BATTUTA D'ARRESTO A PIAZZA AFFARI (-1,02%) - MA LO SPREAD CONTINUA A SCENDERE, A 169 PUNTI - BENE PRYSMIAN (+1,73%) E MONCLER (+2,3%) - GIU' MEDIOBANCA (-3,4%)
Carlotta Scozzari per Dagospia
Dopo i forti guadagni delle ultime seduta, che l'avevano spinta sui massimi del 2011, Piazza Affari ha chiuso la seduta di mercoledì in deciso ribasso, con l'indice Ftse Mib in flessione dell'1,02% a 21.692,04 punti.
Tutta colpa, oltre che delle classiche prese di profitto, del dato leggermente inferiore alle attese degli economisti giunto in giornata dal fronte del mercato del lavoro americano. Nel frattempo, lo spread tra titoli di Stato italiani e tedeschi si è ulteriormente ristretto a 169 punti dai 171 di ieri, scendendo così sotto la barriera critica di 170.
All'interno di un Ftse Mib quasi interamente colorato di rosso, si è distinta al rialzo Prysmian (+1,73%), che ha fatto sapere che ricorrerà al Tribunale dell'Unione Europea contro la multa da 105 milioni comminata dalla Commissione Ue alla società . La ex Pirelli Cavi è accusata insieme ad altri dieci produttori di cavi elettrici ad alta tensione di aver dato vita a un cartello.
Il gruppo Prysmian, dice una nota, "ritiene che l'analisi svolta dall'organismo comunitario sia profondamente viziata da un'istruttoria superficiale e quindi ingiusta e illegittima". Ma la performance migliore del Ftse Mib è stata quella firmata da Moncler, che ha guadagnato il 2,26% dopo che nelle ultime giornate di Borsa si era portata sui nuovi minimi.
Per contro, la flessione più marcata del Ftse Mib è stata quella di Mediobanca, che ha ceduto il 3,39 per cento. Deboli, in generale, tutte le banche: Bpm ha ceduto il 2,47%, Intesa Sanpaolo il 2,37% e Unicredit il 2,25 per cento.
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