai minimi in un anno. Viceversa, le altre Borse europee hanno fatto bene, sostenute dall'allentamento delle pressioni sulla lira turca (oggi in rialzo del 2,4% sul dollaro e dell'1,6% circa sull'euro; la Borsa turca ha comunque ceduto il 3,2% circa), dal recupero dei tecnologici a Wall Street e dalla possibile ripresa dei negoziati commerciali tra Stati Uniti e Cina.

Giovanni Castellucci

 

A fine seduta Parigi ha guadagnato lo 0,83%, Francoforte lo 0,61%, Madrid lo 0,53% e Londra lo 0,8% circa, recuperando rispetto ai ribassi della vigilia. Su Piazza Affari ha pesato come un macigno il ko di Atlantia, travolta dalla bufera per il crollo del ponte Morandi di Genova e dalla possibilita' che il Governo revochi alla controllata Autostrade per l'I talia la concessione autostradale (in scadenza nel 2038). Male anche gli altri titoli del settore, in particolare la galassia Gavio (-7,3% Sias e -10,5% Astm), nonche' quelli che fanno capo alla famiglia Benetton (-2,16% Autogrill).

 

In Spagna giu' Acs (-1,86%), alleato di Atlantia nell'operazione Abertis. Sul Ftse Mib deboli gli industriali e i bancari, con Banco Bpm (-3,96%) a guidare i ribassi. Il settore del credito paga ancora la pressione sui titoli di Stato italiani con il rendimento del Btp 10 anni in salita (al 3,12% dopo essere arrivato al 3,2%) e lo spread a 280 punti, il massimo da maggio. Sul fronte valutario l'euro e' scambiato in rialzo a 1,1396 dollari, contro gli 1,1368 dell'apertura e gli 1,1345 della chiusura di ieri.

 

gilberto benetton

La moneta unica e' scambiata a 126,226 yen, contro i 125,285 dell'apertura e i 125,67 della chiusura precedente, mentre il cambio dollaro/yen e' a 110,768. Debole il petrolio: i future del Wti a settembre salgono dell o 0,05% a 65,04 dollari al barile, mentre quelli a ottobre del brent calano dello 0,07% a 70,7 dollari.

 

 

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