BCE, QUANDO SCRIVE DRAGHI SONO DOLORI - LETTERA A MPS: SMALTITE 10 MILIARDI DI SOFFERENZE, ERANO 5,5 LO SCORSO ANNO - UNA NUOVA ETRURIA? RISCHIANO DI PAGARE NUOVAMENTE GLI OBBLIGAZIONISTI - VERTICE AL TESORO (4% DI MPS) CON CDP E FONDO ATLANTE - PIZZINO PESANTE DI RENZI A D'ALEMA: HO MACIGNI NELLE SCARPE SU SIENA

 

Dagonota 

Nell'intervista a Sky, Renzi manda un pizzino a D'Alema e Bersani. il senso è: conosco bene il caso-Siena. E sulle banche non ho sassolini, ma macigni, da togliermi le scarpe. 

 

 

Andrea Greco per “la Repubblica”

 

Con un tempismo a dir poco bislacco, la lettera è arrivata alla vigilia del referendum su Brexit, noncurante del suo esito. Mittente la Bce di Francoforte, destinatario Monte dei Paschi. Due vecchie conoscenze: l' authority del credito continentale e l' istituto senese che più di tutti in un anno e mezzo di unione bancaria è finito dietro la lavagna.

DRAGHIDRAGHI


Pochi e lapidari concetti, finora riservatissimi: «Monte dei Paschi presenti al più presto un piano triennale per riportare a livello fisiologico la percentuale dei crediti in sofferenza della banca», è il succo della missiva. Tradotto in cifre, e in azioni, significa più o meno che i banchieri senesi devono compilare una nuova mappa per smaltire almeno una decina di miliardi di euro di sofferenze lorde, degli oltre 27 miliardi che ne frenano da anni il rilancio. Gli obiettivi sono più alti di quelli del piano strategico Mps di un anno fa, che prevedeva al 2018 la vendita di 5,5 miliardi di sofferenze e il recupero interno di altri 6 miliardi.

DRAGHI RENZIDRAGHI RENZI


Vendere più cattivi crediti però non è semplice né indolore. Poiché Mps li valuta in bilancio in media il 39% del loro valore nominale, mentre sul mercato un euro di sofferenze si compra in media a 20 centesimi, ripulire per bene i libri potrebbe generare un ammanco di capitale fino a 3 miliardi, il triplo della capitalizzazione di Borsa (siamo a 1,12 miliardi dopo la perdita del 69% da gennaio).


Ma per la "cabina di regia" romana che in queste ore cerca di salvare il salvabile, i soci Mps non sono più il problema, benché anche il Tesoro abbia un 4%.

ignazio visco mario draghiignazio visco mario draghi


Il problema sarebbero casomai gli obbligazionisti, se un altro scossone della banca, frutto dell' esito degli stress test che il regolatore londinese Eba annuncerà a fine luglio, fosse come si teme negativo. A un mese dalla diffusione dei risultati, sembra infatti che i criteri di assunzione degli scenari critici posti dall' autorità guidata dall' italiano Andrea Enria siano stati talmente severi e innestati su una realtà già da anni "stressata", da lasciare poche chance di ottimismo sui test degli operatori più fragili.

 

andrea enria large andrea enria large

Preoccupa la sorte di circa 60mila investitori al dettaglio che hanno in portafoglio quasi 5 miliardi in subordinati Mps, carta che potrebbe deprezzarsi pesantemente se le autorità di vigilanza decidessero di chiamare la risoluzione della banca, perché ritenuta non più solida. Per ora questo rischio non c' è: per Siena siamo alle early intervention, quelle misure di intervento tempestivo che le nuove norme assegnano a chi vigila proprio per evitare la "risoluzione" di una banca. E che comprendono, nei casi più gravi, la rimozione del cda e della dirigenza, o la nomina di amministratori temporanei.


Anche se non si arriverà a tanto, governo e banchieri sanno che una meno che ottimale gestione del caso Mps sarebbe nefasta per l' intero Paese. Lo dicono i numeri, sei volte più grandi, per individui e peculio, rispetto agli obbligazionisti delle quattro banche che hanno acceso l' arena politica l' inverno scorso.

Veneto BancaVeneto Banca

Lo sottolinea il momento, di turbolenze borsistiche e vicissitudini interne a vari istituti: da Unicredit il cui nuovo ad Jean-Pierre Mustier dovrà tentare un rafforzamento patrimoniale da almeno 5 miliardi, a Veneto Banca e Vicentina che il fondo Atlante deve ristrutturare per poi rivendere, alle stesse quattro good bank con la loro scatola dei crediti dubbi, da cedere entro settembre anche se finora non si vedono offerte e prezzi decenti.


Del caso Mps si parlerà oggi pomeriggio a Roma, dov' è in agenda una riunione tra membri di vertice del Tesoro, della Cassa depositi e prestiti, e di altri protagonisti che da un paio di mesi hanno costituito il fondo Atlante e cercano di affrontare con responsabilità una situazione complessa. I contatti e le riunioni di giugno tra soci di Atlante, esponenti del governo, banchieri senesi e i loro advisor di Ubs e Citi lasciano ancora aperte più ipotesi.

jean pierre mustier jean pierre mustier

Una è la ricapitalizzazione bis di Atlante, cui servirebbe qualche altro miliardo per poter affrontare la montagna di insolvenze senesi. Il fondo gestito da Quaestio sgr, tra l' altro, tratta da settimane con Mps l' acquisto di crediti difficili. Un' alternativa ad Atlante sarebbe l' apporto delle sofferenze senesi a un veicolo specifico (tipo bad bank), che lasci l' onere di colmare lo sbilancio al compratore della parte "good" dell' istituto.

DALEMA RENZIDALEMA RENZI

L' indiziato numero uno, in quel caso, rimane l' Ubi: tuttavia la banca bresciano-bergamasca intende considerare il dossier solo dopo l' intervento di ripulitura crediti di Atlante, o di consimili attori. E l' ad Victor Massiah è stato finora un negoziatore così esigente da far sfumare ogni trattativa, con Siena e non.

 

Ultimi Dagoreport

veronica gentili alessia marcuzzi roberto sergio giampaolo rossi myrta merlino

“QUESTO PROGRAMMA NON È UN ALBERGO”: AI PIANI ALTI DI MEDIASET SI RUMOREGGIA PER LE FREQUENTI ASSENZE DI MYRTA MERLINO A “POMERIGGIO CINQUE” (LE ULTIME RICHIESTE: DUE GIORNI A MARZO E PONTE LUNGHISSIMO PER PASQUA E 25 APRILE) – VERONICA GENTILI ALL’ISOLA DEI FAMOSI: È ARRIVATA LA FUMATA BIANCA – IL NO DI DE MARTINO AGLI SPECIALI IN PRIMA SERATA (HA PAURA DI NON REPLICARE IL BOOM DI ASCOLTI) – CASCHETTO AGITATO PER LE GAG-ATE DI ALESSIA MARCUZZI - LO SHAMPOO DELLA DISCORDIA IN RAI - IL POTENTE POLITICO DI DESTRA HA FATTO UNA TELEFONATA DIREZIONE RAI PER SOSTENERE UNA DONNA MOLTO DISCUSSA. CHI SONO?

donald trump paolo zampolli

DAGOREPORT - LA DUCETTA SUI TRUMP-OLI! OGGI ARRIVA IN ITALIA IL MITICO PAOLO ZAMPOLLI, L’INVIATO SPECIALE USA PER IL NOSTRO PAESE, NONCHÉ L’UOMO CHE HA FATTO CONOSCERE MELANIA A DONALD. QUAL È IL SUO MANDATO? UFFICIALMENTE, “OBBEDIRE AGLI ORDINI DEL PRESIDENTE E ESSERE IL PORTATORE DEI SUOI DESIDERI”. MA A PALAZZO CHIGI SI SONO FATTI UN'ALTRA IDEA E TEMONO CHE IL SUO RUOLO SIA "CONTROLLARE" E CAPIRE LE INTENZIONI DELLA DUCETTA: L’EQUILIBRISMO TRA CHEERLEADER “MAGA” E PROTETTRICE DEGLI INTERESSI ITALIANI IN EUROPA È SEMPRE PIÙ DIFFICILE – I SONDAGGI DI STROPPA SU PIANTEDOSI, L’ATTIVISMO DI SALVINI E LA STORIA DA FILM DI ZAMPOLLI: FIGLIO DEL CREATORE DELLA HARBERT (''DOLCE FORNO''), ANDÒ NEGLI STATES NEGLI ANNI '80, DOVE FONDÒ UN'AGENZIA DI MODELLE. ''TRA LORO HEIDI KLUM, CLAUDIA SCHIFFER E MELANIA KNAUSS. PROPRIO LEI…”

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?

marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT - L’INTERVISTA RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO” HA MANDATO IN TILT FORZA ITALIA E SOPRATTUTTO TAJANI - IL VICEPREMIER HA REAGITO IN MODO SCOMPOSTO: “NON ABBIAMO BISOGNO DI NESSUNA SVEGLIA. MARINA FA BENE A DIRE CIÒ CHE PENSA MA NON CI HA MAI CHIESTO NÉ IMPOSTO NULLA. QUANTO DETTO DA LEI NON ERA RIVOLTO A FORZA ITALIA” - NEL PARTITO MONTA LA FRONDA VERSO LA FAMIGLIA BERLUSCONI E C’E’ CHI PENSA DI POTERSI EMANCIPARE UNA VOLTA PER TUTTE (MAGARI TROVANDO UN FINANZIATORE DISPOSTO AD ACCOLLARSI I 99 MILIONI DI FIDEJUSSONI GARANTITE DALLA DINASTY DI ARCORE) - AVVISO ALLA "SINISTRA" MARINA: NEL WEEKEND VERRA’ CONDOTTO UN SONDAGGIO RISERVATO PER TESTARE L’APPREZZAMENTO DEL SIMBOLO DI FORZA ITALIA SENZA LA PAROLA “BERLUSCONI”…

giuseppe conte elly schlein

LE INSOSTENIBILI DICHIARAZIONI FILO-TRUMP DI CONTE HANNO MANDATO IN TILT SCHLEIN - TRA I DUE SAREBBE PARTITA UNA TELEFONATA BURRASCOSA IN CUI LA SEGRETARIA DEM AVREBBE FATTO CAPIRE A PEPPINIELLO CHE SE CONTINUA COSÌ IL M5S CROLLERÀ AL 7% - ELLY DEVE FARE I CONTI CON L’AUT AUT DI CALENDA E CON LA MINORANZA CATTO-DEM IN SUBBUGLIO CONTRO CONTE – PEPPINIELLO TIRA DRITTO: PARLA ALLA PANCIA DEI 5 STELLE E ABBRACCIA LA LINEA ANTI-DEM DI TRAVAGLIO SU RUSSIA E TRUMP. MA "LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO" SA BENISSIMO CHE, SENZA UN ACCORDO COL PD, A PARTIRE DAL PROSSIMO VOTO REGIONALE, NON VA DA NESSUNA PARTE…