mario draghi bandiera italiana

LE BOMBE DI PUTIN DISTRUGGONO LA NOSTRA ECONOMIA - L’INFLAZIONE E LA CRISI ENERGETICA PROVOCATE DALLA GUERRA IN UCRAINA MANDERANNO IN FUMO IL 3% DEL PIL ITALIANO NEL 2022. LA COMMISSIONE EUROPEA HA GIÀ RIVISTO AL RIBASSO LE STIME DI CRESCITA A POCO PIÙ DEL 4%. IL NOSTRO PAESE RISCHIA DI TORNARE AI TASSI DI CRESCITA ASFITTICI DELL’ERA PRE-COVID. POTREBBERO SALTARE 184MILA IMPRESE E 1,4 MILIONI DI POSTI DI LAVORO...

GLI OCCHI DI VLADIMIR PUTIN

Gian Maria De Francesco per “il Giornale”

 

La festa appena cominciata è già finita. L'inflazione dell'energia e la crisi provocata dalla guerra in Ucraina rischiano di incenerire il 3% del Pil nel 2022. È quanto sottolineano una ricerca di Confcooperative e Censis presentata ieri e intitolata La guerra dell'energia.

 

daniele franco mario draghi conferenza stampa sulla manovra

Considerato che la Commissione Ue ha rivisto già al ribasso le stime di crescita dell'Italia quest' anno a poco più del 4%, in linea con la media comunitaria, se tale scenario si concretizzasse, il nostro Paese tornerebbe ai tassi di incremento asfittici registrati fino al 2019. Insomma, l'euforia e l'entusiasmo generati dalla ripresa e dal Pnrr sarebbero solo ricordi sbiaditi.

 

informativa di roberto cingolani al senato 1

«Un macigno che potrebbe mandare in default 184mila imprese che danno lavoro a 1,4 milioni di persone e rappresentano il 10,9% del valore aggiunto del sistema produttivo», ha commentato Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative. L'incidenza dei fallimenti sarebbe maggiore fra le imprese dei servizi (20,5%) e fra le piccole (21,3% nella classe 3-9 addetti).

MARIO DRAGHI DANIELE FRANCO

 

Secondo Gardini, «per un'economia di guerra occorrono misure di guerra» come la compensazione automatica dei 60 miliardi di crediti di imposta vantati dalle imprese nei confronti della Pa con i debiti d'imposta.

 

«Questo sarebbe particolarmente utile per la disponibilità di cassa delle imprese che si stanno indebitando per pagare la bolletta elettrica triplicata rispetto allo scorso anno», ha concluso il presidente di Confcooperative. La richiesta delle coop, tuttavia, si infrange contro uno scoglio che si chiama scostamento di bilancio.

CARO BENZINA

 

È chiaro che se la crescita si riducesse a questione di decimali, i rapporti debito/Pil e deficit/Pil (nel 2021 al 150,3%) resterebbero particolarmente elevati e dunque, anche in caso di ulteriore proroga al 2023 dello stop al Patto di Stabilità, non sarebbe consentito un eccesso di indebitamento viste le condizioni iniziali. Tanto più che la Bce non pare disposta a rimodulare la progressiva stretta monetaria (con l'aumento dei tassi) resa necessaria dalla salita dell'inflazione.

 

Ecco perché il Consiglio dei ministri, che dovrebbe svolgersi domani, impronterà gli interventi contro il caro-energia alla sobrietà. Stamattina, intanto, il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, riferirà al Senato degli orientamenti del governo definiti nel pre-Consiglio di ieri. Ma la sostanza dovrebbe rimanere sempre la medesima. L'idea di fondo è adottare la stessa soluzione ideata dalla Francia (il ministro degli esteri transalpino Le Drian sarà invitato alla riunione): uno sconto trimestrale di 15 centesimi sul costo dei carburanti.

 

informativa di roberto cingolani al senato 3

I 400 milioni stimati di extragettito Iva da benzina e diesel non sono, però, sufficienti per una misura che dovrebbe costare intorno agli 1,5 miliardi di euro. Per tutto il resto sarà obbligatorio attendere il Consiglio Ue della prossima settimana per avere l'ok alla tassazione degli extraprofitti delle aziende energetiche in modo da avere più risorse disponibili nonché per verificare qualche progresso sulla possibilità di imporre un tetto ai prezzi del gas. Senza scostamento bisognerà fare di necessità virtù.

rincari benzina diesel 3rincari benzina diesel 1rincari benzina diesel 4rincari benzina dieselXI JINPING VLADIMIR PUTIN - VIGNETTA DI GIANNELLI

Ultimi Dagoreport

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…