L’AMERICA AGGIUNGE 321MILA POSTI DI LAVORO: IL DOLLARO SI RAFFORZA, L’EURO CALA (1,23 $) E PIAZZA AFFARI VOLA (+2,7%) - PUBBLICITÀ: GLI INVESTIMENTI GENNAIO-OTTOBRE CALANO DEL 3,4%

 

1.BORSA: EUROPA ALLUNGA PASSO DOPO DATI USA CON MILANO A +2,7%, EURO SOTTO 1,23$

JACOB LEW E BARACK OBAMA JACOB LEW E BARACK OBAMA

Radiocor - Le Borse europee stanno allungando il passo, sulla scia della pubblicazione dei dati economici statunitensi e in particolare di quelli relativi all'occupazione, cresciuta oltre le attese. Il Ftse Mib, che poco fa saliva del 2,28%, adesso mette a segno un progresso del 2,7%. Sono migliorate anche Parigi (da +1,41% a +1,92%) e Francoforte (da +1,53% a +1,84%). Al contrario l'euro si e' indebolito rispetto al biglietto verde subito dopo la diffusione dei dati Usa. La moneta unica, che passava di mano a 1,2363 dollari, ha toccato un minimo a 1,2299 dollari, per risalire adesso a quota 1,2317 dollari. Il biglietto verde si e' rafforzato anche sullo yen, passando da quota 120,53 a 121,08.

 

ALI NAIMI MINISTRO DEL PETROLIO ARABIA SAUDITAALI NAIMI MINISTRO DEL PETROLIO ARABIA SAUDITA

2.GREGGIO, BRENT IN CALO VERSO 69 DOLLARI DOPO TAGLIO PREZZI ARABIA SAUDITA

 (Reuters) - Seduta debole per il greggio, con il Brent che scende verso i 69 dollari al barile e si avvia a chiudere la seconda settimana negativa.

Ieri l'Arabia Saudita ha tagliato i prezzi ufficiali del petrolio che vende a Usa e Asia, in una mossa che gli analisti leggono come un intensificarsi della battaglia per le quote di mercato una settimana dopo il rifiuto del paese a sostenere una riduzione della produzione di greggio da parte dell'Opec.

 

"Sta pesando sul mercato, mostrando che l'Opec non è pronta a mettere fine alla guerra dei prezzi", commenta l'analista di Commerzbank Eugen Weinberg. "Più basso è meglio è sembra essere il nuovo paradigma per l'Opec".

 

Intorno alle 11,30 il contratto sul Brent per consegna gennaio cede 41 cent a 69,23 dollari. La scadenza analoga del greggio Usa arretra di 45 cent a quota 66,36.

La forza del dollaro, che di recente ha toccato i massimi di due anni contro l'euro, è un altro fattore che sostiene le quotazioni del greggio.

 

3.NFP US: SUPERDATO, +321K A NOVEMBRE, OTTIMA LA CRESCITA SALARI

OPEC OPEC

Trend Online – L’US Bureau of Labor Statistics (BLS) ha comunicato che, nel mese di novembre, sono stati creati, nei settori non agricoli, 321 mila nuovi posti di lavoro, dato ben superiore alle aspettative del consensus (+230k). Il tasso di disoccupazione è rimasto invariato al 5,8% rispetto al mese precedente.

Positive le revisioni delle cifre dei mesi precedenti (settembre rivisto al rialzo dal +256k a +271k, ottobre da +214k a +253k).

 

Poco mossi i tassi di disoccupazione dei vari gruppi, giovani (17,7%), donne (5,3%), uomini (5,4%), afroamericani (11,1%), asiatici (4,8%), ispanici (6,6%).

Buono il contributo di creazione di posti di lavoro del settore dei servizi (+86k), del comparto retail (+50k), del comparto manifatturiero (+28k) e del settore health care (+29k).

Interessante la crescita dei salari che ha mostrato un +0,4% rispetto al mese precedente ben superiore alle attese (+0,2%). Il dato è particolarmente seguito dalla Federal Reserve perché influenza direttamente anche la spesa per consumi (e di conseguenza il PIL).

 

Valutazione

EURO DOLLARO EURO DOLLARO

Le cifre sul mondo del lavoro sono state particolarmente positive. La reazione più chiara alla pubblicazione del dato si è osservata sul grafico dell’eurodollaro con un marcato rafforzamento del biglietto verde sulla moneta unica.

 

Il cross si è portato al di sotto di 1,23 toccando un minimo intraday a 1,2279. Il mondo del lavoro statunitense continua a evidenziare dati positivi e consistenti. La Federal Reserve è sempre più vicina a un aumento del costo del denaro. Unica preoccupazione sembra essere rimasta l’andamento dell’inflazione. Con il crollo dei prezzi energetici anche l’indice generale dei prezzi al consumo potrebbe essere influenzato e quindi ritardare la scelta di alzare il costo del denaro.

A cura di Filippo Diodovich Strategist IG Italia

 

4.PUBBLICITA': NIELSEN, INVESTIMENTI GENNAIO-OTTOBRE CALANO DEL 3,4%

foto di ico gasparri   il sesso e la pubblicita'  45foto di ico gasparri il sesso e la pubblicita' 45

Radiocor - In Italia il mercato degli investimenti pubblicitari ha chiuso i primi dieci mesi dell'anno con un calo del 3,4% rispetto allo stesso periodo del 2013. In termini assoluti, questo significa una contrazione di 176 milioni di euro in confronto al periodo gennaio-ottobre di un anno fa. I primi nove mesi del 2014 si erano chiusi con una flessione del 3,2%. Secondo i dati Nielsen, guardando ai singoli mezzi, il calo della tv e' dello 0,9%, mentre i quotidiani vedono un -10,1%, i periodici registrano un calo del 7,8% e la radio del 2,5%, grazie all'andamento positivo degli ultimi due mesi. Internet, invece, e' tornata ad avere il segno piu', con una crescita dello 0,2%.

 

5.NATTINO VUOLE BANCA CESARE PONTI, CARIGE FRENA ANCORA

E.D. per il “Corriere della Sera” - Le manifestazioni di interesse per Banca Cesare Ponti iniziano ad arrivare anche se la cessione della private bank da parte di Carige, pur contenuta nel capital plan presentato alla Bce, non è del tutto scontata. Carige ha inserito la vendita di Cesare Ponti nelle misure per far fronte alla ricapitalizzazione da 814 milioni richiesta da Bce dopo la bocciatura agli stress test ma a malincuore e non è del tutto convinta della necessità di questo passo.

 

GIANPIERO NATTINO GIANPIERO NATTINO

Inoltre uno dei possibili investitori su Carige, l’imprenditore Andrea Bonomi, non sarebbe favorevole alla cessione. Incaricata da Carige per curare la gara è Equita ma non si è ancora mosso nulla in attesa della risposta di Bce sul capital plan. Intanto Arturo Nattino, ceo della romana Banca Finnat, ha detto di aver «presentato una manifestazione di interesse per l’acquisizione di Cesare Ponti, che rappresenta per noi un buon investimento perché ha un bacino di insediamento fra Lombardia e Liguria complementare al nostro: ci possiamo integrare bene per asset e area».

 

 

L’interesse è stato confermato a margine della trimestrale di Finnat (utile netto di 3,32 milioni, +6%) e della presentazione da parte di New Millennium Sicav (costituita da Finnat) della domanda di quotazione sul nuovo segmento di Borsa dedicato ai fondi aperti.

 

6.ENERGIA ALLE IMPRESE, INDAGINE SUI CONSULENTI FITTIZI DI EDISON

F.Mas. per il “Corriere della Sera” - Fatture false, intermediari fittizi, energia venduta a «tariffe manipolate» a piccole e medie imprese, svariati milioni di euro spariti e un colosso energetico attorno al quale tutto ruota: Edison. È il cuore dell’inchiesta della Procura di Bolzano per associazione a delinquere, reati fiscali, corruzione tra privati e riciclaggio, che alcune settimane fa ha portato la Guardia di Finanza altoatesina a perquisire — in gran riserbo — la sede del colosso in Foro Bonaparte a Milano.

 

Un blitz di cui solo ora filtrano indiscrezioni. L’indagine verte su una serie di fatture emesse da consulenti che solo formalmente avrebbero operato come intermediari nei contratti di fornitura di energia, con «diversi milioni» incassati per attività di fatto inesistenti. L’inchiesta «Black out» del pm Igor Secco parte da una denuncia del Consorzio Energia Nord Ovest di Alessandria, uno dei più grandi d’Italia con 1.700 aziende associate, legato a Confapi. Gli inquirenti si sono concentrati sulla bolzanina Eneco Energia, una società che commercializza energia. Fino al 2006 era del gruppo Podini di Bolzano, poi è stata ceduta ad Edison e infine incorporata nel 2010 in Edison Energia, la controllata che si occupa della vendita sul mercato libero. Sono una decina finora gli indagati, tra i quali l’ex ceo del Consorzio, Enrico Taverna.

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Nelle vendite all’ingrosso il ricorso ai mediatori è diffuso. Ma qui alcune fatture sarebbero state emesse da consulenti che mai si sono occupati di intermediazione di energia o da società di comodo, aperte e chiuse in poco tempo, che non hanno versato l’Iva o le imposte sui redditi, per creare provviste di denaro da spartire successivamente. Il sospetto è che ci siano state «collusioni» con funzionari di Edison. Sembra tuttavia che i vertici del gruppo non fossero a conoscenza delle fatture inesistenti.

 

7.GENERALI VENDE ATLANTIA E INCASSA 223 MILIONI

Group CEO Mario Greco Group CEO Mario Greco

R.E. per “la Stampa” - Mario Greco mette sul mercato la sua quota in Atlantia e Generali fa un altro passo sulla strada del disimpegno dalle partecipazioni in società ormai non più considerate strategiche. Il Leone, attraverso una procedura accelerata, ha collocato presso investitori istituzionali un pacchetto pari all’1,4% della holding cui fa capo Autostrade per l’Italia e Adr.

 

Sono state offerte, e risultano sottoscritte a un prezzo di 19,26 euro, 11,6 milioni di azioni: l’incasso è di 223 milioni di euro, non lontano dalle quotazioni di Borsa (19,75 euro la chiusura a Piazza Affari) che valorizzavano il pacchetto 229 milioni. A curare l’operazione sono state Bofa Merrill Lynch e Banca Imi per conto della gestione del risparmio della compagnia assicurativa che aveva in carico la partecipazione. Da Trieste si osserva che si tratta di «normale attività dell’asset management». Oggi è in programma la riunione di fine anno del cda del gruppo assicurativo.

 

8.FERROVIE, 10 MILA POSTI IN PIÙ - IL NUOVO ORARIO PUNTA SULL’EXPO

R.E. per “la Stampa” - Sarà Expo la parola chiave della strategia di Trenitalia nel 2015. Gran parte del nuovo orario che scatta il 14 dicembre, e che prevede ben 10mila posti in più, è dedicata all’esposizione milanese. L’anno prossimo sarà Milano il vero hub, con 236 corse al giorno da tutta Italia, di cui 148 Frecce. Rho Fiera, la stazione che servirà proprio l’Expo, godrà di 67 nuove fermate dal 26 aprile al 31 ottobre 2015: 19 Frecciarossa, 18 Frecciabianca, quattro InterCity Notte, 26 collegamenti da Svizzera e Francia.

MICHELE 
ELIA
MICHELE ELIA

 

Sul fronte pendolari, la promessa è di completare, entro il 2015, la consegna di 210 treni regionali, tra diesel ed elettrici, e di mettere in circolazione oltre 1.100 carrozze. Tra i nuovi convogli spicca il treno diesel della polacca Pesa, di cui da gennaio partirà la consegna a Marche, Molise, Basilicata, Abruzzo e Toscana, per un investimento di 160 milioni. Il sistema regionale muove 8.500 treni e oltre 2,3 milioni di passeggeri al giorno e si prepara a una transizione, visto che il 31 dicembre scade il 90% dei contratti con le Regioni.

 

 

 

 

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