ruag ammotec produzione proiettili munizioni

COLPI IN CANNA! BERETTA RADDOPPIA IL FATTURATO E DIPENDENTI - L'AZIENDA PRODUTTRICE DI ARMI ACQUISTA LA SVIZZERA RUAGAMMUTEC, PRINCIPALE PRODUTTORE EUROPEO DI PROIETTILI DI PICCOLO CALIBRO - GRAZIE ALL'ACQUISIZIONE, IL GRUPPO FONDATO NEL 1526 SUPERERÀ I 6MILA DIPENDENTI E RAGGIUNGERÀ UN FATTURATO DI CIRCA 1,5 MILIARDI DI EURO, CON 5 NUOVI SITI PRODUTTIVI E 16 NUOVE AZIENDE OPERANTI IN 12 PAESI - IL TEMPISMO DELL'OPERAZIONE FA STORCERE IL NASO AGLI ESPERTI, MA PER BERETTA: "SOLO UNA BRUTTA COINCIDENZA"

1. BERETTA SI COMPRA I PROIETTILI SVIZZERI FATTURATO E DIPENDENTI RADDOPPIANO

Benedetta Vitetta per “Libero quotidiano”

 

ruag ammotec 1

RuagAmmutec, il principale produttore europeo di proiettili di piccolo calibro che possiede marchi prestigiosi come RWS, Norma, Rottweil e Geco. Grazie all'acquisizione il Gruppo fondato nel 1526 a Gardone Valtrompia (BS) da Bartolomeo Beretta e che è ancora oggi a controllo famigliare, supererà i 6mila dipendenti (2.700 sono quelli in arrivo da Ruag Ammutec), raggiungerà un fatturato di circa 1,5 miliardi di euro e un ebitda che passerà da 145 a circa 300 milioni.

pistola beretta 92 fs

 

 In più il gruppo di armi si troverà a gestire 5 nuovi siti produttivi (in Svizzera, Germania, Svezia, Ungheria e uno negli States) e 16 nuove aziende operanti in 12 Paesi diversi che farà salire a oltre 50 le controllate della holding lussemburghese della famiglia Beretta.

 

OTTIMA COMPLEMENTARIETÀ

«È stata una lunga trattativa perchè, l'azionista era il governo svizzero e trattare con un ente governativo è sempre molto complicata. Molti erano i partecipanti all'asta» rivela a Libero, Pietro Gussalli Beretta, presidente e ad di Beretta Holding, «fino a pochi mesi fa eravamo in 11 e poi siamo rimasti solo noi. Unico gruppo italiano in corsa. Ma la vera sfida inizia da domani» annuncia con soddisfazione il top manager, «ciò che mi fa piacere dire è che questa operazione dà valore sia al grande sforzo portato avanti da un'impresa familiare come la nostra che fin da subito ha creduto questo, sia darà lustro anche all'Italia».

produzione munizioni 4

 

Quella di Ruag Ammutec può essere considerata un'acquisizione di «perfetta complementarità» prosegue Pietro Gussalli Beretta, «noi abbiamo le armi da fuoco e le ottiche (binocoli, visiere e puntatori laser, ndr), loro le munizioni, praticamente non c'è alcuna sovrapposizione. Per questo son convinto ci saranno importanti sinergie sia nella distribuzione sia nella ricerca».

ruag ammotec 2

 

L'acquisizione- in cui l'azienda brescia è stata assistita da Bnp Paribas e Mediobanca- bilancia il profilo geografico del gruppo bresciano, che genererà un'analoga quota di ricavi circa il 45% - in Europa e negli Usa, da dove oggi proviene quasi il 60% del fatturato complessivo. Top secret il valore dell'operazione, realizzata con un mix di cassa e debito, ma secondo la stampa svizzera, il valore di Ruag Ammontec s' aggirerebbe attorno ai 400 milioni di euro.

ruag ammotec 3

 

LA DIFESA EUROPEA

E parlando di armi, minuzioni e proiettiili, il pensiero inevitabilmente corre subito alle terribili e drammatiche immagini che da quasi quindici giorni arrivano dall'Ucraina. «Beh questo, ahimè, non l'avevamo previsto. Purtroppo è solo una brutta coincidenza» prosegue l'imprenditore lasciando trasparire nella voce un velo di rammarico.

 

ruag ammotec 4

«La situazione è davvero angosciante...Ciò che posso dire, però, è che tutto quel che sta accadendo enfatizza ancora di più l'importanza di avere una Difesa a livello europeo. Un progetto che dovrà essere realizzato dalla politica e dai governi, ma a cui poi noi industriali dovremmo saper rispondere con gli strumenti migliori e più adatti. Dobbiamo essere pronti alle sfide del prossimo futuro ed essere sempre all'altezza della situazione».

produzione munizioni 3

 

2.NASCE IL POLO DELLA DIFESA DA UN MILIARDO E MEZZO

Sandra Riccio per “la Stampa”

 

ruag ammotec 5

Beretta Holding raddoppia. La storica azienda bresciana, che produce armi da fuoco leggere ma anche binocoli, visiere e puntatori laser, ha rilevato Ruag Ammutec, numero uno europeo nei proiettili di piccolo calibro, in mano a Ruag International, gruppo svizzero controllato dal governo di Berna che sta dismettendo le attività collegate alla difesa.

 

ruag ammotec 6

L'operazione rappresenta la più importante acquisizione nel settore messa a segno da un gruppo a controllo familiare: Beretta Holding è stata fondata nel 1526 a Gardone Valtrompia (Brescia) da Bartolomeo Beretta. Con questa mossa la società passerà da oltre 3 mila a oltre 6 mila dipendenti. Il fatturato crescerà dagli 810 milioni del 2020 a 1,5 miliardi. Tendenza analoga anche per i margini di guadagno con l'ebitda che salirà da 145 a circa 300 milioni.

 

Con l'aggiunta di cinque siti produttivi (quello in Baviera da 1.600 dipendenti diventerà il più grande del gruppo) e 16 aziende operanti in 12 Paesi, saliranno ad oltre 50 le controllate della holding lussemburghese della famiglia Beretta. Il presidente e ad, Pietro Gussalli Beretta, ha parlato di momento «molto speciale nella storia del gruppo» e ha sottolineato la «perfetta complementarità» dell'acquisizione: «abbiamo le armi da fuoco e le ottiche, Ruag Ammotec ha le munizioni, praticamente nessuna sovrapposizione».

produzione munizioni 2

 

Beretta si attende «importanti sinergie» sia nella distribuzione che nella ricerca. Il prezzo dell'operazione, portata a termine con un mix di cassa e debito, non è stato rivelato anche se, secondo la stampa svizzera, la valutazione di Ruag Ammontec si aggirerebbe sui 400 milioni di euro.

 

L'acquisizione bilancia il profilo geografico del gruppo bresciano, che genererà un'analoga quota di ricavi - circa il 45% - in Europa e negli Usa, da dove attualmente proviene quasi il 60% del fatturato. Ruag Ammotec - titolare di marchi come Rws, Norma, Rottweil, Geco e fornitore sia dell'esercito svizzero che di quello tedesco - genera due terzi dei suoi ricavi nel settore civile e la restante parte in quello militare.

produzione munizioni 1

 

 Beretta si è impegnata a mantenere tutti i siti produttivi e i 2.700 dipendenti. Il closing è atteso entro sei mesi, una volta ottenute le autorizzazioni governative. Il gruppo bresciano stava lavorando da tre anni all'acquisizione di Ruag. Nel marzo dello scorso anno Berna aveva annunciato l'intenzione di cedere Ruag Ammotec, che ha sede a Thun, a condizione però che venissero mantenuti sia lo stabilimento, sia i posti di lavoro. -

Ultimi Dagoreport

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE STRATEGIA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E GIORGIA MELONI COL CAZZO CHE CE LO MANDA: HA CONFERMATO PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE GESTITO DA MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE FICHES CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO PER L’ASSOLUZIONE DI SALVINI: SE NE FREGANO DELLA LEGA E VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD…

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...