LA GUERRA CORRE SUL FILO - LA BORSA HA PREMIATO LA NOMINA DI GUBITOSI, MA VIVENDI PROMETTE BATTAGLIA: ''NO ALLO SCORPORO DELLA RETE''. I FRANCESI SPERANO NELL'ENNESIMO RIBALTONE QUANDO SI RIUNIRÀ L'ASSEMBLEA PER NOMINARE I REVISORI. MA DAVVERO UN MANAGER DI LUNGO CORSO COME GUBITOSI PRENDE IL POSTO DI AD PER RESTARE SOLO UN MESE? - COSA SUCCEDERÀ CON PERSIDERA, SPARKLE E OPEN FIBER
1. TIM, OK DELLA BORSA A GUBITOSI SU PERSIDERA SI RIAPRONO I GIOCHI
Rosario Dimito per “il Messaggero”
Piazza Affari plaude alla nomina di Luigi Gubitosi quale nuovo amministratore delegato e direttore generale di Tim. Ieri il titolo ha chiuso con un guadagno del 3,9% a 0,547 euro dopo aver toccato quota 0,555 euro.
In particolare, il mercato apprezza la possibilità che l' arrivo di Gubitosi possa favorire le operazioni sulla rete che in questi anni sono sempre state rinviate. Non a caso è sensibilmente aumentato il volume degli scambi, con 134 milioni di azioni passate di mano rispetto ai 93 milioni di venerdì scorso.
DELEGHE DA CONTI
Intanto la prima giornata di lavoro di Gubitosi è stata caratterizzata da una serie di riunioni per riassumere i numerosi dossier aperti e per incontrare i top manager anche one-to-one. Alle 10 ha visto la prima linea dirigenziale, di cui da ieri non fa più parte Alessio Vinci, già responsabile della comunicazione della stessa Alitalia.
Non sono state al momento prese ulteriori decisioni anche se si apprende che Gubitosi intende semplificare l' organizzazione. Il presidente Fulvio Conti è stato tra i primi a incontrarlo, sia per attivare il trasferimento delle deleghe ricevute ad interim sia per fare il punto sulle questioni più urgenti.
Sul tema della rete, che vede impegnato in prima fila il chief infrastructure officer Stefano Siragusa, Gubitosi dovrà lavorare nelle prossime settimane a stretto contatto con il governo; proprio ieri, il vicepremier Matteo Salvini ha dichiarato che è «un dossier fondamentale per la sicurezza del Paese che riguarda anche le infrastrutture dei dati che sono la ricchezza del futuro». Gubitosi avrebbe già fatto delle valutazioni sul tema, che dovrebbe condividere con l' esecutivo in un incontro atteso a breve.
marco morelli gubitosi e gabriele galateri
Non ha voluto invece commentare la possibile fusione, Elisabetta Ripa, ad di Open Fiber. «Prevediamo di chiudere l' anno con 4,8 milioni di unità immobiliari connesse, avendo già aggiudicato commesse per 1 miliardo attraverso 48 gare».
All' attenzione del nuovo amministratore delegato è da subito il dossier Persidera. Il predecessore Amos Genish, essendo vicino a Vivendi, voleva accelerare la vendita della società dei mux al fondo ISquared, onde liberare la media company transalpina di ogni possibile impedimento Antitrust in caso di ritorno in sella di Vivendi. ISquared non sembra tuttavia intenzionata ad alzare l' offerta da 240 milioni e, contemporaneamente, Gedi, socio di Tim in Persidera, preferirebbe vendere a Rai Way la sola parte infrastrutturale per circa 220 milioni.
ARRIVA L' ASSEMBLEA
Non avendo Gubitosi condizionamenti con i francesi e forte dei suoi trascorsi in Rai, la cessione della sola infrastruttura massimizzerebbe l' incasso e consentirebbe di valorizzare i cinque mux, che il mercato stima 20 milioni ciascuno.
Intanto i francesi preparano la controffensiva. Ieri un portavoce ha ricordato che Elliott dovrà convocare presto un' assemblea per i revisori e loro potrebbero utilizzare l' occasione per rifare il cda. Infine, sempre riguardo a Vivendi, la Procura di Milano ha ottenuto la proroga delle indagini sulla tentata scalata da parte di Vivendi a Mediaset e per la quale sono indagati per manipolazione del mercato il numero Vincent Bollorè e Arnaud De Puyfontaine.
2. TIM, VIVENDI SULLE BARRICATE: «NO ALLO SCORPORO DELLA RETE»
Maddalena Camera per il Giornale
GIUSEPPE CONTE ARNAUD DE PUYFONTAINE
Primo giorno da ad di Tim per Luigi Gubitosi, eletto domenica a maggioranza dai consiglieri di Elliott, contrari quelli di Vivendi. Gubitosi ieri non ha fatto mancare la sua presenza in azienda e dopo aver riunito le prime linee della società ha già compiuto un primo passo con il licenziamento del capo della comunicazione, Alessio Vinci, peraltro scelto dall' ad uscente Amos Genish e dunque da Vivendi. Le sue deleghe saranno prese a interim dalla stesso Gubitosi.
I francesi sono sempre più sul piede di guerra: «Vivendi resta un investitore di lungo periodo in Tim ora la società dovrà presentare un nuovo piano che avrà al centro le priorità di Elliott, ossia lo smembramento di Tim. Noi siamo contrari allo scorporo della rete se viene fatto cedendo il controllo dell' infrastruttura stessa», ha detto il portavoce del gruppo transalpino, Simon Gillham.
bollore de puyfontaine assemblea vivendi
La media company di Vincent Bolloré ritiene indispensabile la convocazione di una assemblea entro Natale per nominare la società di revisione dei conti. Potrebbe essere l' occasione per la stessa Vivendi per cercare di riprendere il controllo del cda di Tim. La mossa però non convince: un manager di lungo corso come Gubitosi non avrebbe, infatti, accettato la poltrona di ad con la prospettiva di restare meno di un mese.
Può essere dunque che la presa di Vivendi sulla rete, dopo la pesante svalutazione nei conti dell' ultima trimestrale (2 miliardi), si possa allentare. Certo è che Parigi, nel medio-lungo periodo, cercherà di tornare alla guida della società. Gubitosi dovrà quindi impostare un nuovo piano industriale che crei valore per tutti gli azionisti.
L' accordo con Open Fiber per realizzare una sola rete in fibra ottica a cui dovrebbero essere assegnate dall' Agcom tariffe wholesales (ossia all' ingrosso, orientate agli investimenti fatti, come quelle ciò per Terna sulla rete elettrica), potrebbe rappresentare una buona opportunità per i conti di Tim, Piazza Affari ha intanto reagito positivamente alla nomina di Gubitosi, spingendo il titolo Telecom in rialzo del 3,99%.
Per Banca Akros, la nomina del nuovo ad accelera la cessione di asset, a partire dalla rete fissa ma rimangono le incertezze sul fronte strategico e della governance. Mentre gli analisti di Raymond James sono scettici sul piano proposto da Elliott specificando che i target di valutazione indicati dal fondo sui diversi asset, a cominciare dalla rete, non sono credibili.
Sul fronte delle dismissioni, oltre alla trattativa che dovrà essere fatta con Open Fiber, ci sono quelle che l' ex-ad Amos Genish (rimasto in cda) aveva avviato. Ossia Persidera e Sparkle, su cui è stato dato un mandato a Rothschild, ma anche una ulteriore quota delle torri di Inwit potrebbe finire sul mercato.
Preoccupati i sindacati che chiedono nuovamente, con forza, un tavolo con il governo per valutare eventuali ricadute sull' occupazione che lo scorporo della rete potrebbe produrre.
Tim ha cambiato in mille giorni tre ad con una spesa, per buonuscite, di 31 milioni: sei a Marco Patuano, 25 a Flavio Cattaneo e circa tre all' ultimo, Amos Genish.