progetto populous la cattedrale nuovo stadio di milan e inter 1

AVANTI POPULOUS! - INTER E MILAN HANNO LA LORO "CATTEDRALE": TOLTO IL VELO SUL PROGETTO DEL NUOVO STADIO CHE VERRÀ COSTRUITO A POCHE DECINE DI METRI DA SAN SIRO, PROVOCANDONE LA DEMOLIZIONE, PER LA DISPERAZIONE DEI NOSTALGICI - HA VINTO LO STUDIO AMERICANO POPULOUS, QUELLO CHE HA FATTO LA NUOVA CASA DEL TOTTENHAM A LONDRA, MA ANCHE IMPIANTI A LIONE, LISBONA, NEW YORK - PRIMA PIETRA POSATA NEL 2024, SI GIOCA NEL 2027…

Stefano Scacchi per “La Stampa

 

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La Cattedrale non poteva che essere scelta quatto giorni prima di Natale. Inter e Milan hanno tolto il velo, in realtà piuttosto sottile, sul progetto vincente del nuovo stadio, che sorgerà a poche decine di metri da San Siro provocandone la demolizione.

 

Ha vinto lo studio americano Populous, fin da subito accreditato dei favori del pronostico, con il suo stadio che rimanda, nelle intenzioni degli ideatori, alle guglie del Duomo e all'architettura della Galleria.

 

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Da qui il nome di "Cattedrale". Escono di scena "I due anelli", proposti dagli architetti milanesi di Progetto Cmr. L'esito era quasi scontato per la comune provenienza americana di Populous e del Fondo Elliott proprietario del Milan. E per l'elevatissima specializzazione dei vincitori nella realizzazione di stadi in ogni parte del mondo.

 

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L'ultima creazione è la nuova modernissima casa del Tottenham a Londra. Nell'elenco ci sono anche il Groupama Stadium di Lione, l'Estadio Da Luz di Lisbona, gli impianti delle Olimpiadi di Sydney 2000 e Londra 2012.

 

Ma i riferimenti migliori sono altri due, viste le particolarità del nuovo stadio di Milano. Il primo è lo Yankee Stadium di New York, rifatto nel 2009, che ospita due squadre: gli Yankees di baseball e il City di calcio.

 

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Un esempio di condivisione, come sarà la Cattedrale per Inter e Milan, uno dei punti più controversi di questo progetto visto che prolunga la stranezza di due grandi club nello stesso impianto, un'eccezione assoluta ad alti livelli nel calcio europeo.

 

Senza trascurare la diminuzione dai 75.923 di San Siro ai 63.000 della nuova struttura. Un'altra stranezza perché raramente una società rimpicciolisce la capienza, soprattutto quando ha una media spettatori molto elevata.

 

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L'altra fonte di paralleli milanesi, presente nel portfolio di Populous, è il nuovo Wembley che ha cancellato l'inconfondibile facciata con le due mitiche torri costruite nel 1923 dello stadio della Nazionale inglese. In questo caso sarà San Siro a scomparire per far posto al suo successore, immerso nel verde. I nostalgici non si danno pace.

 

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Nel nuovo rendering, dove diminuiscono i grattacieli per rispettare l'ulteriore taglio dei volumi commerciali imposto dal Comune, le vestigia conservate del Meazza sono ancora meno visibili.

 

Resteranno alcune eliche di una delle torri e un ricordo dei giganteschi sostegni rossi del terzo anello, conficcato nel terreno. Impossibile continuare a guardare al passato. Inter e Milan hanno bisogno di incrementare i ricavi da stadio di 70 milioni all'anno, in modo da avvicinare i 120-130 milioni delle altre big continentali.

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Entro il 2022 sarà pronto il progetto esecutivo. Nel 2024 sarà posata la prima pietra. Nel 2027 sarà giocata la prima partita. Con un'incognita. Nel 2026 San Siro chiuderà la sua storia centenaria (è nato nel 1926) con la cerimonia inaugurale delle Olimpiadi invernali. Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, continua a ripetere che intorno non dovrà esserci un cantiere. Sono esigenze diverse da conciliare con qualche acrobazia.

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