BORSE IN ROSSO PER LA SPAGNA, MILANO -0,8% - SPREAD 353 - MARPIONNE: SPERO CHE MONTI RESTI IN CARICA PER SEMPRE. SU FIRENZE, FRASI FUORI CONTESTO - STM VOLA (+6%) SU VOCI (SMENTITE) DI SCORPORO - A SONDRIO IL PIANO INDUSTRIALE RCS - ALITALIA: SHIATSU CONTRO IL TRENO - CHIUSO IL BOND CAMFIN - MULTA AL CARTELLO DEI GUARD-RAIL - LE WINX NON TEMONO LA CRISI - SE LA JUVE (CUSHMAN) CERCA LO STADIO DELLA ROMA - MILANO PIÙ PRODUTTIVA DI LONDRA E BERLINO…
1 - BORSA: DUBBI SULLA SPAGNA TENGONO SOTTO SCACCO LISTINI, -0,78% MILANO
Radiocor - Giornata di realizzi sulle Borse europee, dove sono tornati a farsi sentire i timori legati alla crisi del debito. Gli investitori continuano a interrogarsi sulle mosse del governo spagnolo, soprattutto dopo l'annuncio del netto taglio del giudizio espresso dall'agenzia Standard and Poor's. I listini hanno tutti chiuso in ribasso. Milano ha perso lo 0,78%, Parigi lo 0,72%, Londra lo 0,49% e Francoforte lo 0,54%. Madrid ha registrato la performance peggiore lasciando sul parterre lo 0,84%.
A Piazza Affari St e' andata sulle montagne russe, chiudendo alla fine in progresso del 6,5%, spinta dalle voci, smentite, che i vertici della societa' abbiano allo studio lo scorporo della business unit dei microprocessori per telefoni cellulari. Mediaset e' balzata in avanti del 2,3%, in vista di un avvicendamento ai vertici di Publitalia, la societa' che raccoglie pubblicita'. Sono invece andate male le banche. Sul mercato valutario, l'euro tratta a 1,2941 dollari, mentre il dollaro-yen e' pari a 78,31. Il petrolio balza in avanti dello 0,45% a 91,66 dollari al barile.
2 - SPREAD BTP CHIUDE A 353 PUNTI BASE
(ANSA) - Lo spread tra il Btp e il Bund tedesco chiude la settimana a 353 punti base col tasso sul decennale al 4,98%. Il differenziale della Spagna si attesta a 417 punti col rendimento dei Bonos al 5,62%.
3 - MARCHIONNE, SPERO MONTI RESTI IN CARICA PER SEMPRE
(ANSA) - "Spero che Monti stia in carica per sempre. E' stato ingaggiato per risolvere questo pasticcio e non sarà facile né breve. Il debito pubblico non è stato accumulato tra 2011 e 2012. Ma decenni di malagestione della cosa pubblica. Se si mente agli italiani sarà un risveglio doloroso". Così Sergio Marchionne da Londra.
4 - ARCHIONNE,MARCHIO FIAT QUEST'ANNO PERDERA'700 MLN IN EUROPA
(ANSA) - "Alla Fiat stimiamo che il nostro brand in Europa perderà 700 milioni quest'anno". Così l'a.d. del Lingotto Sergio Marchionne.
5 - MARCHIONNE: SU FIRENZE FRASI FUORI CONTESTO, GRANDE CITTA'
(ANSA) - Quelle su Firenze sono frasi prese "fuori contesto". Lo ha precisato l'ad di Fiat Sergio Marchionne citando il pensiero del matematico e filosofo inglese Alfred Whitehead. "Per rendere giustizia all'importanza e alla grandezza di Firenze mi ci vorrebbe tutta la giornata e non i 15 minuti che oggi ho a disposizione", ha concluso Marchionne intervenendo all'annuale conferenza della Camera di Commercio italiana a Londra.
6 - AUTO: MARCHIONNE, PROBLEMA NON E' CRISI MA SOVRAPRODUZIONE
(ANSA) - "La produzione mondiale al momento di attesta intorno ai 95 milioni di veicoli all'anno, ovvero 20-25 in più di quelli che il mercato può realisticamente assorbire. Il nostro problema non è stata e non è la crisi, ma la sovraproduzione. Ed è un problema che anche i nostri competitor ora si trovano a dover affrontare". Lo ha detto a Londra Sergio Marchionne.
7 - CAMFIN: CHIUSO BOND, CEDOLA 5,625%, PREMIO DEL 30%
Radiocor - Si e' concluso con successo il collocamento delle obbligazioni convertibili in azioni ordinarie Pirelli, per 150 milioni di euro, promosso stamani da Ca mfin. I titoli a cinque anni, che secondo fonti di mercato hanno registrato richieste oltre due volte la disponibilita', sono stati piazzati con una cedola fissa annua del 5,625% pagabile alla fine del periodo di riferimento (26 ottobre 2017).
Il premio di conversione e' stato fissato al 30% sopra il prezzo di riferimento di Euro 8,7419. Le obbligazioni, precisa una nota, saranno emesse al 100% del loro valore e, se non convertite, saranno rimborsate al 100% del loro valore. L'operazione e' stata curata da Banca Imi, Bnp Paribas e UniCredit Bank Ag (in qualita' di Joint Bookrunner e Joint Lead) e ha visto lo studio legale Linklaters come advisor delle banche collocatrici.
8 - RAINBOW: STRAFFI, ESTERO SOSTIENE I CONTI, BORSA RESTA NEL CASSETTO
Radiocor - Le fatine Winx resistono alla crisi, beneficiando del successo sui mercati esteri che reggono e cosi' i conti di Rainbow, la societa' di Loreto che ha conquistato il mondo attraverso questa serie tv, tengono a livello di fatturato e ebit. Se se ci sono difficolta', infatti, nei mercati europei, il sostegno viene dalla Russia, dal Brasile, dall'Estremo Oriente e dallo sbarco nei paesi anglosassoni.
Iginio Straffi, creatore delle Winx e patron della Rainbow, parla a Radiocor delle prospettive della societa', a pochi giorni del lancio del film 'Gladiatori di Roma'. 'Stiamo tenendo bene in questi anni di crisi e anche quest'anno dovremmo confermare i valori dello scorso anno' pari a 55 milioni di ricavi nel 2011, sottolinea Straffi che, per il 2013 'prospetta un anno, crisi risolta o no, di passi avanti in termini di fatturato'. Qualche anno fa Rainbow era pronta allo sbarco in Borsa, poi rimandato per la crisi dei mercati finanziari. Ma il progetto per ora resta nel cassetto.
'Ci siamo rifocalizzati sul business, ci siamo aperti a nuovi mercati, e alla sinergia con Viacom (entrata nell'azionariato con il 30%) in attesa di mercati piu' stabili. Il progetto rimane perche' rappresenta per Rainbow un ulteriore passo avanti per la crescita e il consolidamento delle attivita' in giro per il mondo. E la Borsa puo' darci ulteriori step di crescita. Certo, non abbiamo fretta, aspettiamo i prossimi anni, se e quando il momento sara' opportuno'.
9 - STM: CHIUDE CON CORSA IN BORSA (+6%) DOPO IPOTESI SPIN OFF
(ANSA) - Seduta di forti acquisti per Stm in Piazza Affari dopo le ipotesi, seccamente smentite dall'azienda, di uno scorporo che potrebbe portare alla vendita della divisione che produce i semiconduttori della telefonia mobile: il titolo è stato il migliore dell'Ftse Mib, con un aumento finale del 6,5% a 4,68 euro. Ingenti gli scambi: sono passate di mano oltre 22 milioni di azioni, contro una media quotidiana dell'ultimo mese di Borsa di poco più di 6 milioni di 'pezzi'.
10 - L'ANTITRUST MULTA CON 37 MILIONI IL CARTELLO DEI GUARD-RAIL
Da "la Stampa" - L'Antitrust ha individuato e punito con multe un «cartello» che operava nel mercato delle barriere stradali; le sanzioni inflitte ammontano a 37.317.565 euro complessivi, di cui 11.865.217 a carico della Marcegaglia Spa. L'istruttoria, avviata da una segnalazione del Nucleo speciale tutela mercati della Guardia di finanza, ha accertato un'intesa finalizzata a spartire il mercato e fissare i prezzi, anche attraverso scambi di informazioni strategiche.
L'Autorità garante ha deliberato che 7 imprese aderenti al consorzio Comast, oggi sciolto, hanno posto in essere un'intesa restrittiva della concorrenza. Oltre a Marcegaglia Spa, l'Autorità ha sanzionato Industria Meccanica Varricchio Spa, Metalmeccanica Fracasso Spa, San Marco Spa - Industria Costruzioni Meccaniche in liquidazione, Tubosider Spa, Car Segnaletica Stradale Srl e Ilva Pali Dalmine Industries Srl. Lo strumento principale utilizzato dal cartello è stato il Comast, sciolto nel 2007.
Le imprese riunite nel consorzio rappresentavano il 95% del mercato di riferimento. Il meccanismo anticoncorrenziale, durato dal 2003 al maggio 2007, prevedeva una prima informazione relativa all'esistenza di una richiesta di offerta proveniente dai soggetti che dovevano acquistare le barriere (guardrail), anche attraverso gare pubbliche, seguita da una precisa ripartizione delle vendite con una contemporanea condivisione dei prezzi di riferimento.
11 - A SONDRIO PER LE PROFEZIE DI PROVASOLI
Da "il Giornale" - Il piano industriale di Rcs sarà presentato dopo l'assemblea del 16 ottobre, che la società è stata chiamata per i provvedimenti da attuare a seguito della riduzione del capitale per perdite. Lo aveva detto, circa un mese fa, il presidente di Rcs Media Group Angelo Provasoli confermando che l'amministratore delegato Pietro Scott Jovane era già al lavoro.
Forse qualche anticipazione sul nuovo assetto editoriale potrebbe venire venerdì 19 presso la sala conferenze della Banca Popolare di Sondrio dove proprio Provasoli terrà un intervento dal titolo profetico: «Verso una nuova editoria. Dall'arroccamento sulla tradizione all'innovazione per lo sviluppo». Quanto al piano le indiscrezioni pervenute non sono incoraggianti: tagli ovunque anche su attività in attivo se non pertinenti al disegno generale.
12 - E RAGNETTI PENSA ALLO SHIATSU PER BATTERE LE FS
Da "il Giornale" - Sul pieghevole a forma di treno che Alitalia ha distribuito a Milano e Roma per rimarcare la concorrenzialità tra ferrovia e aereo, e fare anche un po' d'ironia, sono messi a confronto i due percorsi: per il treno si indica un tempo totale di 200 minuti, somma di 20 da casa alla stazione e di 180 di viaggio. Per l'aereo le voci sono di più e danno lo stesso risultato: da casa ad aeroporto 40 minuti, imbarco 25, viaggio 70, massaggio Shiatsu 40, regalo alla moglie 25.
Il confronto è divertente, ma forse un po' fuorviante: quei 40 minuti che dovrebbero coprire la distanza con Linate ci stanno. Ma con Fiumicino un po' meno. C'è il rischio di perdersi il massaggio, o di lasciare la moglie senza niente. Chissà : forse in vista della decisione del Tar sugli slot di Linate, lo Shiatsu diventerà un argomento di discussione con l'ad Ragnetti.
13 - SE LA JUVENTUS (CUSHMAN) CERCA LO STADIO ALLA ROMA
F.D.R. per il "Corriere della Sera" - La short list è ultimata. L'As Roma è pronta èper decidere dove costruire il nuovo stadio. Sul tavolo di James Pallotta ci sarebbero quattro alternative. Sono quelle selezionate dall'advisor, americano, scelto dai nuovi proprietari, americani, del club capitolino. I quali chissà se sanno che la Cushman & Wakefield a cui hanno chiesto di selezionare le aree per costruire il nuovo stadio, di americano ha il nome e qualche azionista, ma la proprietà è tutta italiana.
Ed è anche - ironia della sorte - la stessa della Juventus: la Exor degli Agnelli, a cui fa capo il 70% della società di advisory immobiliare. La Juve è anche l'unico team di Serie A che è riuscito finora a costruire un suo stadio. La Roma potrebbe essere la seconda. I terreni individuati sarebbero tre: l'ippodromo di Tor di Valle, di proprietà della famiglia Parnasi, l'area della Bufalotta di Claudio Toti e un'area industriale dismessa dall'Eni a Testaccio, quartiere che negli anni 30 ospitava il vecchio stadio della Roma.
Il gruppo petrolifero ha fatto tuttavia sapere che non ci sono trattative in corso per la cessione del terreno. Il che non esclude la possibilità che gli emissari di Pallotta si facciano comunque avanti con Paolo Scaroni. La decisione su dove realizzare la nuova arena giallorossa non è stata infatti ancora presa. Anche se si vocifera che a Parnasi non dispiacerebbe vederla nascere sui suoi terreni. «à una procedura complessa - si è limitato a dire il costruttore romano -. Aspettiamo».
14 - LO SPREAD? PER METÃ Ã DATO DAL CONTAGIO. PAROLA DI CONSOB...
F.Mas. per il "Corriere della Sera" - Lo spread dell'Italia sulla Germania? Solo per metà è colpa della situazione del Paese; l'altra metà è speculazione, timori del mercato, contagio. Ieri il differenziale tra Btp italiani e Bund tedeschi ha chiuso a 352 punti base: se si dovesse guardare solo ai fondamentali, dovrebbe invece essere la metà .
Già lo scorso luglio il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, lo aveva sostenuto con forza: «L'attuale spread di 470 punti ... per due quinti è "colpa" nostra, del nostro debito pubblico, della nostra scarsa competitività , della bassa crescita potenziale; il resto è un premio al rischio che lo Stato italiano paga per il timore del sottoscrittore dei suoi titoli che a un certo punto la moneta unica non ci sia più. Ed è come se la Germania ricevesse un sussidio dagli investitori internazionali».
Ora l'ufficio studi della Consob (autori Luca Giordano, Nadia Linciano, Paola Soccorso) suffraga l'affermazione con numeri e statistiche. Un rapporto pubblicato nei «Quaderni di finanza» mostra l'evoluzione del rapporto tra il rendimento dei Bund e quelli dei Paesi della zona euro tra gennaio 2002 e maggio 2012, che evidenzia due situazioni differenti: quando l'economia tirava, fino al 2007-2008, i Paesi meno forti hanno goduto di uno «sconto» sullo spread rispetto a quanto avrebbero meritato in base ai loro fondamentali dell'economia, per il solo fatto di essere nella moneta unica.
Viceversa, dall'avvio della crisi il contagio ha influenzato lo spread, di due terzi nel 2009-2010, e di un decimo nel 2011. Ma questa è la media di Trilussa: i Paesi più forti («core») sono rimasti immuni dal contagio e anzi dal 2011 godono di spread più bassi perché considerati più sicuri: «Nel 2012, per la Francia lo spread risulta inferiore a quello implicito nei fondamentali per un valore compreso fra circa 50 e 90 punti base»; per l'Olanda lo sconto è di circa 60 punti. In sostanza, i più forti risparmiano alle spalle dei Paesi più in crisi. Per l'Italia (ma anche per la Spagna) i vari modelli degli economisti Consob mostrano che l'effetto contagio pesa per il 50% nel rendimento dei titoli. In termini assoluti, i Btp meriterebbero uno spread più basso di 150-180 punti, e per Madrid addirittura tra 170 e 240 punti.
15 - MILANO PIÃ PRODUTTIVA DI BERLINO...
G.Str. per il "Corriere della Sera" - Milano più produttiva di Berlino? Sì, è proprio così. Parola del nuovo studio dei consulenti di PricewaterhouseCoopers («Cities of Opportunity 2012») che mette a confronto 27 grandi città del mondo. Così, al capitolo sulla produttività , Milano arriva nona, davanti anche a Londra, Singapore e Toronto. Ed è prima nella classifica delle metropoli in cui più alto è il peso dei dipendenti nella finanza e nei servizi di business sul totale della forza lavoro cittadina.
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