joe biden donald trump wall street borsa new york

LE BORSE SE NE FOTTONO DEI TRUMPIANI SVALVOLATI - GLI SPARI AL CONGRESSO NON HANNO FRENATO WALL STREET, A CONFERMA CHE GLI INVESTITORI NON TEMONO LE SCENEGGIATE DI TRUMP E DEI SUOI SEGUACI - SOTTO TIRO SOLTANTO LE AZIONI DEI BIG TECH - I LISTINI ASIATICI IN RIALZO IN ATTESA DELLA PROCLAMAZIONE DI JOE BIDEN

wall street 2

1 - BORSA:ASIA POSITIVA, ASSALTO A CONGRESSO USA NON IMPATTA

(ANSA) - Borse di Asia e Pacifico ben intonate e su cui non impattano gli echi dell'assalto che si è consumato al Congresso americano da parte dei sostenitori di Donald Trump. A dare slancio sono le aspettative che il presidente eletto Joe Biden abbia un percorso più chiaro sugli stimoli fiscali grazie anche al risultato del voto in Georgia, vinto dai Dem. Positivi tanto i future sull'Europa quanto quelli su Wall Street. A Tokyo il Nikkei chiude a +1,6%, Seul guadagna il 2,14%, Sydney l'1,59%. Poco mossa Shanghai (+0,13%), deboli Shenzhen (-0,24%) e Hong Kong (-0,53%)

 

2 - WALL STREET PRIMA FRENA E POI SI RIALZA SOTTO TIRO SOLTANTO LE AZIONI DEI BIG TECH

Flav.P. per “il Messaggero”

 

trump biden

Nemmeno una flessione, nemmeno un momento di panico, solo una temporanea frenata per capire la portata di quanto stata accadendo. In una delle giornate più spaventose per la solidarietà della democrazia negli Stati Uniti, la Borsa di Wall Street ha emesso un inequivocabile messaggio di certezza al resto del Paese. Quanto è successo ieri, spaventevole e minaccioso che sia, non è che l' ultimo segnale di una gestione del potere incapace e impazzita sotto il peso della sconfitta: era questo il sentimento prevalente che si respirava ieri sera a Wall Street.

 

wall street

A dispetto della grave violazione compiuta nel palazzo del Campidoglio, la rotta politica del Paese riprenderà l' inevitabile percorso verso l' avvicendamento alla Casa Bianca, e con esso gli affari della Borsa valori riprenderanno il loro corso regolare. Il messaggio era chiaro fin dalla prima mattina, quando ancora la minaccia all' ordine pubblico era lontana dall' orizzonte.

 

Gli scambi azionari erano si sono portati in territorio positivo fin dall' apertura della seduta, a conferma che gli investitori non temevano quello che stava accadendo nel campo politico. La vittoria dei due candidati democratici nel ballottaggio senatoriale in Georgia, il passaggio della maggioranza nell' intera Camera alta nelle loro mani, non altereranno il corso della politica statunitense oltre il confine del rischio per i mercati.

 

trump biden

L'arrivo di Bernie Sanders, di Alexandra Ocasio Cortez e del gruppo dei quattro radicali del partito democratico nelle stanze del potere non spingeranno l' economia del Paese fuori dai binari della crescita: questo è ciò che si ripeteva tra gli operatori mentre attorno al Campidoglio si sparava, e tuttavia qualche tentennamento c' è stato.

 

LO SCHIERAMENTO

Ciò spiega perché i protagonisti del mercato azionario si erano schierati con il peso delle parole e dei fondi elettorali a fianco dei due candidati repubblicani. Entrambi i politici erano già noti negli ambienti di Wall Street, e la loro visione era più allineata con gli interessi della comunità finanziaria. Ma ancor più, la loro elezione avrebbe conservato nelle mani dei repubblicani la maggioranza al Senato, e quindi ostacolato una piattaforma esplicitamente riformista da parte di Biden e del suo nuovo governo.

 

donald trump, barack obama e joe biden

Non è andata come speravano, ma se gli indici ieri non hanno aperto in caduta è perché c' è fiducia nella promessa del nuovo presidente di offrire un tavolo di mediazione all' opposizione, che tenga conto degli interessi della enorme massa di elettori che sono usciti sconfitti dal voto di novembre.

 

Ancora più rassicurante è il fatto che il Dow, un indice normalmente poco rappresentativo in quanto limitato a sole poche aziende di grandi dimensioni, e spesso più vulnerabile agli umori passeggeri provenienti dall' esterno del mondo della finanza, abbia confermato l' andamento positivo delle ultime settimane con uno scatto di quasi l' 1,5%, mentre il Nasdaq, inflazionato dall' impennata degli ultimi mesi, ha dato qualche segno di flessione, come era già accaduto negli ultimi giorni.

 

Se le forze dell' ordine, la guardia nazionale, e la pressione politica riusciranno a ricondurre questo ultimo colpo di coda del presidente uscente, il mercato americano riprenderà la sua funzione di bussola di quello globale, e la brutta pagina scritta ieri passerà agli annali di storia come un lampo nel cielo.

Ultimi Dagoreport

trump musk xi

DAGOREPORT – DONALD TRUMP HA IN CANNA DUE ORDINI ESECUTIVI BOMBASTICI, CHE FIRMERÀ IL GIORNO DOPO L’INAUGURAZIONE: IL PRIMO INAUGURERÀ LA DEPORTAZIONE DI 9,5 MILIONI DI IMMIGRATI. MA IL SECONDO È ANCORA PIÙ BOMBASTICO: L’IMPOSIZIONE DEI DAZI SUI PRODOTTI CINESI - UN CLASSICO TRUMPIANO: DARE UNA RANDELLATA E POI COSTRINGERE L’INTERLOCUTORE A TRATTARE DA UNA POSIZIONE DI DEBOLEZZA. MA COME REAGIRÀ XI JINPING? CHISSÀ CHE AL DRAGONE NON VENGA IN MENTE DI CHIUDERE, PER LA GIOIA DI ELON MUSK, LE MEGAFABBRICHE DI TESLA A SHANGHAI…

trump musk bitcoin

DAGOREPORT - A.A.A. ATTENZIONE ALLA MONETA: RITORNA MINACCIOSA SULLA SCENA GEOPOLITICA DEL MONDO - SUCCEDE CHE QUELLO SVALVOLATO ALLA KETAMINA DI ELON MUSK, DA QUANDO HA FINANZIATO LA CORSA PRESIDENZIALE DI DONALD TRUMP, SI È MESSO IN TESTA DI TRASFORMARE LA CASA BIANCA IN CASA MUSK. E COME “PRESIDENTE VIRTUALE” DEGLI STATI UNITI, L'UOMO PIU' RICCO DEL MONDO HA IN MENTE DI SOSTITUIRE LA MONETA REALE CON UNA VIRTUALE, CON UNA LEGGE CHE PREVEDA GLI ACQUISTI DI BITCOIN PER LE RISERVE VALUTARIE DEGLI STATI UNITI - MA FATTI DUE CONTI, ALL’AMERICA FIRST DI TRUMP CONVIENE DI TENERSI STRETTO IL SACRO DOLLARO CHE, AD OGGI, RAPPRESENTA LA MONETA DI SCAMBIO DEL 60% DEL MERCATO INTERNAZIONALE -NEL 2025 TRUMP DOVRÀ VEDERSELA NON SOLO COL MUSK-ALZONE CRIPTO-DIPENDENTE: IN CAMPO È SCESO PREPOTENTE IL PIU' ANTICO NEMICO DEL “VERDONE” AMERICANO: L’ORO…

maria rosaria boccia gennaro sangiuliano giorgia meloni

IL BOTTO DI FINE ANNO: IL 1 AGOSTO 2024 (DUE SETTIMANE DOPO IL TAGLIO SUL CAPOCCIONE) GENNARO SANGIULIANO FIRMO' IL DECRETO DI NOMINA DI MARIA ROSARIA BOCCIA A SUA CONSULENTE – IL DOCUMENTO SBUGIARDA “GENNY DELON” (CHE AL TG1 MINIMIZZO' IN MODO VAGO “MI ERA VENUTA L’IDEA DI NOMINARLA”) E SOPRATTUTTO GIORGIA MELONI, CHE MISE LA MANO SUL FUOCO SULLA BUONA FEDE DEL MINISTRO (“HA DECISO DI NON DARE L’INCARICO DI COLLABORAZIONE. MI GARANTISCE CHE QUESTA PERSONA NON HA AVUTO ACCESSO A NESSUN DOCUMENTO RISERVATO”) – L’ITER SI BLOCCO', DANDO IL VIA ALL’INCHIESTA DI DAGOSPIA CHE PORTÒ ALLE DIMISSIONI DEL MINISTRO. MA QUESTO DOCUMENTO APRE NUOVE DOMANDE: 1) PERCHÉ, DOPO UN PRIMO STEP, LA NOMINA NON È STATA FINALIZZATA? 2) COSA È AVVENUTO TRA IL GIORNO DELLA NOMINA, E IL 26 AGOSTO, GIORNO DEL DAGO-SCOOP? 3) QUALCUNO È INTERVENUTO A BLOCCARE LA NOMINA A CONSULENTE DELLA BOCCIA? 4) CHI SI È MOBILITATO PER SILURARE L'IMPRENDITRICE? 5) DAVVERO TUTTO È AVVENUTO A COSTO ZERO PER LO STATO? 

pierferdinando casini e matteo renzi nel 2009

DAGOREPORT – RENZI CI AVEVA VISTO GIUSTO: VOLEVA COME LEADER DEL CENTRO PIERFERDINANDO CASINI - PECCATO CHE L’EX PRESIDENTE DELLA CAMERA ABBIA DETTO DI NO NELLA SPERANZA DI ARRIVARE, UN DOMANI, AL QUIRINALE. MA IL SUCCESSORE DI MATTARELLA VERRÀ ELETTO SOLTANTO NEL 2029 E FINO AD ALLORA, CAMPA CAVALLO, PUÒ SUCCEDERE DI TUTTO E DI BRUTTO -  “PIERFURBY” POSSIEDE I CROMOSONI PERFETTI PER FEDERARE LE DIVERSE ANIME ORFANE DI UN PARTITO LIBERALE CONSERVATORE A FIANCO DEL PD: DEMOCRISTIANO, BUONI RAPPORTI CON IL VATICANO, POI NELLE FILE DEL BERLUSCONISMO FINO ALL'ARRIVO COME INDIPENDENTE, GRAZIE A RENZI, NELL'AREA PD, IL BELL'ASPETTO, L'ELOQUIO PIACIONE E I 40 ANNI IN PARLAMENTO... (SE L’AMORE PER IL DENARO NON L'AVESSE RINCOJONITO, CHISSÀ DOVE SAREBBE OGGI RENZI)

antonio tajani cecilia sala giorgia meloni ali khamenei

DAGOREPORT - CON UN MINISTRO DEGLI ESTERI (E UN GOVERNO) ALL'ALTEZZA, CECILIA SALA NON SAREBBE FINITA IN UNA GALERA DI TEHERAN - LA NOTIZIA DELL'ARRESTO A MILANO DELLA ''SPIA'' IRANIANA ABEDINI, SU "ORDINE" USA, E' DEL 17 DICEMBRE. DUE GIORNI DOPO LA SALA VIENE IMPRIGIONATA - BENE, CONOSCENDO LA "DIPLOMAZIA DEGLI OSTAGGI" PRATICATA DALL'IRAN (ARRESTI UNO DEI MIEI, IO SEQUESTRO UNO DEI TUOI), PERCHE' LA FARNESINA E PALAZZO CHIGI, SOTTOVALUTANDO I "SEGNALI" DELL'INTELLIGENCE-AISE, NON SI SONO SUBITO ATTIVATI PER METTERE IN SICUREZZA GLI ITALIANI IN IRAN? - SCAZZO CROSETTO-TAJANI - NON SAREBBE LA PRIMA VOLTA CHE IL GOVERNO MELONI SI TROVA A GESTIRE NEL PEGGIORE DEI MODI UN DETENUTO NEL MIRINO DI WASHINGTON (NEL 2023 IL RUSSO ARTEM USS). IL VICEMINISTRO AGLI ESTERI, EDMONDO CIRIELLI (FDI), GIÀ ANNUNCIA CHE LA “SPIA” IRANIANA ''POTREBBE NON ESSERE ESTRADATA, HA COMMESSO UN REATO SOGGETTIVO, NORDIO STA STUDIANDO LE CARTE” (A NORDIO E MELONI CONVIENE FARE IN FRETTA, PRIMA CHE TRUMP SBARCHI ALLA CASA BIANCA) - VIDEO