BORSE IN ROSSO, MILANO -0,9% - LO SPREAD RISALE A 343, PREOCCUPANO I RENDIMENTI SPAGNOLI (6%) - OBAMA CONTRO LA CINA: “SUSSIDI ILLEGALI” - LA7: DOMANI COMITATO ESECUTIVO MEDIASET - PETROLIO: I MORATTI INCONTRANO I RUSSI DI ROSNEFT - BAE/EADS, MOSCOVICI FRENA: “SERVE ESAME APPROFONDITO” - GALLO (EX IRI): “MONTI DEVE REAGIRE E DIFENDERE FINMECCANICA” - EPIFANI PRO-ROMITI CONTRO MARPIONNE - FONSAI, NUOVO CDA IL 29-30 OTTOBRE - PERMIRA VENDE MARLBORO CLASSIC - L’AUTUNNO DI GUZZETTI…

1 - BORSA: LUNEDI' GRIGIO CON VENDITE ALLO SCOPERTO, VOLA TIMEDIA
Radiocor - I listini europei hanno chiuso in rosso a causa di alcune prese di beneficio dopo diverse sedute in rialzo. Nei giorni scorsi, prima la decisione della Bce di acquistare titoli di stato di Paesi in difficolta', poi l'ok tedesco al fondo salvastati e, infine, le nuove misure di allentamento monetario decise dalla Fed avevano innescato un rally su tutte le Piazze borsistiche. A Milano, il Ftse Mib ha chiuso in calo dello 0,93% facendo peggio degli altri listini europei che hanno contenuto i ribassi attorno al mezzo punto percentuale.

Piazza Affari ha pagato in particolare il ritorno alla possibilita' di vendere allo scoperto i titoli finanziari che oggi sono stati fra i peggiori: Bper ha ceduto il 2,5%, Mps il 2% e Unicredit l'1,12%. Debole anche Mediaset (-2,3%) a causa delle preoccupazioni degli analisti per l'eventuale acquisto de La7 che andrebbe ad appesantire ulteriormente l'indebitamento della societa'.

Bene, per converso, i titoli della proprietaria dell'emittente televisiv a, vale a dire TiMedia, che ha chiuso in rialzo del 13,5%. Fra i titoli in maggiore evidenza anche Mediobanca (+3,3%) dopo il collocamento da parte del consorzio di garanzia delle azioni Fonsai che non erano state sottoscritte in sede di aumento di capitale. Sul mercato dei cambi, l'euro resta ai massimi da quattro mesi sul dollaro a 1,3139 (1,3147 venerdi') e a 103,426 yen (102,83). Il rapporto del dollaro sullo yen si attesta a 78,725 (78,23). Per quanto riguarda il petrolio, il Wti sale dello 0,32% a 99,32 dollari.

2 - SPREAD CHIUDE A 343 PUNTI, RENDIMENTO SPAGNA AL 6%
(ANSA) - Chiusura in rialzo per lo spread dei Btp con i Bund tedeschi, salito a 343 punti con un rendimento per il decennale italiano attorno al 5%. In aumento anche il differenziale dei 'bonos' spagnoli che, per la prima volta dall'annuncio della Bce del programma di acquisto dei titoli, è risalito a un rendimento del 6%.

3 - WTO: OBAMA, CINA CONTRO REGOLE, DANNEGGIA LAVORATORI
(ANSA) - I sussidi concessi dalla Cina alle esportazioni di auto e componenti danneggiano i lavoratori americani e sono contro le regole. Lo afferma il presidente americano Barack Obama in merito al ricorso alla Wto dell'amministrazione contro la Cina.

4 - LA7: DOMANI COMITATO ESECUTIVO MEDIASET MA SOCIETA' NON CONFERMA
(ASCA) - Nessuna conferma ma anche nessuna smentita da parte di Mediaset sulla riunione del comitato esecutivo che dovrebbe tenersi domani per decidere un'eventuale offerta per l'acquisizione di La7, nonostante l'advisor Mediobanca abbia escluso l'azienda del biscione. L'esecutivo, che e' stato ricostituito la scorsa primavera e dura in carica fino a dicembre 2014, e' composto dal presidente Fedele Confalonieri, dal vice presidente Pier Silvio Berlusconi, dal consigliere delegato Giuliano Adreani (anche presidente e amministratore delegato di Publitalia) e dal consigliere di amministrazione Gina Nieri.

5 - SARAS: ALLO STUDIO POSSIBILE COOPERAZIONE CON ROSNEFT
(ANSA) - Il presidente di Saras, Gian Marco Moratti e l'A.d Massimo Moratti hanno incontrato a Roma il presidente di Rosneft, Igor Sechin per discutere possibili cooperazioni tra le due società inclusa, ma senza limitazioni, la fornitura di grezzo alla raffineria di Sarroch in Sardegna. E' quanto si legge in una nota. E' stato convenuto di formare un gruppo di lavoro per esaminare opportunità commerciali congiunte.

6 - EADS/BAE: MOSCOVICI, PROGETTO FUSIONE RICHIEDE UN ESAME APPROFONDITO
(ASCA-AFP) - Londra, 17 set - Il progetto di fusione tra i gruppi europei dell'aerospazio e della difesa, Eads e Bae Systems richiede un ''esame approfondito'' da parte dei governi coinvolti. Lo ha detto il ministro dell'economia francese, Pierre Moscovici, nel corso di una conferenza stampa a Londra. Il progetto, secondo Moscovici, pone ''molti interrogativi'' specialmente per quanto riguarda ''gli interessi strategici'' e gli ''effetti industriali'' e rispondere ''richiedera' del tempo''.

7 - EADS/BAE: GALLO, FINMECCANICA REAGISCA A MERGER. PRIORITA' PER MONTI
(ASCA) - ''Finmeccanica e' partner sia di BAE che di Eads pero' orbita sugli Stati Uniti, quindi per ora e' completamente fuori da questo accordo. Sta dall'altra parte, quella degli Usa. E' quindi pericolosamente fuori e non ci puo' restare''. A dirlo, commentando in un'intervista ad Airpress l'ipotesi di fusione tra i colossi aerospaziali europei, Eads e Bae, e' il professor Riccardo Gallo, ordinario di economia industriale alla Facolta' di Ingegneria dell'Universita' La Sapienza di Roma, profondo conoscitore delle dinamiche industriali, soprattutto di quelle a partecipazione pubblica, in carica dal 1991 al 1992 come vicepresidente dell'Iri.

''E' in ballo il discorso difesa'' evidenzia il professor Gallo, che aggiunge: ''Il dossier Finmeccanica e', o deve andare, sul tavolo di Mario Monti''. Per Gallo ad una simile concentrazione europea, senza presenza italiana, l'azionista pubblico deve rispondere velocemente: Monti ''deve maturare rapidamente un orientamento, se di imparentamento stretto con gruppi americani o con gruppi europei. Entrambe le opzioni sono valide''.

Sui rumors che vedrebbero possibile un futuro accordo Finmeccanica-Thales Gallo sottolinea come una simile opzione ''potrebbe far rientrare Finmeccanica in una posizione piu' forte''. Per quanto riguarda il merger Eads-Bae, dove ''l'aspetto industriale e' strettissimamente legato all'equilibrio geopolitico'', Gallo ipotizza vantaggi ''legati all'economia di scala di settori, come questo, dove i costi della ricerca e dell'innovazione sono elevatissimi con spese fisse da sostenere indipendentemente dal volume della produzione''. Anche dal punto di vista geopolitico l'operazione, ''una sfida industriale con gli Stati Uniti sul piano tecnologico, cementa il processo europeo e il rapporto con la Gran Bretagna, che invece la moneta divide''.

8 - GUGLIELMO EPIFANI SU RADIO 24: "SE MONTI NON INTERVIENE SIGNIFICA CHE RAGIONA COME MARCHIONNE"
Da Radio 24 - "Se Monti non interviene significa che ragiona come ragiona Marchionne". Lo afferma a Focus Economia su Radio 24, Guglielmo Epifani, presidente dell'Associazione Bruno Trentin (e fino a novembre 2010 segretario della Cgil). "Mi sono anche domandato perché il presidente Monti usò l'espressione che il Gruppo Fiat è libero di fare quello che vuole. Il Gruppo Fiat può essere libero di fare quello che vuole ma il Governo italiano ha il dovere di dire come la pensa. Non si può confondere il ruolo del Governo con il ruolo di un' impresa privata. - continua Epifani a Radio 24 - Il Governo deve avere il suo punto di vista e lo deve fare pesare. Se il Governo ragiona come ragiona Marchionne allora si spiega perché non ci sono state convocazione e non c'è stato nulla."

E insiste: "Il Governo deve spingere Marchionne, con le armi e gli strumenti che ha, a impegnarsi in una ridefinizione di progetto che riguardi l'Italia. Ma lo deve fare e non basta una telefonata. - e conclude - Ci vuole un atto pubblico, ci vuole una convocazione, ci vuole una sede nella quale il Governo solennemente chieda a Marchionne di ripensare la sua strategia di disimpegno. In questo anno e mezzo non ho visto nulla di tutto questo da parte del Governo"

9 - GUGLIELMO EPIFANI A FOCUS ECONOMIA SU RADIO 24: "SONO D'ACCORDO CON ROMITI"
Da Radio 24 - "Certo che sono d'accordo con Romiti." Questa è la risposta secca dell'ex segretario della Cgil Guglielmo Epifani, presidente dell'associazione Trentin a Focus Economia su Radio 24. "E non solo da oggi che diciamo che c'era il rischio che Marchionne portasse il cuore il cervello e la strategia dell'azienda Fiat a Detroit. Lo dicevamo già due anni fa! - continua Epifani - E' vero che oggi c'è una crisi di vendite in Europa, ma Marchionne può spiegare perché almeno la nuova Punto, che era tra gli investimenti annunciati, non si può fare? Tra gli investimenti e il prodotto finale passa almeno un anno. Marchionne non scommette che fra un anno, due anni il mercato riprende? Un imprenditore deve scommettere sulla ripresa del mercato. Se lui ragiona solo in termini che 'aspetto che il mercato cresca e poi vedo', arriva fuori tempo massimo perché gli altri nel frattempo investono su modelli e produzioni nuove."

10 - FONSAI: CONVOCATA ASSEMBLEA PER IL 29 E 30 OTTOBRE PER NOMINARE NUOVO CDA
Finanza.com - Fondiaria-Sai ha convocato un assemblea straordinaria e ordinaria per il 29 ottobre, in prima convocazione, e per il 30 ottobre, in seconda convocazione, per nominare il nuovo Consiglio di amministrazione. Lo ha reso noto la società in un avviso.

11 - PERMIRA AVVIA LA VENDITA DI MARLBORO CLASSIC
Da "Il Sole 24 Ore" - Dopo la cessione per 700 milioni di euro di Valentino alla famiglia dei reali del Qatar, il private equity inglese Permira avvia anche la cessione dei marchi minori che facevano capo alla ex-Valentino Fashion Group (Vfg). In questi giorni, secondo indiscrezioni sarebbe infatti stato affidato un incarico esplorativo ai banker di Mediobanca, l'istituto che accompagna Permira fin dal 2007 nell'operazione su Vfg: il mandato sarebbe dunque volto alla ricerca di un acquirente per Mcs, la società che possiede e gestisce la distribuzione nel mondo del marchio Marlboro Classic. Si tratta di una cessione di ben più piccole dimensioni rispetto a quella di Valentino dello scorso luglio.

Infatti Mcs, un brand dell'abbigliamento casual che potrebbe interessare a qualche gruppo industriale italiano e a fondi di private equity, ha un giro d'affari di circa 200 milioni di euro e può contare su circa 2400 punti vendita nel mondo. Dopo la vendita di Marlboro Classic, gli occhi degli addetti ai lavori saranno poi puntati sul vero pezzo pregiato rimasto di proprietà di Permira dopo le ultimi dismissioni: cioè il gruppo Hugo Boss, quotato alla Borsa di Francoforte e colosso dell'abbigliamento con oltre 2 miliardi di euro di fatturato. Per Hugo Boss al momento non sarebbe però in corso alcun processo di vendita, anche se la società resta tra le piu corteggiate da parte di gruppi della moda come Ppr e Lvmh. (C.Fe.)

12 - L'AUTUNNO DI GUZZETTI E L'«IMPATTO» DEGLI ENTI
Da "Il Sole 24 Ore" - «Le Fondazioni non sono pachidermi immobili che qualche volta si continua a far intendere polemicamente». Giuseppe Guzzetti, presidente della Fondazione Cariplo e dell'Acri, ha aperto il suo autunno caldo lanciando l'European Learning Lab dell'Efc, il club delle grandi fondazioni Ue. Due giorni di immersione totale a Milano sulle valutazioni d'impatto dei progetti "filantropici". Ma quanto "impattano" le 88 Fondazioni italiane sulle strategie anti-crisi del Paese? «La sfida della ripresa poggia sul risparmio» s'intitola la Giornata del Risparmio, in calendario il 31 ottobre.

Non è improbabile che - come al Congresso Acri di giugno - intervenga il premier Mario Monti, assieme al Governatore Ignazio Visco e al ministro dell'Economia Vittorio Grilli: tutti a sollecitare "impatti", ma forse anche pronti a sbloccare dossier come il futuro delle quote degli enti nella Cdp o delle big creditizie nella Banca d'Italia (A.Q.)

13 - RBS E L'IPO OBBLIGATA DI DIRECT LINE
Da "Il Sole 24 Ore" - La sfida di Rbs fa tremare le vene. Una Ipo nel mercato di oggi ha il gusto dell'azzardo, eppure la banca guidata da Stephen Hester ha deciso di procedere con la quotazione di DirectLine, il ramo assicurativo dell'istituto. Operazione pesante se gli analisti sono corretti nel fissare in 3 miliardi di sterline la capitalizzazione che verrà. L'offerta pubblica aperta a investitori istituzionali e al retail sarà in più tranche, ma la prima non sarà inferiore al 25% del capitale e dovrebbe portare in cassa 750 milioni.

Il dubbio è sui tempi. Il caso di Tanax, l'assicuratore tedesco che nei giorni scorsi s'è ritirato da un'Ipo annunciata non spaventa DirectLine, eppure dovrebbe suonare come un precedente inquietante. Rbs sostiene che si tratti di realtà diverse, ma sa anche che la Ue non gli lascia più molto spazio: la cessione di DirectLine è una delle contropartite imposte per ricevere gli aiuti pubblici assicurati dal Tesoro e va avviata entro il 2013. Ovvero entro pochi mesi. (L.Mais.)

14 - LA MANCATA CONTESA SUGLI SPORTELLI BANCARI
Da "Il Sole 24 Ore" - C'era una fase, non più lontana di 5 anni fa, in cui uno sportello bancario valeva anche 9-10 milioni: ne sanno qualcosa gli istituti che hanno comprato o venduto, insieme ai clienti che si sono visti «palleggiati» da un'insegna all'altra. È p passato un attimo, e quella situazione si è capovolta: oggi il mercato è colmo di sportelli, dove peraltro i clienti tendono ad andare sempre di meno, e il valore si è talmente abbassato che le banche oggi preferiscono chiuderli, concentrando le attività sulle filiali più competitive.

In Italia, come denunciato da Il Sole 24 Ore già mesi fa, sono quasi mille gli sportelli in via di smantellamento, quasi tutti appartenenti ai grandi istituti. Chi ha comprato, chiude. Chi non lo ha fatto, brinda. E oggi l pa lista di chi - in teoria - sarebbe disposto a comprare per crescere è cortissima, così corta che anche quei pochi hanno già cambiato idea: la qualità degli sportelli sul mercato, dicono, è così bassa che è meglio rinunciare p. (Ma.Fe.)

 

 

StellaObama si inchina a Hu JintaoCONFALONIERI MENTANA PIERSILVIOMarco Tronchetti Provera e Massimo Moratti MASSIMO E GIANMARCO MORATTI DA L ESPRESSOBAE EADSPIERRE MOSCOVICIELKANN MONTI MARCHIONNEGUGLIELMO EPIFANI GIOVANNA MELANDRI CARLO CIMBRI GIUSEPPE MUSSARI GIUSEPPE GUZZETTI resize

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